claudio
   Anno XI 
Lunedì 15 Settembre 2025
Spazio disponibilie

Scritto da Luciano Luciani
Cultura
12 Giugno 2023

Visite: 1124

In occasione del 144° anniversario della morte di Tito Strocchi (1846 - 1879), Roberto Pizzi, in rappresentanza del “Comitato per la promozione dei valori risorgimentali” di Lucca, ha deposto una rosa rossa sulla tomba dell’eroe di Digione, figura centrale del movimento laico e democratico lucchese postunitario. Così Tito raccontava il tumulto della passione politica che lo agitava: “Mi abbrucia il desio di una vita nuova, varia, piene di emozioni. Anelo trovarmi nel fuoco della mischia e conoscere me stesso in mezzo ai pericoli. Questa vita che conduciamo e una vita da oche; a noi che arde il sangue dei vent’anni abbisogna una vita di avventure, io anelo provare una qualche emozione forte, sia pure quella della paura… Io anelo poter dire un giorno, se vivrò, anch’io ho fatto qualche cosa per la patria mia, io non sono indegno dei miei genitori.”

E così ne compendiava la figura e l’opera, Giosuè Carducci nell’epigrafe che appare sulla sua tomba nel cimitero urbano di Lucca.

SE FORTEMENTE SENTIRE È DA ROMANI ONORATE O CITTADINI LA TOMBA DI TITO STROCCHI MORTO A TRENTATRE ANNI IL XII GIUGNO 1879. NOBILI COSE PENSÒ DEGNE SCRISSE COMBATTÈ VALOROSO NEL TRENTINO E NELL’ AGRO ROMANO E IL 23 GENNAIO ’87 A DIGIONE NULLA CHIESE E NULLA EBBE DAL MONDO SE NON TARDA PIETÀ “: parole che lasciano adombrare un rapporto conflittuale tra la città e la memoria del militante repubblicano. Parzialmente sanato nel 1913 dal monumento di Francesco Petroni nel loggiato di Palazzo Pretorio, ma riacutizzatosi negli anni del fascismo. Non si dimentichi, infatti, che il 3 gennaio 1925, nelle stesse ore in cui Mussolini, col discorso alla Camera dell’Aula sorda e grigia si assumeva tutte le responsabilità del delitto Matteotti, annunciava provvedimenti repressivi e autoritari e imprimeva una svolta decisiva in direzione della dittatura, i fascisti lucchesi assaltavano e devastavano la sede della Fratellanza Artigiana in Corte Sbarra; distruggevano carte e documenti tra cui alcuni autografi di Mazzini e Garibaldi e trascinavano la camicia rossa di Tito Strocchi come un trofeo per le vie della città.

Il Museo del Risorgimento di Lucca racconta oggi la breve esistenza di Tito con una bella vetrina, ricca degli oggetti che gli appartennero.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

La Biblioteca comunale "Sirio Giannini", a Palazzo Mediceo, organizza una maratona di lettura per ricordare lo scrittore…

"Bene ha fatto il sindaco Murzi nella sua veste di presidente della conferenza zonale a puntare…

Spazio disponibilie

Tanti e genuini piatti tipici del territorio compongono il menù della terza edizione della ‘Sagra delle Sagre’ promossa…

Con l’inizio della scuola riapre lo Spazio Giovani in via Fratelli Rosselli, 18. Dal 15 al 19 settembre…

Spazio disponibilie

Si concluderanno entro il fine settimana i lavori di asfaltatura di via Guido Rossa a Capannori, la strada…

"Finalmente migliorata la situazione di via Bugni a Capannori". A dirlo è il consigliere comunale di Capannori Cambia…

“L’appuntamento a porte chiuse e su invito della sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti col sindaco Pardini, così come l’arrivo…

Continua al Real Collegio la mostra inaugurata l’8 settembre con la proiezione plurigiornaliera dei suoi due videofilmati dedicati…

Spazio disponibilie

"Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Colonnello Arturo Sessa, che dopo tre…

Atleti e giornalisti si raccontano nel convegno “Il Turismo Sportivo tra grandi eventi e passione”, un incontro dedicato…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie