Enel Green Power informa di aver avviato la terza e ultima fase del cantiere per il restyling definitivo dell'invaso di Pontecosi, che vedrà l'ultimazione delle attività di miglioramento sismico della diga e di manutenzione delle paratoie di fondo della diga.
Le operazioni seguono allo svuotamento del lago e alla successiva movimentazione dei sedimenti in attuazione del Piano operativo approvato dagli enti competenti che, al termine di tutti i lavori, consentirà di recuperare circa 300mila mc di volume utile. L'intervento di miglioramento sismico è iniziato a fine 2023 e, come annunciato, era suddiviso in due fasi: la prima sessione di lavori è terminata a fine primavera 2024, mentre la seconda si è aperta nel corso della scorsa estate e si è conclusa a giugno come da previsioni.
Nel frattempo, il piano dei lavori è stato integrato con uno specifico progetto di ripristino delle aree spondali – per quanto di competenza Enel Green Power –, a seguito dei danneggiamenti legati agli eventi di piena del novembre 2023, con iter autorizzativo conclusosi a fine luglio 2025 ed inizio cantiere in questi giorni con operazioni tecniche che verranno eseguite in ottemperanza scrupolosa alle prescrizioni impartite dagli Enti Competenti. Nel dettaglio, in questa ultima fase di cantiere – oltre alla citata attività relativa al rifacimento delle sponde – verrà messo a terra l'ultimo step di interventi per il miglioramento sismico della diga, così come approvato dalla Direzione Generale Dighe, a cui si aggiungono attività meccaniche di manutenzione delle sette paratoie di scarico di fondo della diga. Intanto, sono stati installati la nuova valvola di guardia della galleria di derivazione che alimenta la centrale di Castelnuovo Garfagnana ed il nuovo sistema di monitoraggio dei parametri di processo e protezione della galleria, per la chiusura della valvola in caso di eventuali guasti. Allo stesso modo, sono terminati i lavori di manutenzione del macchinario di produzione installato nella centrale di Castelnuovo Garfagnana che, una volta riempito l'invaso di Pontecosi, potrà essere rimessa in servizio.
Il riempimento del bacino di Pontecosi potrà poi avvenire per step progressivi, secondo un apposito piano di reinvasi sperimentali, con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla vivibilità del lago, una volta che se ne sarà ottenuta l'autorizzazione da parte della Direzione Generale Dighe.
Con le fasi precedenti dei lavori erano state portate a termine le attività del campo prove delle perforazioni e delle iniezioni cementizie per la sicurezza sismica, così come le operazioni di spostamento dei sedimenti all'interno dell'invaso, ad eccezione della movimentazione del materiale necessario per la realizzazione e la manutenzione delle piste di cantiere, in stretta osservanza dal Piano Operativo autorizzato. Inoltre, erano già stati rimossi i tronchi ed il materiale legnoso che si era depositato sulle sponde adiacenti all'abitato di Pontecosi.
Le operazioni avvengono in costante dialogo e in sinergia con le Amministrazioni Comunali e con gli enti competenti del territorio. Come annunciato, entro il 2025 verrà restituita nuova vita al lago di Pontecosi, a cui arriveranno nuovamente gli apporti provenienti dal fiume Serchio, dal torrente Corfino e dalla derivazione in arrivo dalla presa situata sul torrente Castiglione: queste acque saranno captate dell'opera di presa sul lato sinistro della diga e alimenteranno la centrale di Castelnuovo Garfagnana, per poi essere intercettate dallo sbarramento di Castelnuovo e affluire così anche alle centrali idroelettriche di Gallicano, Piano della Rocca e Vinchiana, prima di rientrare nel fiume.
Tutti questi lavori, avviati a fine 2023 e concretizzatisi nel biennio 2024/2025, sono conseguenti ai primi due grandi blocchi di interventi: durante l'estate 2023, infatti, era avvenuta la movimentazione meccanica del sedimento all'interno del bacino lacustre entro le quote di regolazione; complessivamente, sono stati movimentati circa 35.000 m³ di detriti naturali che sono stati trasferiti dall'isolotto alle aree di deposito sommerse, ritenute adatte ad ospitare il materiale rimosso, a monte dello sbarramento, come previsto dal progetto approvato. Nei mesi autunnali del 2023, inoltre, erano state effettuate altre attività operative di manutenzione, restyling e ottimizzazione ambientale, tra cui lo sfalcio e la cura della vegetazione e la rimozione dei materiali legnosi e dei detriti accumulatisi all'interno dell'invaso.