“Quella della Direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari è una questione annosa: adesso, in barba ai conclamati principi sulla concorrenza, le nuove acquisizioni sono fatte da grandi gruppi economici. Temo che all'apertura delle gare questo fenomeno si ripeterà puntualmente, finendo per stravolgere il volto stesso di un importante settore del turismo nazionale”. Così esordisce l’onorevole Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia).
“Riconoscere ai concessionari un adeguato indennizzo è questione di tempistiche, come dimostrato dalla notizia che, pur in assenza di un decreto che ne calcoli l’ammontare specifico, di recente alcune capitanerie di porto della Toscana hanno sollecitato i comuni costieri a fornire documentazione sulla conformità edilizio–urbanistica delle opere insistenti sulle aree demaniali marittime in concessione, attività propedeutica all'incameramento da parte dello stato delle opere inamovibili esistenti - prosegue il deputato- Sarebbe stato meglio attendere il decreto attuativo prima di iniziare le procedure per l'incameramento, visto che l'obbligo di indire le aste scatterà solo a marzo 2028, ma è indubbio che questo immobilismo normativo nuoce a tutti. La road map che proporrò consta di due passaggi: il primo consiste nel procedere subito alla modifica dell'articolo 49 del codice navale; il secondo nel produrre un decreto attuativo che espanda al massimo la diversificazione fra opere essenziali e non essenziali alla concessione, ribadisca la preminenza di principi e criteri posti a tutela degli attuali gestori, e specifichi le corrette modalità per il calcolo degli indennizzi”.
Concessioni balneari e direttiva Bolkestein, onorevole Zucconi (FdI): “Serve chiarezza e tutela delle aziende”
		Scritto da   Redazione
		  Politica
		  04 Novembre 2025
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