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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
23 Dicembre 2022

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Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Lucense insieme per la sostenibilità e l'innovazione delle filiere produttive lucchesi attraverso un programma triennale - da 1 milione di euro - capace di rafforzare o creare una rete sinergica a partire dai settori calzaturiero, lapideo, cartario e nautico.

La convenzione siglata tra i due enti rappresenta un unicum per la Toscana: Lucca, e la sua provincia, sarà infatti il primo territorio a essere interessato da un intervento diretto e organico da parte di una fondazione bancaria per andare a migliorare i processi produttivi che qui insistono. Il tema-guida sarà la sostenibilità, l'innovazione la leva attraverso cui rendere operative le azioni previste.

A gestire il progetto è proprio Lucense, l'organismo di ricerca lucchese che svolge attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e divulgazione, che dovrà occuparsi delle attività di promozione, di individuazione dei progetti, di selezione e verifica dei risultati.

Queste attività saranno svolte coinvolgendo in primis i soggetti intermedi che da anni si occupano di trasferimento tecnologico nei rispettivi settori: Navigo per la nautica, Cosmave per il lapideo, Tuscany for Shoes per il calzaturiero e InnoPaper (gestito direttamente da Lucense per la Regione Toscana) per il cartario. L'obiettivo è poi allargare il raggio di azione e arrivare a coinvolgere progressivamente anche altri ambiti produttivi del territorio.

L'accordo "Sostenibilità delle filiere produttive lucchesi" è stato firmato nell'aprile 2022 e i primi mesi sono serviti per la creazione del Comitato Tecnico-Scientifico, che ha funzioni consultive, e per effettuare un ciclo di incontri con i vari soggetti interessati, con l'obiettivo di attivare la rete territoriale, coinvolgere i consorzi che già da anni lavorano e operano con i relativi settori di riferimento e andare ad approvare e sostenere i progetti di partenariato. Nel dettaglio la volontà è di realizzare progetti di sistema ispirati alla sostenibilità e all'innovazione a servizio delle filiere produttive, a partire da quelle del cartario, del lapideo, della nautica e del calzaturiero.

"Il trasferimento tecnologico alle imprese è nella natura di Lucense - commenta Giovanni Gambini, presidente di Lucense -, questa convenzione ci consente di mettere in pratica su tutto il territorio provinciale ciò che da sempre facciamo. Il fare rete rappresenta il valore aggiunto, partendo proprio dalle conoscenze e dalle esperienze che i soggetti intermedi - Navigo, Tuscany for Shoes, Cosmave e Innopaper - possiedono. Il mio ringraziamento va quindi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per aver creduto in Lucense e per aver attivato questo intervento diretto". 

"Con questo progetto - aggiunge il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini – la Fondazione intende rafforzare le azioni integrate sul territorio in ambito di sostenibilità. Si tratta di un tema non più rimandabile, in piena sintonia con le strategie europee su New Green Deal e con quelle nate per sostenere la ripresa, Next Generation EU, Pnrr per l'Italia, Horizon Europe, Innovation Fund, Life programme e Piano nazionale 4.0, transizione digitale e transizione ecologica. Il successo del Pianeta Terra Festival ha poi confermato che l'argomento è fortemente sentito anche dall'opinione pubblica. Con la guida e il coordinamento di Lucense, ci saranno progetti e azioni concreti su cui lavorare e da attuare, contribuendo così alla crescita e allo sviluppo, anche tecnologico, dei vari ambiti".

La convenzione, della durata triennale (2022-2024), prevede lo stanziamento di un milione di euro suddiviso in tre tranche (200mila euro per il primo anno, 400mila euro per il secondo e il terzo). Dopo la prima fase di consultazioni e incontri, sono già due i progetti approvati che saranno illustrati e resi operativi nel 2023: il primo, con Cosmave, riguarda il settore lapideo e prevede l'analisi dell'impatto ambientale del settore sul territorio e l'individuazione delle conseguenti azioni migliorative; il secondo, invece, coinvolgerà il settore cartario, e punta a sperimentare l'utilizzo di nuove fibre da colture annuali, alternative alla cellulosa vergine da alberi, ad integrazione della carta e cartone da riciclo.

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