L'evento
Dalla... Polonia con furore: 50 anni e non sentirli
Una serata al ristorante La Cascina di Montecatini Terme insieme ai suoi familiari e amici per celebrare il cinquantesimo anno di età di Claudio Polonia

Giuliano Gabbani torna a esporre le sue opere d’arte
Torna a esporre le sue delicate e coinvolgenti opere d’arte il pittore lucchese Giuliano Gabbani. Lo fa dal 17 dicembre al 7 gennaio 2026 a Marlia, nei locali della Residenza sanitaria assistita don Alberto Gori

Al Teatro Nieri di Ponte a Moriano Grande concerto di Natale
Grande concerto di Natale al Teatro Nieri di Ponte a Moriano il 22 dicembre. L'Orchestra da Camera Fiorentina presenta un ricco programma con musiche da Bach, Vi valdi…

Grazie a Cremeria Opera Edoardo Mei volerà a Dubai per una vacanza-premio di quattro notti
Grande serata alla Cremeria Opera di Mirko Tognetti a S.Anna per la proclamazione del il vincitore della finale di un gioco con premio finale un viaggio a Dubai

ABBAdream and Friends - Insieme per la vita: spettacolo di beneficenza a Torre del Lago
Il prossimo 15 dicembre, il prestigioso Auditorium Enrico Caruso si prepara a ospitare un evento irripetibile: ABBAdream and Friends, uno spettacolo che unisce la magia della musica, l'emozione dei ricordi e la forza della solidarietà

Natale a Seravezza: i concerti promossi dall'assessorato al turismo come auspicio per un futuro di pace
Si intitola "Voci per la pace" il concerto lirico sinfonico promosso, in vista del Natale, dall'Assessorato al turismo del Comune con la Pro Loco del capoluogo

Successo per 'Santo Nicola e il diavolo', l'evento natalizio di Halloween Celebration
Grande folla ed entusiasmo per le prime due date a Villa Reale di Marlia il 6 dicembre e a Borgo a Mozzano il 7 dicembre. Il gran finale sarà nuovamente a Villa Reale il 21 dicembre

Inaugurata nella chiesa di Santa Caterina la mostra di scultura di Roberto Cheli
"Ogni pezzo è unico perché con la tecnica della ceramica raku è impossibile riprodurne un altro perfettamente uguale". Queste le parole di Roberto Cheli all'inaugurazione della…

Al convento di San Cerbone va in onda la cena di beneficenza a favore delle missioni delle Sorelle di S. Francesco di Sales
Ieri sera si è svolta presso il convento di San Cerbone a Massa Pisana un incontro al quale hanno partecipato alcune decine di persone: dopo la visita alla struttura e la messa, cena conviviale

Settimana del 25 novembre, grande successo di partecipazione all'incontro dedicato alla consapevolezza con Marco Sinatti
In occasione della settimana del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Club Inner Wheel ha organizzato un incontro di particolare rilievo dedicato alla sensibilizzazione e alla riflessione su un tema di profondo valore sociale

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Un lavoro lungo e meticoloso, un personaggio controverso e una ricerca basata quasi essenzialmente su fonti scritte. Il libro: "Almirante, biografia di un fascista", scritto da Aldo Grandi, è stato presentato alla Versiliana attraverso un'intervista condotta dal giornalista Stefano Cecchi e alla presenza della figlia del politico Giuliana de' Medici Almirante.
"Conobbi Almirante nell' '84, stavo raccogliendo varie testimonianze sulla generazione che ha vissuto il fascismo: volevo capire perché tanti giovani avevano creduto nel fascismo", così esordisce Grandi che ripercorre la genesi della sua ultima biografia.
"Anche mio padre fu uno dei padre fu uno degli iscritti all'MSI, io, per altro, ero sul fronte opposto...". "Qual'era il fronte opposto?", domanda Cecchi. "Da giovane ero considerato uno di sinistra, ma insomma l'idea era di incontrare un personaggio di spessore che mi aiutasse a capire come mai così tanti giovani avevano potuto essere fascisti", risponde il biografo.
"Chi era Giorgio Almirante?" - chiede Cecchi alla figlia del politico – "Un irriducibile, un nostalgico, o un signore ostinato che non riusciva a accettare una sconfitta della storia?"
"Nessuna di queste cose. Giorgio Almirante era un uomo coerente con le sue idee – spiega de' Medici Almirante – "Tanti politici della prima repubblica erano fascisti irriducibili, che all'alba del 25 aprile hanno cambiato idea, come tutto il popolo italiano. Se pensiamo alle folle in piazza Venezia, il giorno dopo piazza Venezia era vuota e tutti erano diventati antifascisti. – continua de' Medici – Almirante è rimasto coerente con le sue idee: il suo motto era: 'Non rinnegare, ma non restaurare'. Certo, lui si era reso conto che il fascismo era diventato anacronistico rispetto ai tempi e che essendo molto legato alla figura di Mussolini non sarebbe più potuto essere riproposto. Ma ne ha anche sempre riconosciuto i meriti costruttori. Avendo lui vissuto tutta la sua vita politica accusato di essere un fascista, ha pensato che un giovane, che anagraficamente non aveva avuto alcun rapporto con quel periodo, potesse portare avanti le idee dell'MSI senza essere accusato di fascismo. La decisione fu presa conoscendo Gianfranco Fini in quel momento, poi le cose sono cambiate".
"Io ho ritenuto che la polemica – interviene Grandi – 'fascista, o non fascista' andasse circoscritta alla cronologia storica. Quindi ho proceduto a un analisi esaustiva su tutto ciò che Almirante ha scritto sul 'Tevere' di Telesio Interlandi finché non è diventato giornalista professionista. Leggendo Interlandi, 'La difesa della Razza' non è stato un semplice errore, comunque sempre ammesso da Almirante, stiamo parlando di una cosa grave, Paradossalmente Interlandi ha scritto di peggio. – continua – Così Lino Businco, Giovanni Calendoli e tanti altri hanno collaborato su quella rivista cercando di dare una struttura e una validità scientifiche che il fascismo non aveva. Se non si capisce che cos'è il fascismo... Prima di giudicare e condannare aprioristicamente tutto bisogna leggere e capire. Tante persone hanno messo a repentaglio la propria vita in un momento storico in cui era facilmente prevedibile che non avrebbero avuto sbocchi.
C'è una contraddizione spaventosa tra ciò che effettivamente il fascismo è stato, fenomeno storico e politico, e come vogliono farlo sembrare. Non esiste più e invece lo resuscitano ogni giorno".
L'intervista è poi proseguita con un alternarsi di ricostruzioni storiche, possibilmente, presenti nel libro, testimonianze e molte opinioni degli interlocutori. Tra i presenti il presidente della Versiliana Alfredo Benedetti.
Foto Alfredo Scorza
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Una di queste ultime sere, ore 20, nella bella location degli Orti di Elisa abbiamo festeggiato il compleanno del nostro direttore. Ad essere pignoli il giorno non era proprio quello della festa, essendo nato il 26 di luglio, ma anche per adeguarsi alle misure legate al distanziamento e alle regole di presenza ai tavoli, è stato deciso di anticipare.
Ma che importa, uno ora non può mica dire: tanti auguri Aldo, buon compleanno anche se mancano alcuni giorni. E' il motivo della serata, è il motivo della festa quello che conta.
Io non ho mai molto amato i precisini, quelli che quando arrivi in ritardo di cinque minuti sbuffano, guardano l'orologio, ti accolgono con uno sguardo come per dire: "Ma insomma, sempre in ritardo", quindi a me anticipare, non rispettare le scadenze, come se un compleanno fosse un F24 mi è sempre piaciuto. Aldo quest'anno compie sessant'anni, una data, un numero che dice tanto.
Anche per lui che nonostante neghi è sempre un ragazzo che sogna, che non vuol crescere mai, un Peter Pan della tastiera. Per l'evento sono presenti tutte le componenti affettive che più contano per Aldo, (in verità ne manca una, ma ampiamente giustificata), c'è la mamma, la splendida signora Dory, una ultranovantenne, che sembra uscita dalla lampada magica di Aladino, per come sta. Qualche acciacco e ci mancherebbe altro,ma ancora tanta classe ed eleganza, e anche tanta lucidità.
Ci sono poi i parenti livornesi, quelli che hanno visto Aldo crescere, diventare uomo, poi giornalista, poi scrittore, poi editore, quelli che quando torna e lo fa spesso nella sua Livorno, lo invitano a pranzo o a cena, non dimenticando di aumentare le scorte, perché il direttore a tavola è uno spettacolo.
E poi ci sono i ragazzi e le ragazze delle Gazzette, io, se permettete, li chiamo così, a dispetto della carta d'identità. Sono quelli che collaborano, che corrono, che scrivono, che raccontano, che fotografano, sono l'anima dei giornali on line.
Sono l'orgoglio di Aldo, sono quelli a cui viene data la chance del tesserino e non se la vogliono far scappare. Volti, storie di ognuno diverse: c'è chi studia e scrive, c'è chi lavora e poi scrive il pezzo, c'è chi segue la cronaca, chi lo sport, chi lo spettacolo. Chi fa la guida turistica e poi è altrettanto brava a guidarci attraverso altrettante strade per raccontare le storie di gente comune, che meritano comunque di essere conosciute. Ah mi dimenticavo, non poteva mancare anche Giovanni "l'uomo dei conti", colui che consente ai giornali di andare avanti, il famoso uomo dietro le tende, ma importante come il primo attore.
Arriva l'antipasto, poi una ottima grigliata, con un servizio impeccabile, veloce, come se non si fosse in tanti e al ristorante, ma in pochi e a casa. D'altra parte Samuele e signora sono una garanzia. Arriva il dolce, la candelina, la scritta, si aprono i regali, si apre lo champagne, la festa continua, emozioni e anche un po' di commozione.
Aldo da anfitrione si divide tra tutti i tavoli, una battuta, un abbraccio "socialmente sicuro", è una bella serata, è una data importante. Una volta a sessant'anni, prima che arrivasse una certa signora si andava in pensione, ora chissà. Prima era il meritato riposo. Ora devi pensare a lavorare ancora, ma è lo stesso un bel traguardo.
Dicono i vecchi che a sessant'anni si matura, io ho qualche dubbio, si può e si deve restare ancora un po' pazzi, un po' sognatori, ancora un po' ragazzi e Aldo, nonostante tutto, lo è ancora.
La serata volge al termine, piano piano usciamo, lasciamo il locale, le luci si spengono. Lucca è bella e silenziosa, il cielo è sereno, anzi limpido, la luna brilla, circondata di stelle: Orione. Orsa maggiore, Orsa minore, poi c'è ne è una che brilla ancor di più, in tanti si domandano come si chiama, noi lo sappiamo e sappiamo anche perché è la più bella.
Buon compleanno direttore.


