Cultura
Restaurate 19 foto inedite di Giacomo Puccini provenienti dell'archivio di Luigi De Servi
Sarà presentato venerdì 12 dicembre alle ore 17.00 nell'Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino a Lucca, il restauro dei preziosi materiali fotografici inediti riguardanti Giacomo Puccini provenienti…

Teatro Comunale di Pietrasanta, al via la stagione di prosa 2025/2026: debutto sold-out con “Il medico dei pazzi”
Pietrasanta si prepara ad accendere i riflettori sulla Stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Comunale “Cesare Galeotti”, cartellone confezionato, promosso e realizzato dalla Fondazione Versiliana con la direzione artistica di Marco Marchesi insieme a Fondazione Toscana Spettacolo…

In aprile a Lucca il violoncello Stradivari appartenuto a Luigi Boccherini
Il plauso di Marsili (Fondazione CaRiLucca) e Pardini (Comune di Lucca) per un evento davvero significativo per la città

Geppy Gleijeses protagonista de 'Il fu Mattia Pascal' da Luigi Pirandello per la regia di Marco Tullio Giordana
Dal romanzo di Luigi Pirandello, Geppy Gleijeses porta in scena Il fu Mattia Pascal (sabato 13 ore 21 e domenica 14 dicembre ore 16 e ore 21) nel libero adattamento firmato con il regista Marco Tullio Giordana

La Società dei Lettori - Francesca Duranti porta a Lucca "Il paese dei matti" di Federica Iacobelli
La Società dei Lettori - Francesca Duranti porta a Lucca "Il paese dei matti" di Federica Iacobelli, selezionato per l'assegnazione del Premio dei Lettori Lucca-Roma 2026. Appuntamento martedì 9 dicembre a Villa Rossi (Gattaiola, Lucca)

Il Museo del Risorgimento di Lucca e il Castello Teleki di Koltó: un legame tra storia, esperienze e territori
Sabato 29 novembre, nel Castello di Koltó (Coltau, Romania), in Transilvania, si è tenuta una conferenza su István Türr, Sándor Teleki e l'Italia. Quest'anno ricorre infatti il bicentenario…

La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo di Gioachino Rossini inaugura la stagione operistica 2025-2026 del Teatro del Giglio
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo di Gioachino Rossini inaugura la stagione lirica 2025-2026 del Teatro del Giglio Giacomo Puccini con una produzione - realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Ferrara - che debutterà sul palcoscenico lucchese venerdì 5 dicembre alle ore 20.00, con replica domenica 7 dicembre alle ore 16

Anniversario morte Puccini, il Giglio ha presentato il cast della Turandot
In occasione del 101° anniversario della morte del celebre maestro lucchese, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini ha presentato il cast di una delle opere più celebri del compositore, la “Turandot”, che si terrà nel Centenario della sua prima esecuzione assoluta alla Scala di Milano del 25 aprile 1926, a due anni dalla scomparsa dell’autore

"The Black Blues Brothers" al teatro del Giglio fra musica e acrobazie
Il Teatro del Giglio Giacomo Puccini attenderà, mercoledì 10 dicembre, uno spettacolo imperdibile ed aperto a tutti, tra acrobazie, momenti di musica ed attimi di vero divertimento

"Il paese dei matti", Federica Iacobelli presenta a Lucca il suo libro sul sopravvivere alla vita e alla guerra
"Il paese dei matti", Federica Iacobelli presenta a Lucca il suo libro sul sopravvivere alla vita e alla guerra, selezionato per l'assegnazione del Premio dei Lettori Lucca-Roma 2026. Appuntamento martedì 9 dicembre a Villa Rossi (Gattaiola, Lucca)

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L'ultimo amore, la fine del sogno. Iniziano lunedì 22 agosto gli appuntamenti di "Tre serate con Napoleone" nel chiostro di Santa Caterina al real Collegio di Lucca, eventi estivi del progetto "Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa" ideato da Roberta Martinelli, realizzati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Lucca nell'ambito del calendario "Vivi Lucca", in collaborazione con Le Souvenir Napoléonien, associazione internazionale di cui Martinelli è corrispondente per la Toscana occidentale.
Lunedì 22 agosto 2022 alle 21,30, dopo il successo dell'anno scorso, torna il TeatrEuropa di Corsica, questa volta con lo spettacolo teatrale "L'ultimo amore. La fin du rêve", drammaturgia e regia di Orlando Forioso, con la consulenza scientifica di Jean-Marc Olivesi.
Anche questo titolo fa parte della saga teatrale a episodi scritta dallo stesso regista, dal titolo "Les Bonapartes. Una famille corse", ideata e realizzata per far conoscere le dinamiche e i meccanismi della famiglia di Napoleone. Sul palco: Giovanni Pacini-Luca Tanganelli, Paolina Bonaparte Borghese-Francine Massiani, Letizia Ramolino Bonaparte-Marie-Paule Franceschetti. Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart; costumi della Costumeria Capricci di Livorno e René-Marie Acquaviva; foto di Silvio Siciliano.
"Questo spettacolo è dedicato alla Toscana, all'Italia, alla Musica e all'Amore – spiega il drammaturgo e regista, Orlando Forioso -. Paolina Bonaparte era considerata la più bella donna d'Europa, il Canova ci ha lasciato di lei la straordinaria scultura che ancora attrae milioni di visitatori a Villa Borghese, a Roma. Paolina era la sorella preferita di Napoleone, quella che non gli aveva mai chiesto un Regno o un governo, tranne quella del suo cuore. Il legame tra i due era di grande complicità. Paolina utilizzava le sue doti per venire a conoscenza di tutti i segreti degli uomini che frequentavano il suo letto, per riferirne all'Imperatore. Una sorta di capo dei servizi segreti. Sposa del generale Leclerc, morto di febbre gialla nell'isola di Santo Domingo, madre di Dermide, morto a 6 anni, Paolina è una donna perennemente malata. Passa le sue giornate tra terme e medici, infarcendo i suoi mali di grande teatralità. Questa donna, che ha avuto ai suoi piedi (e non solo...) più uomini di qualsiasi altra, ha trascorso l'ultimo periodo della sua vita coinvolta in una passione travolgente, inusitata per lei, verso un giovane musicista italiano: Giovanni Pacini. Giovanni Pacini era molto bello. Ed era giovane. Compositore nato a Catania per caso (i suoi genitori erano attori e cantanti) e morto a Pescia, fin da ragazzo era noto nel mondo teatrale per le sue opere liriche e le sue cantate. Maestro di cappella di Maria Luisa di Borbone-Parma, Pacini era di casa in molti teatri d'opera d'Italia, dal San Carlo di Napoli alla Scala di Milano, da Trieste a Firenze, da Roma a Torino. Nella sua vita avrà composto più di 80 opere. Si incontrarono al Teatro Argentina di Roma, ad una rappresentazione del Matrimonio segreto di Gaetano Donizetti. Tra la principessa e il musicista scattò un disequilibrato rapporto affettivo. Correvano voci che lei fosse folle di lui, ma lui la utilizzasse per la sua carriera. In ogni caso i due hanno vissuto la loro storia d'amore a Villa Paolina a Viareggio, fatta costruire dalla Principessa Borghese appositamente per questo loro folle e impossibile amore. La villa sorge proprio di fronte alla spiaggia dove Lord Bayron pose il cadavere del poeta e amico inglese Shelley, morto annegato, su una pira di legna a cui diede fuoco. Quello di Paolina e Giovanni fu amore intenso, ma tormentato dalla gelosia di lei e dalla giovinezza di lui, e che infine si rivelerà essere l'ultimo sprazzo d'amore e di speranza per la perennemente malata e bipolare Paolina".
Lo spettacolo intreccia la vita di tre generazioni: la più che quarantenne Paolina, la quasi ottantenne Letizia e il venticinquenne Giovanni, detto Nino. E su tutto aleggia l'ombra di Napoleone. Proprio la notizia della sua morte rinsalda il rapporto tra la Principessa e il musicista. Giovanni l'aiuta ad un uscire da uno stato depressivo che la stava conducendo al suicidio. L'arrivo di Madame Mère a Viareggio porterà la soluzione per il giovane, e la fine dei sogni per Paolina.
Lo spettacolo è una produzione TeatrEuropa di Corsica su richiesta della Maison Bonaparte (Ajaccio)/SCN Musée Malmaison (Parigi) e del Comune di Ajaccio, con il sostegno della Collectivité de Corse.
Gli incontri proseguono martedì 23 agosto 2022 alle 21,30 con Peter Hicks, docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon di Parigi, che terrà un incontro dal titolo "Quattro inglesi in visita a Napoleone all'isola d'Elba, 1814", e mercoledì 24 agosto 2022 alle 21,30 in collaborazione con il Cineforum Cinit Ezechiele 25,27: Pier Dario Marzi parlerà di "Kolberg, La cittadella degli eroi".
Ingresso libero, accesso da via della Cavallerizza.
Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi
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Settant'anni e non sentirli. Umberto Tozzi è irriducibile, come la sua musica.
Certe sue canzoni sono immortali, fissate per sempre nel firmamento della canzone d'autore italiana. Gloria, Ti amo, Si può dare di più, Gente di mare, Tu, Stella stai non sono classici, sono pietre miliari.
Il suo concerto a Castelnuovo era molto atteso dopo il rinvio per maltempo dei giorni scorsi. Stavolta le nuvole minacciose hanno deviato il loro corso, concedendo a migliaia di spettatori di godere finalmente del proprio artista. Pubblico variegato per questo ultimo appuntamento del festival "Mont'Alfonso sotto le stelle" in Fortezza: uno spaccato generazionale che la dice lunga su quanto questo autore abbia inciso nella cultura di massa del suo tempo.
Prima dell'esibizione, il sindaco Andrea Tagliasacchi ha voluto fare un doveroso applauso all'organizzazione e allo staff della PRG, ringraziando gli sponsor e tutti i volontari che hanno prestato servizio per la riuscita del festival.
Poi le luci sul palcoscenico sono calate, ed è iniziata la magia.
Un successo dietro l'altro: il cantautore torinese, accompagnato sul palco dall'affiatatissima band, ha ripercorso tutta la sua lunga carriera, costellata di brani storici che la platea non ha smesso un minuto di cantare. Per partire Notte Rosa ed Equivocando - giusto per rompere il ghiaccio - poi i telefonini si sono accesi per accompagnare la struggente Ti amo e un mare di luci ha invaso l'enorme prato.
Il colpo d'occhio: stupendo.
Quindi qualche intramontabile canzone del repertorio: da Gli innamorati a Io camminerò, quest'ultima intonata a squarciagola dai fedelissimi fans presenti. E, a questo punto, Umberto Tozzi si è seduto, il gruppo ha lasciato la scena, ed è rimasto solo lui con la sua chitarra acustica. "Ho cominciato come chitarrista autodidatta - ha raccontato al microfono - e agli inizi suonavo con gli amici sulle panchine della mia Torino. Ho avuto la fortuna di vivere in un periodo storico della musica mondiale privilegiato". E via con un medley amarcord che ha omaggiato Simon & Garfunkel (The sound of silence) e Lucio Battisti (I giardini di marzo).
Da brividi.
Si può dare di più ha dato la carica per il rush finale. Irresistibile la voglia di alzarsi in piedi e di ballare. C'è chi ha ceduto su Gente di mare, chi su Io muoio di te, chi - eroico - ha aspettato fino a Tu, poi, però, anche il più cinico si è alzato in piedi sulle note travolgenti di Stella Stai e di Gloria.
Un finale col botto per gli appuntamenti in Fortezza. Ora il festival si sposterà al Teatro Alfieri per recuperare Le Quattro Stagioni di Vivaldi, con l'Orchestra da Camera Fiorentina, e chiuderà in bellezza con l'omaggio teatrale di Stefano Accorsi a Ludovico Ariosto.
Non vediamo l'ora.
Foto di Andrea Cosimini
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