Semper aliquid novi… Sì, dall’ex caserma Lorenzini ci giunge sempre qualcosa di nuovo e di inesplicabile. Al punto che la celeberrima, e famigerata, Area 51 con tutti i suoi enigmi extraterrestri conservati e nascosti nel deserto del Nevada ci fa la figura di una giacchettata. Eh sì… Cosa sono, infatti, quegli strani uccelli, un po’ gabbiani e un po’ Arpie mitologiche, che mi svegliano tutte le mattine all’alba con le loro urla rauche e agghiaccianti? E chi governa quell’enorme cancello scorrevole che divide dalla città lo spazio che fu prima dei Domenicani e poi dei militari? Uno sbarramento arcigno e invalicabile che, in genere di notte, si muove sulla sua guida per cui ne risente e trema l’intero palazzo in cui da qualche anno ho il bene di abitare. Un’operazione che, ca va sans dire, non concilia certo il giusto sonno del residente. E a chi appartengono le voci che ne accompagnano il movimento? E chi e perché porta, ora dentro ora fuori, i materiali da discarica che connotano tristemente il perimetro del cortilone? E in virtù di quale inconoscibile progetto, ogni tanto uno/due addetti, con discutibile solerzia, talvolta tagliano l’erba, tal altra delimitano con reti di plastica colorata gli spazi erbosi da quelli asfaltati? E ancora: a chi appartengono le automobili che in non poche occasioni trovano in quest’area una più che comoda occasione di parcheggio, immaginiamo gratuito? E per chiudere: quale Suprema Autorità sovraintende a tutto ‘sto traffico? Rimane un’unica certezza: se per caso mi cadesse un capo di biancheria steso alla finestra ad asciugare, ebbene, sono sicuro di non vederlo mai più!
Intanto, una bella notizia: in questo tormentato lembo di territorio urbano sono ricomparsi all’improvviso uno/due/tre gatti forse preludio - speriamo - alla ricostituzione di un’antica e numerosa colonia felina che in un passato recente ha abitato e ingentilito questi luoghi desolati. Le vedo, però, mogie e depresse, le bestiole pelose, prive della consueta spigliatezza… Scontano forse anch’esse la generale precarietà della situazione? O, magari, nella loro magica onniscienza felina vedono prima di noi cose poco belle che gli umani non riescono a cogliere e comprendere? L’applicazione del cellulare che traduce da e in tutte le lingue del mondo è, però, priva del vocabolario felino/italiano/italiano/felino e tutte le domande fin qui formulate sono destinate a rimanere senza risposta.