«La situazione dei lavori pubblici a Torre del Lago Puccini ha superato i limiti dell'assurdo – dichiara il consigliere comunale Alberto Pardini – svanita l'eco dei proclami e dei rendering, sulle spalle dei cittadini rimangono i problemi e i disservizi. Spero in un cambio di passo, ma temo sarà molto difficile visti i pochi mesi che ci separano dalle elezioni. Il Belvedere Puccini, le strade, le ciclovie, la Marina, insieme alla mandria di "caprette" sparse per il paese - e non solo - raccontano ogni giorno una realtà ben diversa da quella dipinta su stampa e social, e lasciano il paese con una forte sensazione di abbandono».
«Sulla Marina di Torre del Lago i lavori di riqualificazione, annunciati come un intervento strategico per rilanciare la frazione e il suo turismo, stanno scontentando anche i più ottimisti, senza contare i disagi (molti evitabili) alle attività commerciali durante e dopo l'estate - prosegue Pardini - la ciclabile voluta con forza lo scorso anno si è rivelata una pericolosa bruttura peraltro poco funzionale, mentre il nuovo marciapiede lato monte riesce nell'impresa di scontentare quasi tutti e andrà a strozzare ancora di più l'ingresso alla Marina. Le piste ciclabili che portano al mare, che dovrebbero garantire un'alternativa, sono la cartina tornasole di quella che è stata la gestione ordinaria del paese: abbandonate a sé stesse per tutta la stagione e praticamente inutilizzabili a causa del cedimento dei ponticelli, a tutt'oggi ancora da ripristinare (!), senza contare prostituzione e spaccio».
«Il Belvedere Puccini, uno dei vanti dell'Amministrazione, è ancora da ultimare ad oltre un anno dalla sua inaugurazione e forse questo avrebbe meritato vere lamentele, non l'attività sportiva del porticciolo, così come l'odissea passata dai residenti durante e dopo i lavori - ironizza il consigliere - per non parlare delle condizioni delle strade di Torre del Lago (e di Viareggio) in generale: disastrate e pericolose, che costringono gli agenti della Polizia Municipale a richiedere continui interventi "tappa-buche". Credo che il Sindaco in tal senso debba chiedere conto a chi di dovere».
«Serve un cambio di passo, e serve rapidamente – conclude Pardini – perché con la prima metà del 2026 caratterizzata dalle elezioni e dall'ordinaria amministrazione c'è il rischio concreto che Torre del Lago non si faccia (nuovamente) trovare pronta. I cittadini meritano risposte concrete, una pianificazione chiara e interventi tempestivi, e la riqualificazione non può restare uno slogan, deve diventare una realtà tangibile per chi vive e lavora».



