Anno XI 
Venerdì 20 Giugno 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
08 Gennaio 2025

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"Un'amministrazione Pardini in piena continuità con l'amministrazione Tambellini: ci fa piacere che l'eredità lasciata dal centrosinistra sia inserita in ogni riga del bilancio di previsione e del piano delle opere pubbliche dell'attuale giunta. Negare questo con ridicola propaganda la dice lunga sul nervosismo che alberga a Palazzo Orsetti".

Lo dice il capogruppo di Lucca Futura, Gabriele Olivati in seguito dell'approvazione del bilancio di previsione 2025. 

"Con l'approvazione del bilancio di previsione continua la propaganda della giunta comunale, che dà per fatte cose che ancora non esistono e che non vedranno la luce entro il mandato del 2027: le uniche cose che l'attuale giunta porterà in fondo, seppur con ritardi, sono i cantieri lasciati in eredità dal centrosinistra. La continuità è totale.  Segno che ciò che è stato ereditato non era tutto da cancellare, come invece Pardini, Barsanti, Santini e company hanno raccontato per mesi in campagna elettorale e poi in questi due anni e mezzo di mandato. Da una parte quindi si portano avanti i cantieri ereditati; dall'altro si ammette che nessuno dei progetti promessi o annunciati da Pardini vedrà la luce prima del 2027; e dall'altro ancora si annunciano come già fatti cantieri che non sono neppure partiti, tipo quello della rotatoria di via Salicchi, che l'assessore Barsanti ha elencato tra le opere  realizzate dall'attuale amministrazione in 2 anni e mezzo...peccato che è dalla conferenza stampa di fine anno del 2022 che si annuncia la partenza come imminente".

"Una modalità collaudata ormai - continua Olivati -,   che viene riproposta in tutta la sua evidenza anche con l'asse suburbano: un'opera strategica e fondamentale rispetto alla quale i meriti dell'amministrazione Pardini sono pari a zero. Eppure non solo il sindaco se la intesta come se fosse sua, ma nel ripercorrere gli anni e le tappe omette volutamente i 10 anni di amministrazione Tambellini.

L'asse suburbano parte da lontano con la progettazione e ha il grande merito, reso ancora più efficace con la realizzazione del nuovo ponte sul Serchio, di alleggerire il traffico sulla Circonvallazione per tutti coloro che dalla zona nord del territorio devono spostarsi verso est. Ai tempi di Fazzi prima e di Favilla dopo l'iter si inceppa a causa della causa Monteriso. Nel 2020 Stefano Baccelli diventa assessore regionale e tra il 2020 e il 2021 trova le risorse necessarie per finanziare l'opera, in accordo con l'amministrazione Tambellini che, da parte sua, stanzia i soldi per la progettazione. Monteriso a quel punto procede con un nuovo ricorso, accolto dapprima dal Tar e poi bocciato dal Consiglio di Stato, che ha dato invece ragione al Comune di Lucca, valutando gli atti, impugnati in un primo momento, come legittimi: qualsiasi eventuale modifica successiva al progetto non c'entra nulla con la sentenza del Consiglio di Stato...dettaglio quest'ultimo che il sindaco vorrebbe intestarsi come un suo successo personale attraverso un racconto farlocco e anche ridicolo, visto che la giustizia non è certo appannaggio del politico di turno. La prima pietra dell'asse suburbano è quindi frutto di un lavoro ereditato esclusivamente dal passato, grazie alle risorse stanziate da Baccelli e alla progettazione realizzata dal Comune di Lucca sotto il sindaco Tambellini. Ecco perché quest'opera, inserita di diritto come una delle realizzazioni strategiche da portare a compimento nel programma del centrosinistra alle elezioni 2022, non può essere utilizzata da Pardini per valorizzare il suo mandato: lui si è candidato su una piattaforma di discontinuità con Tambellini. Questa opera è invece il segno più evidente di una totale continuità amministrativa".

"C'è da dire - conclude Olivati - che la giunta attuale è campionessa di propaganda, ma alquanto scarsa a portare avanti le cose per cui si è candidata e su cui ha vinto le elezioni. Ogni anno Pardini sposta le cose da fare all'anno dopo. E il nervosismo di certi assessori, in primis Barsanti, tutto sintetizzato nelle risposte stizzite e poco controllate che dà, ne è la conferma: forse il vicesindaco di Casapound è già entrato in ansia da prestazione per la campagna elettorale e la sua comoda poltrona, che gli garantisce uno stipendio, ha bisogno di essere irrorata da continua propaganda retorica".

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