claudio
   Anno XI 
Lunedì 1 Dicembre 2025
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Piana
25 Gennaio 2020

Visite: 333

E’ stato condannato anche l’ultimo degli imputati responsabili del tentato omicidio di un ventitreenne rumeno, avvenuto il 7 febbraio 2016 ad Altopascio. Si tratta del minorenne albanese che insieme a sei connazionali fece parte della spedizione punitiva che per poco non costò la vita al ragazzo rumeno.

Il Tribunale per i Minorenni di Firenze, nell’udienza di ieri, lo ha condannato a 4 anni e due mesi di reclusione per concorso nel reato. Si chiude così il cerchio sulla singolare vicenda che, come ricostruito dal Nucleo Investigativo del comando provinciale carabinieri di Lucca, ebbe origine da una lite cominciata su WhatsApp tra un ragazzo rumeno e Oltian Cepa, albanese, entrambi membri di un gruppo della nota applicazione di messaggistica mobile e che arrivò a tal punto da determinare una vera spedizione punitiva ordita dagli albanesi nei confronti del rumeno.

Oltian Cepa aveva inviato espressioni offensive nei confronti di una ragazza e per questo era stato escluso dal gruppo da parte del 23 enne, amministratore del gruppo WhatsApp. Da qui il risentimento dell’albanese all’origine dell’astio tra i due giovani che dapprima portò alle minacce e poi al fatidico scontro: Cepa e il rumeno, si diedero appuntamento alle 18,30 del 7 febbraio 2016 ad Altopascio, nella centralissima Via Cavour, per un chiarimento. Oltian Cepa con il fratello Landir e altri cinque giovani, arrivarono però all’appuntamento muniti di corpi contundenti, cacciaviti e forse un coltello. Individuata la vittima, accompagnata dal padre e dal cugino, li aggredirono brutalmente. Tutti e tre i rumeni rimasero feriti, ma il più grave fu il 23 enne, colpito alla fronte con un’arma da punta (presumibilmente un cacciavite). Il giovane arrivò in ospedale in condizioni gravissime e rimase a lungo ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cisanello di Pisa.

A seguito delle indagini dei carabinieri del reparto operativo, nel giugno del 2016, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lucca, furono arrestati i fratelli Cepa, poi condannati con giudizio abbreviato, mentre gli altri indagati, tra cui il minorenne condannato ieri, vennero denunciati a piede libero. Ieri, dunque, la vicenda si è avviata alla conclusione. Sono stati nel frattempo tutti processati e condannati: i maggiorenni con rito abbreviato e da ultimo il minore sul quale grava ora una pesante condanna.

 

 

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

«Critica della ragione bellica» di Tommaso Greco (ed. Laterza) è al centro dell'incontro a Palazzo Ducale (Sala Antica Armeria), in…

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Giovedì 4 dicembre 2025, alle ore 17:30, presso la libreria “La storia infinita”, piazza Aldo Moro, 62, Capannori presentazione del…

Domani, sabato 29 novembre, dalle 14.30, nella scuola primaria di piazza San Michele a Spianate, si terrà "Legàmi in festa...aspettando il Natale",…

Venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 17, presso la sede dell'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti,…

Apre domani, sabato 29 novembre alle ore 16.00, “La casa di Babbo Natale” in Via del Moro, presso…

Spazio disponibilie

Per il ciclo “I Lunedì della Cultura”, promosso dall’associazione “Amici di Enrico Pea”, l’1 dicembre, alle ore 17:00,…

Sabato 29 novembre alle ore 21:00 presso la Chiesa di Santa Maria Fuorispostam in Piazza S. Maria Bianca,…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie