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Gioco fluido: evoluzione dell’utente nell’era del cross-platform
Le tecnologie impiegate in ogni settore sono sempre più connesse e flessibili. Lo si nota nel mondo dell’intrattenimento digitale, ma in generale nell’intera industria globale dei videogiochi, che registra annualmente…

La nazionale e la frittatona di cipolle!
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I tigli lungo viale della stazione a Ponte a Moriano, le riflessioni di un residente
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Destra e sinistra, "Caro Aldo ti scrivo, così, mi arrabbio un po'..."
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Le tecnologie impiegate in ogni settore sono sempre più connesse e flessibili. Lo si nota nel mondo dell’intrattenimento digitale, ma in generale nell’intera industria globale dei videogiochi, che registra annualmente fatturati a 9 zeri. In particolare, il gioco d’azzardo online è in costante e rapida evoluzione, per merito di molti fattori, tra cui l’arrivo del cross-platform.
Questo concetto, che indica la possibilità di giocare dove e quando si vuole, su qualsiasi dispositivo mobile o fisso, e ritrovare le stesse funzionalità sull’uno o sull’altro device, ha reso il gioco molto più fluido e performante. Gli sviluppatori nell’era del cross-platform progettano giochi perfettamente funzionanti sia sui dispositivi fissi che in quelli mobili, in modo da permettere agli utenti di cominciare una partita sul computer, ad esempio, e continuarla dallo smartphone o dalla console.
Questa novità era necessaria per andare incontro al cambio di comportamento degli utenti. Se in passato si era soliti giocare dal computer, oggi l’utenza si è spostata su più schermi e, probabilmente, le evoluzioni non finiranno qui. Soprattutto i giocatori delle fasce d’età più giovani, che preferiscono flessibilità e fruizione multipiattaforma dai loro giochi preferiti.
Oggi anche i giocatori sono ibridi e passano dal mobile alla console al PC in base al contesto ed alle preferenze. Pertanto, per fidelizzare una fetta più grande di pubblico, le aziende devono cavalcare l’onda della maggiore accessibilità, in un contesto in cui la continuità dell’esperienza utente riveste un ruolo importante.
Cross-platform: i cambiamenti dell’intrattenimento
Ma come si articola questo nuovo modo di giocare degli utenti che scelgono il cross-platform? Oltre all’introduzione delle piattaforme aperte, a cambiare è anche il modo attraverso cui gli utenti accedono ai giochi. Aumentano le iscrizioni ai servizi in abbonamento, per esempio, visto che i cataloghi si arricchiscono di offerte ludiche che attirano molti utenti.
Anche il cloud gaming, per merito dei server remoti, diventa più popolare e molto utile. La possibilità di giocare titoli piuttosto pesanti anche dal cellulare o da una console non di ultima generazione permette, infatti, di ridurre le barriere d’ingresso ai milioni di giocatori che non hanno gli stessi strumenti.
Altra nuova modalità di gioco che favorisce la fluidità nel gioco è la maggiore digitalizzazione del gambling. Il settore del gioco d’azzardo genera i maggiori introiti dal comparto online, merito delle piattaforme sempre più evolute, intuitive e sicure.
Ed anche più regolamentate. I giocatori che si registrano sulle piattaforme italiane regolamentate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma anche su quelle estere che fanno capo ad altre licenze internazionali, sanno di poter contare su un ambiente di gioco tutelato in cui si contrasta il gioco illegale.
Oltre a questo, è forte l’impegno dei grandi operatori nell’investire in tecnologie innovative per la protezione dell’utente, per la promozione degli strumenti di gioco responsabile e per la tracciabilità delle transazioni. Jackmillion Casino: accedi in Italia con bonus fino a 500€ per verificare i protocolli di sicurezza SSL e l’impegno al gioco responsabile.
Il gambling in forte espansione
L’Italia è da sempre un paese in cui il settore del gambling registra numeri importanti, motivo per cui anche gli operatori internazionali si impegnano per l’acquisizione dei bookmakers italiani all’interno delle loro piattaforme di gioco.
A livello europeo, infatti, il gaming e gambling italiano godono di buona salute sia in termini di volumi che di qualità dell’offerta proposta, sempre più innovativa e capace di andare incontro alle nuove esigenze dei giocatori.
In questo contesto, la fruizione cross-platform è una delle evoluzioni culturali e tecnologiche più impattanti dell’intrattenimento, visto che le nuove generazioni di giocatori cercano esperienze di gioco migliori, più fluide e interattive. Qualunque sia il settore in cui si opera, infatti, la user experience va sempre messa al centro, curando i livelli di integrazione con costante e maggiore attenzione.
Pertanto, il cross-platform è un punto di svolta tanto per i videogiochi quanto per il gioco d’azzardo, oggi sempre più connesso, regolamentato e accessibile.
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“Sabato 18, alle ore 20 e 25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione alla coppa del mondo; Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!”
C’era un tempo nel quale Fantozzi ci faceva ridere raccontando le nostre abitudini e le nostre debolezze, come quella di tifare, tutti ma proprio tutti, per la nazionale di calcio, quasi come un orgoglioso riscatto di un paese sempre in bilico tra fare e non fare, tra il serio e il faceto, tra miseria e nobiltà… ma la nazionale era una cosa seria, anzi, serissima: Italia-Germania del ‘70 fu più importante dello Statuto dei Lavoratori, il “mundial” vinto nell’82 ci fece dimenticare le bombe e le “notti magiche” del ‘90 ci facevano sentire liberi e felici!
Che cosa è accaduto poi? Forse neanche la vittoria del mondiale del 2006 riuscì a farci ritrovare gli antichi fasti… si, siamo lì a vederla, siamo contenti se vince, tifiamo anche, forse più per un giocatore della nostra squadra del cuore che per la nazionale, ma se perde ci importa poco, abbiamo cose più importanti a cui pensare! Nulla a che vedere, quindi, con il coinvolgimento emotivo popolare evidente fino a 30 / 40 anni fa!
Ho sentito elencare una serie di motivi:
il basso livello tecnico, i troppi soldi che girano nel calcio, i troppi stranieri, la sovraesposizione di calcio in TV; tutti motivi indiscutibilmente validi ma, credo, nessuno esaustivo!
Volete sapere come la penso?
Penso che la cosa più grave è che non ci sia più amore! Tra rifiuti ad allenarla, calciatori che per un unghia incarnita preferiscono rinunciare e quelli che preferiscono giocare tra i cammelli che con l’Italia, i tifosi che “ah ma stasera gioca la nazionale? Manco me ne ricordavo!” è facile verificare la mancanza di amore per la nazionale!
Ma sarò ancora più tranchant: credo che, da molti anni, manchi proprio l’amore in tutto quello che facciamo: il lavoro (ma quanto ti danno?), le vacanze (se non vai a seimila km di distanza, mica sono vacanze!), la famiglia (no, con mia moglie preferiamo dormire in camere separate!).
Nel ‘77 Stefano Rosso cantava: “che bello, due amici una chitarra e uno spinello…” meravigliosa ma oggi non si fa più, anzi, se lo fai è capace pure che ti arrestino!
Vabbè forse pure l’età influisce nel giudizio, però, posso dire? Che tristezza!
Ah, a proposito, “chi ha fatto palo?”