È mite il popolo di Lucca Comics & Games ... Paziente, tranquillo, non aggressivo... Subisce, senza fiatare, i ritocchi, sempre verso l'alto, del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti per l'ingresso agli stand e alle mostre, il taglieggiamento rapace di esosi gestori di B&B, i prezzi da rapina di bar, ristoranti e banchetti ambulanti di bibite e panini... Accetta di sottoporsi, con qualsiasi tempo, a lunghe code per accedere ai nuovi luoghi del sacro contemporaneo: precari tendoni, i cui ambienti sono fitti di richiami a personaggi dei fumetti, a eroi di serie televisive ad alto indice di gradimento, di incomprensibili - almeno per chi scrive - marchingegni elettronici. Mansueti gli ospiti paganti di questa straordinaria kermesse pazientano, sfilano, guardano, comprano ancora qualcosa, si arrangiano per bere e mangiare. Temerari, per i bisogni corporali osano entrare in colorate cabine di plastica dove claustrofobicamente riescono, forse che sì forse che no, a espletare le proprie impellenti necessità fisiologiche. Cosa dire? Contenti loro... Li vedo e li piango! Comunque docili, tolleranti... In non so più quante edizioni di questa straordinaria manifestazione, mai una rissa, un tafferuglio, una zuffa... Merito senz'altro del vasto spiegamento di forze dell'ordine pubblico e di privati vigilantes, ma, e qui azzardo un'ipotesi, perché la loro intensa e continuata frequentazione con storie d'ogni genere sulle pagine disegnate dei fumetti – dal manga giapponese, alla letteratura fantastica, allo sword and sorcery - li ha probabilmente aiutati a liberarsi delle angosce e delle tensioni del subcosciente, pacificandoli e tranquillizzandoli.
Popolo intergenerazionale quello dei Comics, in cui i giovani e giovanissimi della Generazione Z si mescolano a canuti Boomers, i loro nonni, senza escludere una folta rappresentanza di Millennials che tra un lavoro precario e un'occupazione qualsivoglia riescono, fortunati pueri aeterni, a trovare anche il tempo per dedicarsi a questa grande festa pop del fumetto, dei videogiochi, del fantasy, del cinema d'animazione e delle diverse forme di contaminazione.
Parafrasando l'evangelista Matteo, "Beati i miti, perché erediteranno la terra" (5,5), auspico che davvero tale tipologia umana riesca, più prima che poi, raccogliere il mondo nelle proprie mani. Come tanti, però, continuo a pensare, che un tale riconoscimento non possa avvenire in una piccola città di provincia come Lucca. Certo "magica" per le sue straordinarie atmosfere storico-artistiche, ma non al punto da riuscire a moltiplicare gli ambienti e gli spazi e così accogliere un numero di ospiti pari a 4-5 volte quello dei suoi abitanti. Come affermava un vecchio saggio "il troppo stroppia" e un dato positivo, se spinto all'eccesso, si trasforma in negativo. Per chi ospita e per chi viene ospitato, anche se docile e mansueto.
Luciano Luciani



