"Nonostante il Comune di Lucca abbia incassato negli ultimi anni cifre considerevoli derivanti dalla tassa di soggiorno — una tassa di scopo nata con l'intento preciso
di essere reinvestita nel territorio e nel comparto turistico — i risultati concreti sono a dir poco deludenti. Parliamo di diversi milioni di euro entrati nelle casse comunali grazie agli aumenti vertiginosi e costanti delle tasse decisi dall'amministrazione Pardini, eppure, alla prova dei fatti, gli investimenti concreti sono pressoché invisibil"i.
Ad affermarlo è la lista civica "Lucca è un grande noi".
"Di fronte a un incasso di circa 5 milioni di euro - aggiunge la nota - (senza contare i ricavi dei ticket bus turistici che nel 2024 hanno superato gli 800mila euro) gli unici interventi ad oggi visibili pare essere stati gli artigianali cartelli sul fossato delle Mura fra porta Elisa e Porta San Jacopo, l'ormai dimenticata linea di merchandising dedicata alle Mura di Lucca e l'acquisto (o forse addirittura il semplice noleggio) e la gestione di due bagni chimici di dubbio gusto, installati in via "sperimentale" per tre mesi, come candidamente ammesso dal comunicato ufficiale del Comune. Interventi che, a fronte dei milioni di euro incassati, risultano ridicoli per portata e impatto.
Viene da chiedersi dove siano andati a finire questi fondi. E dove andranno i circa 2,6 milioni che il Comune prevede di incassare dalla tassa di soggiorno nel 2025? Dove sono le opere strutturali nel comparto turistico, i servizi potenziati, l'aumento delle licenze taxi, l'aggiornamento della cartellonista, la promozione turistica della città? Dove sono le azioni concrete per migliorare l'accoglienza, la fruibilità dei percorsi storico-artistici e la sostenibilità del flusso turistico per una città come Lucca sempre più invasa da un turismo mordi e fuggi?
In questi anni dove sono stati i controlli verso la sleale concorrenza se, con l'obbligo di registrarsi ufficialmente con Codice Identificativo Nazionale, a Lucca dal 1 gennaio 2025 "sono spuntate quasi 600 nuove strutture che forse nuove non sono" come precisato dall'assessore al turismo Santini durante la commissione Politiche formative, giovani e di genere – Cultura e sport dell'8 maggio 2025.
L'impressione è che si preferisca lasciare tutto com'è, vivendo di rendita su un patrimonio storico-artistico che si autopromuove, sui grandi eventi forti di un successo costruito in oltre vent'anni e spremendo al massimo i visitatori e gli operatori del settore con il costante aumento annuale delle tasse, ma che senza una vera strategia rischia di esaurirsi come dimostra l'allarme di questi giorni lanciato dalle associazioni di categoria.
Dopo convegni, tavole rotonde, forum e summit in cui si è parlato di "visione", "rilancio" e "sistema Lucca", oggi - dopo tre anni - gli operatori sono ancora a chiedere quegli investimenti che dovevano già essere realtà. Non bastano più i comunicati, le lettere protocollate o le foto istituzionali per qualche post sui social da pochi like. Serve incalzare realmente chi amministra. La sensazione è che ci si accontenti delle passerelle e di qualche pagina di giornale, mentre i problemi sulla città restano e le proposte della minoranza rimangono inascoltate. Intanto della verifica sui costi benefici di alcuni eventi minori avviati dalla giunta Pardini - auspicata dalla stessa maggioranza - non si sa nulla nonostante si ripetano scarsi risultati di interesse e partecipazione.
Lucca merita di più. Serve più trasparenza, serve un piano serio di reinvestimento dei fondi della tassa di soggiorno, e serve soprattutto il coraggio politico di ammettere che finora è stato fatto davvero troppo poco. I turisti se ne accorgono. I cittadini, obbligati a convivere con i disagi di un turismo incontrollato, anche".