“Pochi giorni fa CNA ha affermato che la pressione fiscale per le piccole imprese nel nostro paese si attesta al 52 per cento. Queste risorse, così come il denaro che deriva da altre imposte come l'IVA, confluiscono in una spesa pubblica che si aggira intorno ai mille miliardi di euro, pari al 50,6 per cento del prodotto interno lordo del nostro paese. La sinistra afferma da sempre che le gravi inefficienze del settore pubblico sono dovute a una mancanza di fondi: noi non la pensiamo così, e il modo in cui la sinistra ha gestito per anni il governo della Toscana ne è la dimostrazione evidente”. Così esordiscono il segretario provinciale della Lega Lucca Riccardo Cavirani e i segretari della Lega giovani di Lucca e Versilia Federico Taddei e Jacopo Dazzi.
“Giani ha scelto di aumentare l'addizionale Irpef ai massimi consentiti dalla legge, promettendo di salvare il sistema sanitario. La misura ha colpito circa 600mila contribuenti, con aumenti che oscillano dai 100 ai 600 euro annui, per coprire un disavanzo sanitario strutturale che nel 2023 ha superato i 250 milioni di euro. Tanti di noi però, si ricordano ancora il clamoroso buco della Asl di Massa Carrara ai tempi del governatore Enrico Rossi. Di acqua ne è passata tanta sotto ai ponti, ma la sanità ha continuato a essere un problema per tutta la regione: liste di attesa infinite, reparti di pronto soccorso degli ospedali intasati e via dicendo- proseguono gli esponenti della Lega- Cosa dire poi dei 20 milioni di euro solo nel triennio 2021-2023 spesi per sostenere fondazioni, festival e rassegne di ogni tipo, magari anche sostenendo iniziative volte a portare nelle scuole corsi sull'identità di genere?”
“Il centrodestra e la Lega, a partire dal sostegno alla flat tax per tante partite IVA, hanno tracciato la strada giusta, che deve essere percorsa non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale, con una chiara inversione di rotta. Lasciamo in tasca i soldi ai cittadini, che sapranno usarli per loro stessi sicuramente meglio di come la pensa il presidente Giani- concludono Cavirani, Taddei e Dazzi- Siamo o non siamo la Toscana dei mille campanili? Siamo eredi di quella Toscana dei comuni medievali che hanno partorito generazioni di mercanti e commercianti che hanno esportato ricchezza e prosperità in tutta Europa. L'impresa, l'artigianato, il commercio, la libera professione sono state il fiore all'occhiello di una società libera e lontana anni luce dai lacci imposti dalla burocrazia asfissiante di oggi targata Partito Democratico. Non ci sono solo la sicurezza e la difesa della nostra identità nel programma della Lega ma, anzi, la libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica, come diceva il presidente Einaudi. Solo intervenendo a favore e sostegno delle imprese e dei contribuenti costruiremo una Toscana più libera e più indipendente, che possa davvero recuperare le basi e lo spirito di quella che fu una delle più grandi e fiorenti civiltà del suo tempo”.
“Per una Toscana libera e forte servono meno tasse e più autonomia”: Cavirani, Taddei e Dazzi (Lega) contro le tasse dell’amministrazione Giani
Scritto da Redazione
Politica
16 Settembre 2025
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