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Scritto da Redazione
Cultura
04 Novembre 2020

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Tra le misure previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato nella notte fra il 3 e il 4 novembre, c’è la chiusura delle mostre e dei musei. Perciò anche la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti è costretta ad annunciare la sospensione, da giovedì 5 novembre al 3 dicembre compresi, della doppia esposizione “L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80. Cioni Carpi | Gianni Melotti”, curata da Angela Madesani e da Paolo Emilio Antognoli. Salvo ulteriori disposizioni, riaprirà al pubblico da venerdì 4 dicembre, con le modalità e gli orari a suo tempo comunicati, a Lucca nel Complesso monumentale di San Micheletto.

“L’avventura dell’arte nuova” si compone di due mostre distinte, allestite da Arrigoni Architetti, con i rispettivi cataloghi, dedicate al milanese Cioni Carpi (1923-2011) e al fiorentino Gianni Melotti (1953), accomunate dal fil rouge della transmedialità, dell’audacia creativa e dell’esplorazione di forme d’espressione inedite. L’obiettivo è di indagare un periodo di forte fermento nell’Italia degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, riscoprendo l’attività di personaggi particolarmente poliedrici e inventivi.

“L’avventura dell’arte nuova” ha finora riscosso un grandissimo successo di critica, registrando recensioni positive e segnalazione sulle principali testate cartacee e online nazionali, nonché in televisione (al Tg2) e alla radio (di pochi giorni fa, il servizio di Rai Radio3 Suite). Notevole, fino a oggi, anche l’afflusso di pubblico, nonostante le restrizioni e limitazioni già imposte dai precedenti DPCM. Come dichiara il direttore Paolo Bolpagni, «L’auspicio è di poter riaprire, non appena la situazione sanitaria e le norme vigenti lo consentiranno, questa mostra dedicata alla sperimentazione dell’arte italiana tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo breve, che ha delineato un percorso sfaccettato e per molti aspetti sorprendente, affascinando tutti coloro che l’hanno visitata. Ora occorre sospendere per qualche settimana l’attività espositiva, ma la vita e la progettualità della Fondazione Ragghianti non si fermano, anche in vista degli importanti appuntamenti che attendono la nostra istituzione, che nel 2021 festeggerà il proprio quarantennale».

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