Sembrano passati tanti anni da quando Filippo Maria Fanti, in arte Irama, partecipava al talent Amici di Maria De Filippi: in realtà sono passati solamente 7 anni ma di passi in avanti il cantautore nativo di Carrara e cresciuto a Milano ne ha compiuti molti di più. Da allora ha spiccato, brano dopo brano, anno dopo anno, il volo rivenendo uno di giovani artisti più apprezzati della scena nazionale: 4 album in studio e 6 partecipazioni al Festival di Sanremo, dove ha sempre lasciato il segno. Tutto questo Irama l'ha confermato questa sera a Lucca, nella data del Summer Festival di Piazza Napoleone dando vita ad uno show di oltre un'ora e mezzo di altissimo livello: un timbro vocale personale ed originale, una bella estensione vocale senza bisogno di supporti o "aiutini", rappresentano un bel vantaggio rispetto a tanti suoi colleghi ma Irama è soprattutto un cantautore che ha saputo spaziare tra vari generi, pop ed urban in sostanza, ma anche dance, rap, latino, rock. Una versatilità cotinua che ha dimostrato sul palco di Lucca, mandando in visibilio i tanti fans, in particolare giovani e pubblico femminile, ma anche meno giovani e genitori che, con la scusa di accompagnare la figlia, si sono goduti la musica.
Il concerto inizia con i primi successi dell'artista come "Ali" con una suggestiva coreografia, "scritta in un momento per me difficile" – spiega Irama in uno dei suoi continui scambi con il pubblico; altro lento "Un giorno in più2 mentre scorrono le immagini del video che richiamano un incendio, metafora dello stato d'animo del cantante in quel momento. Si scalda il clima con brani più ritmati come "Mediterranea" con Irama perfettamente a proprio agio nello spaziare tra generi differenti che uniscono le diverse generazioni presenti in piazza; si continua a ballare ai ritmi latini con Arrogante; excursus nei ritmi gitani accompagnato da due chitarre spagnoleggianti con "Yo Quiero amarte" in cui racconta il suo amore per la Spagna e una vecchia fiamma spagnola. Ancora musica ispirata al flamenco che fa ballare la piazza e scalda con la sua splendida voce con "È la luna".
Intermezzo alla musica con un brindisi in cui coinvolge tutta la band e una fortunata spettatrice di nome Chiara. La musica riparte e la piazza si scalda ancora con la coinvolgente "Pam Pam". Ci avviciniamo progressivamente ai cavalli di battaglia come "Nera", "Lentamente", direttamente dall'ultimo festival di Sanremo, il racconto della fine di un sentimento. Irama interagisce con il pubblico e saluta due giovani in stato interessante a cui fa gli auguri. Una di queste ragazze viene invitata a salire sul palco e ad accomodarsi su una sedia mentre lui canta "Giulia", un brano inedito che sarà inserito nel nuovo album. Le fans vanno in visibilio. Si prosegue con "Bella e rovinata" e "La ragazza con il cuore di latta", poi "Polvere", "Delinquente", ancora una hit da Sanremo, "Tu no", cantante a squarciagola da tutta la piazza. Altri brani verso la parte finale del concerto: "Baby", "Galassie". Dopo brani più intimistici si torna al ritmo di "Mediterranea" ma è solo una finzione perché si spengono le luci della piazza per creare atmosfera per il gran finale con "Ovunque sarai", la struggente canzone dedicata alla nonna scomparsa due anni fa. Il finale è con "La genesi del tuo colore" in una bella versione riarrangiata.