Anno XI 
Venerdì 19 Settembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
17 Ottobre 2020

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L'accusa lanciata dalle segreterie provinciali delle funzione pubbliche di Cgil, Cisl e Uil sulle testate giornalistiche riguardo la mancanza di tecnici e le carenze organiche non ha lasciato indifferente Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli ed esponente di Fratelli d'Italia.

L'aumento dei casi che ha caratterizzato e sta caratterizzando l'autunno impone profonde riflessioni e interventi immediati. La mancanza a Lucca di tecnici nei laboratori e ai centri trasfusionali dell'Usl Toscana nord ovest deve essere risolta in tempi brevi onde evitare il collasso delle strutture. Preoccupa anche la situazione del settore dei tamponi, circa 1000 al giorno, importantissimi in questa delicata fase per l'emergenza Covid-19. 

Così Giannini: "Ho letto con preoccupazione le osservazioni delle organizzazioni sindacali riguardo alle criticità che stanno emergendo con il Covid-19. Come sindaco, come utente, percepisco quotidianamente queste difficoltà e sono vicino, non solo formalmente ma anche sostanzialmente, agli operatori infermieristici, tecnici, di supporto ed ai medici". 

"Così come condivido appieno le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali – continua Michele Giannini - della necessità di uno sforzo aggiuntivo. Oltretutto questa situazione era più che prevedibile, per cui era auspicabile e di buon senso già prevedere dei piani migliorativi. Rimane sempre il dubbio di come mai strutture private possono fare  celermente i tamponi e strutture pubbliche sono così a rilento. Da parte mia la piena disponibilità a qualsivoglia atto o gesto possa esser fatto per venire incontro sia all'utenza, la popolazione duramente colpita da questa emergenza, sia a coloro che sono in prima linea per tutelarci e guarirci, quindi gli operatori dell'Asl. Da genitore, da dipendente, non posso che comprendere poi le esigenze di coloro che in attesa di un test devono stravolgere la propria vita e dei propri familiari anche per tutelare gli altri. Questi sono ulteriori disagi che debbono essere presi in considerazione, valutati dall'Asl in modo da rendere più certi e veloci i tamponi.  Comprendo la difficoltà del momento ma è anche vero che una struttura come l'Asl Toscana nord ovest deve avere almeno qualche soluzione  in più. Da parte mia un semplice consiglio, meno persone in ufficio, come doveva essere con l'accorpamento delle Asl provinciali,  più persone sul campo di battaglia, nelle corsie e negli ospedali.”

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