"Salute, welfare e giustizia sociale sono il fulcro di una visione che punta a rafforzare una sanità pubblica e di prossimità, capace di garantire cure adeguate a tutti. Questo significa mappare i bisogni, ridurre la burocrazia, investire in prevenzione, innovazione e telemedicina, affrontando invecchiamento, cronicità, salute mentale e non autosufficienza. Con l’approccio “one health”, che integra salute umana, ambientale e sociale, il benessere si costruisce attraverso case e ospedali di comunità, cure palliative, ricerca, sostegno alle fragilità e percorsi di autodeterminazione per le persone con disabilità. La sanità lucchese è un’eccellenza, ma non basta: l’obiettivo non è un posto in classifica, ma tempi di attesa ridotti e maggiore serenità per i cittadini, soprattutto per i più anziani che vivono spesso solitudine e preoccupazione. L’esperienza da assessora al sociale e alla sanità a Camaiore, anche durante la pandemia, mi ha insegnato il peso delle decisioni e la forza della generosità della nostra comunità.
Altrettanto centrale è la questione abitativa: la casa deve essere un diritto, non un privilegio. Per questo propongo un piano straordinario per incrementare l’offerta di alloggi accessibili, combinando investimenti pubblici, attrazione di privati e leve fiscali. La Toscana, già laboratorio di innovazione in campo urbanistico, deve diffondere un modello che unisca rigenerazione urbana, sostenibilità e inclusione sociale, valorizzando il patrimonio edilizio esistente e rafforzando l’edilizia residenziale pubblica, anche come risposta alla crisi degli affitti. L’obiettivo è trasformare l’emergenza abitativa in opportunità di crescita sociale, economica e ambientale, anche recuperando immobili dismessi da dedicare all'innovazione e al cohousing solidale attraverso un impegno condiviso tra enti pubblici, terzo settore e privato.
Le politiche di genere, inoltre, devono superare interventi episodici per assumere un carattere trasformativo. Occorrono strumenti concreti: un Piano per l’uguaglianza con obiettivi misurabili, la valorizzazione del bilancio di genere come metro di valutazione delle scelte finanziarie degli enti pubblici, clausole sociali negli appalti per favorire imprese che generano parità, formazione sul linguaggio di genere per il personale pubblico. Solo intrecciando cultura, giustizia sociale e strumenti operativi, l’uguaglianza può diventare pratica quotidiana di governo.
La mia candidatura nasce dall’aspirazione a migliorare concretamente la vita delle persone della provincia di Lucca, valorizzando il tessuto imprenditoriale fatto di grandi aziende e piccole realtà. Le prime devono competere ad armi pari sul mercato globale, le seconde non devono incontrare ostacoli ingiustificati: ogni scelta politica deve misurarsi con l’impatto che avrà sul lavoro, ogni decisione deve essere compiuta domandandosi prima: che effetto avrà sul lavoro delle persone che portano avanti imprese, grandi e piccole?
Mi candido a rappresentare tutta la provincia, senza divisioni tra territori di serie A e serie B, con l’impegno a dare voce e risposte a ogni realtà locale".
Chi è Anna Graziani
Nata nel 1970, ha concentrato la sua attività politica sui temi dell’istruzione primaria, la gestione delle strutture sportive locali, la sanità, le politiche sociali e il lavoro.
Nel Comune di Camaiore è stata anzitutto consigliera comunale con delega alle strutture sportive. Da otto anni ha assunto la delega alla sanità in qualità di assessora. A Camaiore si trova l’Ospedale Unico della Versilia, una delle strutture più importanti della provincia di Lucca. Ha inoltre le deleghe al sociale, alla polizia municipale e alla viabilità.
Nel 2022 è stata candidata per la coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale per il Senato della Repubblica per le province di Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Prato.