claudio
   Anno XI 
Lunedì 19 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Cultura
24 Febbraio 2020

Visite: 158

Comune di Lucca, Lucchese calcio 1905 e Croce Rossa Italiana in prima linea contro il razzismo Da Erno Erbstein, che a Lucca conosciamo molto bene, fino ad arrivare a campioni di oggi come Koulibaly e Lukaku: il calcio, il gioco più bello del mondo, subisce da sempre l'insidioso veleno del razzismo. A raccontarlo è il libro "Un calcio al razzismo, venti lezioni contro l'odio": che verrà presentato giovedì prossimo (27 febbraio), durante un'iniziativa pubblica in programma alle ore 21 nella sala studio dell'Agorà, nel Centro storico di Lucca. A cui parteciperanno, oltre all'autore Adam Smulevich, anche una rappresentanza di giocatori e dirigenti della Lucchese e della polisportiva della CRI. Coordinerà la presentazione il giornalista Luca Della Maggiora, ed è prevista anche la presenza del sindaco Alessandro Tambellini.

Ad illustrare l'evento, aperto a tutta la cittadinanza, sono stati stamani (lunedì 24 febbraio) il referente del sindaco di Lucca per i diritti Daniele Bianucci, l'assessore allo sport Stefano Ragghianti, l'assessora alla continuità della memoria storica Ilaria Vietina, l'addetto stampa della Lucchese Calcio 1905 Duccio Casini. Ha inviato i suoi saluti i presidente della Croce Rossa Italiana di Lucca Fabio Bocca.

"Abbiamo organizzato un momento condiviso, per riflettere sui rischi del razzismo, di cui neppure il gioco del calcio è del tutto immune – spiegano gli organizzatori - Una minaccia che ha origine nei drammi che hanno attraversato la società europea nel secolo scorso e che ancora pulsa nel ricordo di quelle ferite. C'è infatti un filo che collega i maestri danubiani della Serie A epurati dal regime fascista in quanto ebrei agli ignobili attacchi contro campioni di oggi come Koulibaly e Lukaku. È quello che cerca di spiegare il libro "Un calcio al razzismo", in un percorso con diversi inediti, che spazia da Giorgio Bassani alle colte citazioni di Lilian Thuram, dal ruolo salvifico di questo sport per i reduci dai lager all'abominio di chi ancora oggi propaga odio. Fu una schedina, quella mitica del Totocalcio, il sogno di riscatto del giornalista Massimo Della Pergola quando si trovava ancora in un campo di internamento in Svizzera. E fu un pallone che rotolava nel segno di una "Stella Azzurra" a ridare ad Alberto Mieli, sopravvissuto ad Auschwitz, la forza di restare in vita. Memorie un po' sbiadite, che hanno invece molto da insegnarci: perché la cura potrà essere solo una buona dose di consapevolezza".

 

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Lunedì 19 maggio alle ore 18 alla libreria Feltrinelli di Lucca (in via Beccheria), Emanuele Vietina, direttore di…

Il Coordinamento della forza politica “Lista Civica Giordano Del Chiaro Sindaco-Capannori 2034” accoglie con piacere l’ingresso in Consiglio…

Spazio disponibilie

Dal 30 giugno al 1° agosto torna "Pizzorne in gioco", l'appuntamento con i campi estivi promossi e organizzati…

Sarà  aperta al pubblico dal 22 al 31 maggio nella chiesa romanica di San Cristoforo in Via Fillungo…

Spazio disponibilie

"Volare senza Limiti è ai rulli di partenza. Mancano  infatti poche ore all inaugurazione della  manifestazione…

Scenderanno in piazza Napoleone domani (sabato 17 maggio), a partire dalle 14, i collettivi Rossa Primavera, Santa Froci3…

Spazio disponibilie

L’Azienda Teatro del Giglio A.T.G. – Teatro di Tradizione, a seguito di Delibera dell’Amministratore Unico n. 130 del…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie