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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
17 Febbraio 2020

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La CUB Trasporti, dopo l'incidente avvenuto giovedì all'uscita delle scuole di Mutigliano che ha visto coinvolto un ragazzo travolto dall'autobus, vuole nuovamente ribadire ed esprimere il proprio rammarico per l'accaduto e la massima solidarietà e vicinanza verso la famiglia.

"Questa organizzazione sindacale - è scritto in una nota - con gli avvocati Gabriele Dalle Luche e Paolo Garfagnini vuole rendersi partecipe e attiva, insieme ai comitati cittadini e a tutte le persone che usufruiscono del servizio pubblico, per intraprendere una class action e azioni collettive anche penali per poter interloquire tutti insieme con le istituzioni in merito alla sicurezza del servizio pubblico, tema molto sentito da tutti ma spesso sottovalutato".

"Ci spiace, infatti, ricordare - prosegue Cub Trasporti - che nonostante le tante promesse di politici e amministratori, pare non si vedano passi avanti (Mutigliano altro caso che doveva e poteva essere evitato). Ricordiamo ad esempio le lezioni del passato che evidente non hanno insegnato nulla. Ricordiamo l'11 novembre 2013 una donna investita dal bus a Mologno. Un'insegnante elementare, infatti, fu investita da un pullman davanti alla stazione di Mologno e ora è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Campo di Marte. 23 dicembre 2015, un ragazzo schiacciato dal bus, solo dopo  le segnalazioni scattarono i controlli, infine il 13 febbraio a Mutigliano.

"La CUB Trasporti da tempo - insiste Cub Trasporti - con i sopracitati legali Gabriele Dalle Luche e Paolo Garfagnini, ha già presentato esposti e altri saranno fatti, richiedendo la stessa testimonianza delle segreterie sindacali, e contemporaneamente le audizioni dei comuni quindi dell'UNCEM. Chiederemo perché e come si è aggiunto questo ennesimo grave incidente. I cittadini hanno diritto di sapere, i genitori hanno il diritto di ricevere un servizio adeguato e sicuro, cosi come i pendolari lavoratori. Non è accettabile che andare a scuola possa essere fonte di preoccupazioni per i genitori, e non accetteremo più nessun rimbalzo di responsabilità. Si finisca di fare i soliti interventi a incidenti avvenuti, gli incidenti non devono avvenire soprattutto quando più e più volte vengono ampiamente segnalati. No cari amministratori, i cittadini non meritano tutto questo, come più volte detto il Tpl è stato anche fin troppo preso per i fondelli, al solito si vedono i riflettori solo durante le campagne elettorali, noi lavoratori non siamo il bancomat della politica né tanto meno delle aziende che dovrebbero pensare a come far funzionare il Tpl, non ad esternalizzare in società partecipate come Ctt".

 

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