Anno XI 
Martedì 8 Luglio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Confcommercio
29 Aprile 2021

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Confcommercio ha letto con grande attenzione le prese di posizione espresse da numerosi ambulanti, apparse oggi sulla stampa, con le quali chiedono in sostanza il ritorno in centro storico del mercato bisettimanale con sede attualmente all'interno del piazzale Don Baroni, nell'area delle Tagliate.

"Pensieri più che legittimi e condivisibili - affermano in una nota il presidente e il direttore di Confcommercio, Rodolfo Pasquini e Sara Giovannini - che sono soltanto la logica e inevitabile conseguenza di una scelta oggettivamente sbagliata di spostarlo dall'interno della città all'area delle Tagliate. Una decisione alla quale, unica associazione a farlo Confcommercio assieme alla sua Commissione città di Lucca, ci eravamo opposti a suo tempo in tutti i modi possibili. Già a suo tempo, come facilmente verificabile, ci eravamo espressi in modo netto e chiaro in tutte le sedi preposte, motivando il nostro no allo spostamento del mercato per ragioni oggettive".

"L'attuale sede – proseguono Pasquini e Giovannini – è infatti scomoda da raggiungere per le persone sprovviste di auto, esposta eccessivamente agli eventi atmosferici e soprattutto scollegata da qualsiasi tipo di tessuto commerciale interno e esterno alla città".

"La nostra associazione – chiude la nota – è disposta dunque a valutare diverse proposte, a partire da quella di un ritorno del mercato in città da noi sempre auspicato. Il mercato deve tornare a legarsi con essa, come è nella sua tradizione e nella sua cultura. Le opzioni sul tavolo sono tante e diverse le abbiamo già esposte in passato. Si avvii dunque subito un confronto con l'amministrazione per dare nuovo slancio a una funzione storica che nel corso del tempo, ben prima dell'emergenza covid, ha perso di appeal, con gravi ricadute per gli operatori del comparto ambulante".

Commento di Aldo Grandi: lo abbiamo scritto all'epoca e anche dopo che trasferire il mercato ambulanti a via delle Tagliate era come confinare questa categoria in una sorta di 'campo di sterminio' economico metaforico. Ed ecco la verità: al mercato non ci va nessuno e l'attuale location fa, semplicemente, pena. Quelli che hanno portato il mercato da via dei Bacchettoni a piazzale don Baroni, sindaco Tambellini in primis, dovrebbero risarcire la categoria per i danni subiti e dimettersi visto che, ormai, non si capisce proprio cosa ci stanno a fare a palazzo dei Bradipi. Invece di pensare a Coima, al Qatar, alla fondazione, ai 60 milioni buttati per il lusso e il prestigio di pochi, cominciassero a fare qualcosa per chi non sa più come fare a vivere. Rossi sì, ma di vergogna. 

 

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