Continuità, ascolto e sussidiarietà: queste le parole chiave che sono risuonate chiare nel corso del primo incontro con la stampa di Massimo Marsili, eletto a maggio presidente della fondazione Cassa di risparmio di Lucca, che durante i suoi primi tre mesi di lavoro si è confrontato attentamente con organi della fondazione, amministrazioni pubbliche, soggetti del terzo settore e categorie economiche, emergendone ora con un’idea chiara della sua azione futura.
“Siamo convinti di proseguire in una continuità metodologica, che tenga insieme i valori che la precedente gestione ha saputo praticare al meglio: l’ascolto dei bisogni del territorio e la sussidiarietà- ha esordito Marsili- La fondazione non può essere percepita come un bancomat, ma non può nemmeno essere una mosca cocchiera di fronte al complesso delle sfide che stanno attraversando la società: per noi è importante aiutare a costruire partenariati e reti, trovare modalità attraverso cui le nostre risorse non abbiano un carattere episodico o puntuale, ma favoriscano azioni di sistema che diano una ricaduta generale sul territorio; una sussidiarietà interpretata in modo tradizionale, ma anche nuovo, che ci spinga a intervenire a sostegno e non in sostituzione”.
Questi principi chiave, poi, troveranno necessariamente applicazione su alcuni macrotemi che con sempre più evidenza percorrono anche il nostro territorio, come quelli della sostenibilità e della coesione sociale. “Nel territorio della nostra provincia c’è un forte interesse per la sostenibilità e la transizione economica, in gradito contrasto con le correnti prevalenti a livello mondiale: continueremo a promuovere iniziative che supportino l’adozione di pratiche ecologiche e a incentivare progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente- ha infatti dichiarato il neopresidente- Per quanto riguarda il tema di coesione e inclusione sociale, il tessuto socio-economico della provincia è ricco, ma le fasce di disagio cono costantemente in aumento: la fondazione vuole continuare con un supporto forte, motivato e profondo verso tutti coloro che cercano di dare risposte a bisogni sociali negati o difficilmente soddisfacibili nelle condizioni socio-economiche date, anche nell’ottica territoriale, con l’attenzione alle aree interne come quelle di alta Versilia, Garfagnana e Media Valle, che hanno maggiore difficoltà d’accesso a servizi pubblici, socio-sanitari e culturali”.
Altro grande tema quello della valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, da sempre tra i settori prediletti della fondazione che, contrariamente a quanto forse si tende a pensare, ha a detta del presidente Marsili una forte ricaduta sul territorio: “La cultura è l’identità di un territorio, senza cui non vive e non è competitivo; inoltre, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali è anche una notevole fonte di reddito per operatori e imprese dell’edilizia e del restauro- ha affermato- Così come il sostegno a eventi caratterizzati il territorio ha profonde ricadute formative e educative e al contempo economiche, sia per chi vi opera sia per l’indotto dei fornitori e del turismo”.
Il forte valore dato all’arte e al patrimonio culturale continua e continuerà a manifestarsi nel proseguire dell’impegno per il centro delle arti di Lucca, i cui lavori dovrebbero entrare in pieno regime entro la fine dell’anno: “Un modo per rendere fruibile la collezione della fondazione e i suoi valori storico-identitari, ma anche di fornire a Lucca un centro di programmazione culturale tale da renderla, al pari di altre città italiane, un polo espositivo capace di attrarre un turismo culturale di qualità- ha spiegato Marsili- Il secondo polo della nostra strategia artistica sta nella chiesa dei servi, di cui abbiamo dalla curia la concessione trentennale, che grazie all’acustica e alle dimensioni può diventare un importante luogo di programmazione musicale”.
Forte rimarrà l’attenzione riservata ai giovani, di cui già da tempo si occupa un’apposita commissione giovani, anche con l’impegno per migliorare la qualità didattica e le strutture scolastiche: “Significa garantire ai giovani le opportunità minime per proseguire nello sviluppo della loro vita e dei loro sogni; ci impegneremo per capire come orientare meglio le borse di studio, e abbiamo dalle istituzioni di alta formazione lucchese molte idee e prospettive progettuali in ambito scientifico e artistico”.
Oltre ai valori di riferimento, anche per quanto riguarda il metodo da seguire Marsili sembra avere le idee chiare: “Noi lavoriamo con due grandi comparti, il mondo dei bandi e quello degli interventi diretti che possono essere condivisi con i soggetti beneficiari o direttamente praticati ed eseguiti dalla nostra struttura: sia per gli uni che per gli altri intendiamo impegnarci per superare la logica dell’intervento episodico e costruire un approccio documentato e pragmatico, basato sulla misurabilità dei risultati- ha concluso- La diversificazione degli investimenti è il punto centrale su cui continueremo a operare”.
Fondazione Crl: idee chiare sul futuro tra ascolto e sussidiarietà. Primo incontro con la stampa del presidente Massimo Marsili
Scritto da irene decorte
Cronaca
17 Luglio 2025
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