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Scritto da Redazione
Cultura
12 Giugno 2021

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Si è aperta venerdì 11 giugno nella Chiesa di San Cristoforo (via Fillungo) nel cuore del centro storico di Lucca, la mostra "Art Beat", dell'artista altoatesino Aron Demetz (Vipiteno 1972), riconosciuto come uno dei maggiori scultori contemporanei italiani. L'esposizione è stata concepita appositamente per gli spazi della chiesa del IX secolo, gioiello dello stile romanico, strutturando un percorso espositivo rispettoso e calibrato sulla dimensione architettonica e rituale dell'edificio religioso. La mostra, promossa dall'Associazione Culturale Quattro Coronati e curata da Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini, ruota attorno a un'installazione multimediale di dimensioni monumentali ( AraCor o l'eco della cenere di cm 515 x 345 x 110), un altare in legno carbonizzato, "alimentato" da un video che riproduce un cuore pulsante che diffonde il relativo battito amplificato negli spazi della chiesa. L'installazione integrata da altre sette sculture realizzate con vari materiali e in varie dimensioni, scandisce un percorso espositivo che, in linea con la poetica che ha reso Demetz famoso a livello internazionale, intende promuovere nello spettatore una riflessione che vada oltre la mera contemplazione. Come recita il titolo "Art Beat", un battito d'arte assimilabile ad una pulsazione vitale di un cuore, le varie forme espressive e, in particolare quelle plastiche contribuiscono in maniera determinante, in questa specifica congiuntura storico-sociale, caratterizzata dal distanziamento sociale, a restituire un entusiasmo e una spinta alla relazione collegiale, al contatto oltre che alla valorizzazione della dimensione del pensiero e spirituale. "Le sculture di Demetz nella chiesa di San Cristoforo – spiegano Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini - rappresentano allo stesso tempo sia formalmente che tematicamente una riflessione sulla figura umana e su quella rituale-spirituale, declinate nei vari materiali. Legate a vario titolo a quella dimensione archetipica junghiana, strettamente connesse alla memoria collettiva, ricettacolo di valori in cui tutta l'umanità si riconosce, le opere amplificano a dismisura il loro impatto, dialogando in maniera sinergica con l'architettura della chiesa – concludono i due curatori -, potenziando l'atmosfera spirituale dell'insieme". La mostra di Aron Demetz "Art Beat", curata da Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini, è stata organizzata dall'Associazione Culturale Quattro Coronati. Esposta nella chiesa di San Cristoforo, via Fillungo, Lucca dall'11 giugno all'11 luglio 2021.. Aperta ad ingresso libero dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle ore 20, l'accesso sarà nel rispetto delle norme anti Covid – 19 con l'uso obbligatorio della mascherina, distanziamento e igienizzazione delle mani.  Per informazioni tel: 3791855725 - 3922390750, pagina Facebook: Associazione Quattro Coronati, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Aron Demetz bio

Aron Demetz, - fra gli artisti più giovani ad essere invitati alla Biennale di Venezia nel 2009 - approda con il suo progetto per la chiesa di San Cristoforo a Lucca dopo un ciclo di importanti mostre in spazi pubblici e privati sia a livello nazionale che internazionale. Nel corso degli ultimi anni le opere di Demetz sono state ospitate in spazi come il Museo Macro a Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, alla Ducan Gallery di Lipsia, al Canary Wharf di Londra, Zilart di Mosca, al Pac di Milano, al National University Museum di Taiwan, al Terreno Baldio Gallery di Città del Messico, il Museo di Arte Moderna di Cluj e al Museo Lavazza di Torino, solo per citarne alcuni. Nel 2020 ha inaugurato nel centro di Bolzano il monumento dedicato a Otzi, il più antico antenato dell'uomo. La mostra lucchese rappresenta anche un'occasione per osservare da vicino le opere di Demetz, che da molti anni vengono individuate dalla critica e dalle personalità accademiche, come la perfetta sintesi fra la perizia nella realizzazione formale e la dimensione di elaborazione concettuale, approfondita oltre che attraverso la sua esperienza artistica, grazie allo studio continuo e alla sua attività di docente presso Accademie di Belle Arti come Carrara e Venezia. 

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