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Scritto da Redazione
Piana
06 Dicembre 2020

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Le forze politiche di maggioranza del comune di Capannori rispondo al consigliere Matteo Petrini in merito al consiglio comunale del 3 dicembre per ribadire l'importanza degli impegni presi sul giorno del ricordo.

"I gruppi consiliari di maggioranza compatti - esordiscono - mantengono la posizione deliberata già nel 2016 relativamente ai fatti storici delle Foibe e mantengono gli impegni presi, sia relativamente al giorno del ricordo, regolarmente istituito già nello scorso anno con una cerimonia effettuata in consiglio comunale, sia relativamente all'intitolazione di una piazza per questo come per altri grandi eventi storici e per i quali abbiamo confermato l'impegno nell'ambito della nuova programmazione urbanistica".

"Questi i fatti, perchè Petrini non ha detto la verità? - attaccano - Semplice perchè pretendeva che si tornasse indietro per approvare la mozione presentata da suo gruppo politico (F.lli, D'Italia) quando il Consiglio Comunale di Capannori all'unanimità questo passaggio istituzionale lo aveva già fatto. A nostro avviso non aveva alcun senso logico. Aveva un senso logico invece la proposta che noi abbiamo fatto all'opposizione di ritirare la mozione , ormai superata, per un impegno comune per mandare avanti unitariamente il percorso nella commissione consiliare deputata finalizzato alla ricerca di una località condivisa per l'intitolazione di una piazza o di una strada, ma ci è stato risposto con un coro di "No"!!"

"Anzi - rincarano -, il Consigliere Petrini, ormai preso dal vuoto furore ideologico, di fronte alla presa di posizione compatta della maggioranza di contrarietà alla sua inutile e pretestuosa mozione,non sapendo come uscire dall'angolo in cui lui stesso si era cacciato,non ha trovato di meglio che lanciarsi in invettive del tutto immotivate e fuori luogo contro l'ANPI. peraltro senza nemmeno avere il coraggio di pronunciarne il nome".

"Ebbene - concludono -, glielo ricordiamo noi quel nome: Associazione Nazionale Partigiani D'Italia fondata nel 1944 da tutte le forze politiche della resistenza,liberali,socialiste,cattoliche che avevano combattuto insieme il nazifascismo. A queste forze e a tutte le personalità fondanti della nostra democrazia che vi appartenevano, che hanno scritto la costituzione democratica ancora in vigore e a tutte quelle che hanno continuato a difenderla fino ai giorni nostri, dobbiamo la massima riconoscenza e rispetto. Questo deve essere chiaro a tutti,compreso Petrini,che dimostra di non conoscere le origini della libertà di cui pure lui oggi gode, grazie anche all'ANPI".

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