Ilaria Vietina, capogruppo in consiglio comunale di Lucca è un grande noi, interviene sulla politica culturale dell'amministrazione Pardini e attacca il festival L'Augusta:
A Lucca "L'Augusta - La fortezza delle idee", festival culturale di CasaPound - come gli ideatori hanno in passato tenuto a precisare - otterrà un finanziamento comunale. Grazie alla giunta di Mario Pardini i lucchesi pagheranno un festival di pura propaganda organizzato direttamente da una realtà politica.
L'evento viene definito dall'assessore Mia Pisano, militante di Casa Pound, "un'eccellenza che alza il livello intellettuale della città" anche se la realtà dei fatti dimostra tutti i limiti di un'iniziativa ideologica e politicizzata incapace di andare oltre un pubblico di pochi militanti e che stenta a coinvolgere ospiti di rilievo riproponendo negli anni gli stessi nomi che ruotano intorno alla galassia di estrema destra. Da questo anno tutte e tutti i lucchesi pagheranno la propaganda di Casa Pound, finanziando una vetrina per i soliti noti.
Chiediamo all'assessore di Casapound Mia Pisano cosa ci sia di meritocratico nell'annunciare in conferenza stampa, prima che sia terminato l'iter e pubblicato l'esito di un bando pubblico, un finanziamento ad un "festival" che in 24 presentazioni libro e altri eventi ha collezionato 2 mila presenze in tre anni ovvero poco più di 80 persone ad iniziativa.
Prima l'annuncio di una mostra dedicata a Giacomo Puccini organizzata da un militante di Casa Pound, oggi il finanziamento ad un festival dello stesso movimento. Chi in passato denunciava lo sperpero di denaro pubblico, senza mai l'onere della prova, oggi, se sarà confermata l'anticipazione di sindaco e assessora, decide di foraggiare i propri amici, i compagni di partito e gli ex soci d'affari.
Forte è la delusione nei confronti di un sindaco che a parole si dichiara "di tutti" ma nei fatti guida un'amministrazione senza vergogna che guarda esclusivamente in casa propria, favorendo le passerelle di militanti ed ex candidati di destra, dimenticando le vere necessità dei lucchesi a cui vengono sottratte risorse che andrebbero utilizzate per il bene comune, per l'intera città e non per una piccola parte di essa.
La politica culturale di questa amministrazione è inesistente. Dopo l'imbarazzante esclusione alla seconda fase per la nomina di capitale italiana della cultura e il flop delle celebrazioni pucciniane, rimangono gli annunci a effetto smascherati nel giro di poche ore (come per il Caffè de Simo), le conferenze stampa milanesi e i sorrisi. Davvero troppo poco.
Commento dell'irresponsabile direttore Aldo Grandi: Non è che la politica culturale della precedente amministrazione Tambellini fosse granché e, soprattutto, non ci pare che fosse diversa a parti invertite. Comunque che l'Augusta sia lievemente spostata a destra estrema, è abbastanza evidente.