E' partito lunedì l'allestimento del cantiere in via Bugneta, al quartiere Africa, per la costruzione di otto, nuovi alloggi popolari, equamente suddivisi fra piano terra e primo piano. La realizzazione è a cura di Erp Lucca, con un investimento di poco inferiore a 1 milione e 300 mila euro, ai quali se ne aggiungono altri 200 mila stanziati dal Comune di Pietrasanta.
"Non parliamo della semplice fornitura di un tetto – sottolinea l'assessore al sociale, Tatiana Gliori – ma di uno strumento in più per contrastare il fenomeno del disagio abitativo, che va oltre la mancanza di una casa portando con sé insicurezza, precarietà ed esclusione sociale; inoltre, è la prosecuzione del processo di rigenerazione urbana che, come amministrazione, stiamo portando avanti in tutto il territorio, su piccola e grande scala. Si pensi all'ex Cooperativa di Consumo, che diventerà un nuovo 'incubatore di creatività' rivolto ai giovani e agli artisti emergenti; alla 'vecchia' scuola Bibolotti di Tonfano, dove sta sorgendo il nuovo polo didattico di Marina; all'ex mercato coperto di via Oberdan, trasformato nel museo Igor Mitoraj". Nel "pacchetto" di lavori (durata stimata, circa un anno), infatti, è prevista anche la riqualificazione per tutta l'area compresa fra le vie Bugneta e San Tommaso d'Aquino, oggi in abbandono, con parcheggio pubblico, stalli di sosta e zone alberate e a verde.
Questo, però, non sarà l'unico cantiere "aperto" sull'edilizia residenziale pubblica cittadina: "A fine settembre – conferma l'assessore Gliori – inizierà un altro intervento cruciale, quello sul condominio di via Pea a Tonfano, frutto di un lungo e articolato confronto con Erp per rappresentare all'azienda le criticità e le richieste trasmesse dai residenti e trovare una risposta efficace e sostenibile. Qui verrà ristrutturato il tetto e saranno sostituite le cisterne, ormai logore, che hanno perso la loro piena funzionalità e sono causa di frequenti disagi per gli inquilini". Anche per questa "partita" è sostanziosa la partecipazione economica del Comune, di poco superiore a 300 mila euro.