Anno XI 
Giovedì 6 Novembre 2025

Scritto da Carmelo Burgio
Politica
10 Febbraio 2025

Visite: 1423

Tutti oggi sanno cosa sia una foiba e come siano state impiegate dai partigiani titini. Noi non lo si sapeva, parlo della mia generazione. Non lo sapeva manco un Presidente della Repubblica che concesse un grado elevatissimo dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Josip Broz “Tito”, e poi andò a piangere inginocchiato davanti il feretro.

Non lo sapevamo perché il programma di scuola si fermava alla 1^ guerra mondiale. Faceva comodo così, il mondo partigiano era, senza se e senza ma, solo apportatore di democrazia e positività.

Poi s’è cominciato a sapere che i titini nelle foibe – profonde cavità carsiche – portavano gli italiani, legati a mazzi, sparavano a uno e quello cadendo giù trascinava gli altri. Una sorta di offerta speciale alla morte: spari a uno e ne ammazzi un bel po’, risparmiando munizioni.

Che sia andata così non è certo, sia chiaro, ancora tanti dicono che l’argomento sia tabù e che la storia non si possa riscrivere. Manco se son emersi fatti nuovi. Ora un fatto nuovo è emerso, ad esempio. Una qualche organizzazione croata ci ha tenuto a vandalizzare il sito, con scritte del tipo “Trieste è nostra”, rivendicando che quel barbaro lavoro sia stato compiuto dai propri antenati.

Lungi da me rinfocolare l’odio contro sloveni e croati: ci son stati tanti campioni pedatori che hanno amato e si son fatti amare dai tifosi italiani, e tantissimi son brave persone. Ma i cialtroni non mancano da nessuna parte.

Manco fra gl’italiani (?) che si son affrettati a affiggere manifesti per dire di essere con la resistenza jugoslava, che semplicemente non c’è più, come la stessa Jugoslavia. Spazzata via dagli stessi slavi dopo poco più di 80 anni di vita, a riprova che la formula voluta da Francia e Gran Bretagna, nel 1919, finalizzata solo a creare grattacapi all’Italia e alla sua spinta a dominare l’Adriatico, fosse innaturale e fallimentare.

Comunque con quella firma sul monumento, e quel manifesto, la verità proditoriamente e pervicacemente negata ha finito per essere implicitamente ammessa. Fra l’altro avendoci trovato cadaveri affastellati, legati e con segni di fucilazione, che qualcosa fosse accaduto era indubbio. Rimaneva il dubbio fossero stati i nazisti, i fascisti, o Biancaneve e i Sette Nani. Ora, dicevo, manco il dubbio resta. Non si sottovalutino queste pulsioni, queste manifestazioni. Ricordiamo cosa si siano fatti fra loro allegramente, fra ustascia, cetnici e serbi nel corso del 2° conflitto. Non dimentichiamo cosa si son fatti negli anni ’90 del secolo scorso, con l’implosione – benedetta – dell’ex-Jugoslavia. Sanno scatenare grande odio, con nessun rispetto per la vita umana.

Speriamo che resti una sparuta e idiota minoranza a lanciare questi slogan e credere in questi proclami, e speriamo sia altrettanto scarsa la frangia italica a stargli appresso, ma proprio per questo ritengo oggi assolutamente vitale ricordare quel che successe, e riscrivere la storia. Alla faccia (tosta invero) di chi lo nega. A.N.P.I. in testa fino a poco fa. Le foibe son state una realtà e chi lo nega dovrebbe andarsene altrove, visto che d’italiano ha nulla.

Lo ricordo per un caro Amico di verde età, la cui Mamma – donna fiera e gran lavoratrice – veniva da lì.

E meno male che l’attuale Presidente della Repubblica ha parlato come tanti Italiani si aspettavano facesse.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Il corso della storia è stato plasmato da invenzioni che hanno reso la vita quotidiana più semplice e…

Questa mattina (martedì) in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate…

Spazio disponibilie

«Desidero esprimere un sentito ringraziamento a Sistema Ambiente e a tutti gli operatori che, con grande professionalità e…

Un'Assemblea dei Sindaci sempre più occasione di confronto e ascolto per sviluppare strategie e metodi di programmazione a favore del…

Spazio disponibilie

Giuseppe Aldi, alias "Giuseppeilpittore" presenta le artiste emergenti che hanno preso parte al corso di pittura da…

L'amministrazione comunale continua nell'azione di sostegno dei cittadini che si trovano in difficoltà…

Il piano terra di Mandorla accoglierà, giovedì 6 novembre alle ore 18, "Arte di Marte" con…

Spazio disponibilie

Mercoledì 5 novembre alle ore 14 in diretta sulle frequenze di Punto Radio Cascina e in diretta fb Luca Doni intervisterà il poliedrico Ivan Cattaneo in occasione dell'uscita del nuovo lavoro dell'artista bergamasco

Dopo la pausa per i Comics   riprendono le attività dell’UNIDEL con due importanti conferenze:1 - Martedì 04 novembre…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie