Si è parlato molto nelle ultime settimane di una possibile alleanza alle prossime elezioni comunali di Viareggio fra una parte del gruppo Del Ghingaro – che, come noto, non potrà ricandidarsi essendo giunto a conclusione del suo secondo mandato – e una parte del centrodestra, rimasta sinora sempre orgogliosamente confinata fra i banchi della minoranza rispetto allo stesso Del Ghingaro.
A far “esplodere” la questione, pochi giorni prima delle elezioni regionali, è stata una intervista rilasciata all’emittente Noi Tv da parte di Walter Ferrari, neo capogruppo della Lega in Consiglio comunale, che ha parlato espressamente di “volontà di non tirarsi indietro dalla responsabilità di appoggiare il sindaco di Viareggio”.
Tante smentite poi di facciata, ma le parole di Ferrari erano (e sono) chiare e incontestabili.
Adesso, tramite i social, arriva un’altra conferma – altrettanto chiara e “pesante”, in quanto proveniente da un fedelissimo di Del Ghingaro – di quanto le acque in maggioranza siano parecchio agitate, al di là appunto delle smentite di rito. Il fedelissimo in questione è Fabrizio Miracolo, presidente della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago.
“Lo dico con amarezza – scrive l’avvocato Miracolo -, ma chiarezza. Siamo arrivati al ridicolo. Si disegnano alleanze e scenari che ripropongono il peggior esempio di politica che abbiamo visto e sentito in consiglio comunale e in giunta, con la complicità – neppure tanto velata – di colleghi assessori e consiglieri che condividono un triste denominatore comune: aver girato le spalle a chi li aveva eletti, inseguendo il proprio tornaconto personale”.
“C’è chi non si è fermato neppure davanti al tradimento di chi lo aveva nominato – aggiunge Miracolo - e dei propri compagni di lista. I soliti inciuci, le solite manovre, gli stessi errori che hanno già fatto male a Viareggio e che continuano a frenare la città. Ma i viareggini non sono ingenui. Sapranno distinguere chi lavora con coerenza e passione per il bene comune da chi cambia bandiera per convenienza. E a questi ultimi arriverà, inevitabilmente, la bocciatura elettorale che meritano”.
Insomma: una parte della maggioranza flirta col Pd (oggi all’opposizione), mentre una parte del centrodestra (all’opposizione di Del Ghingaro invece sin dal 2015) flirta con il sindaco.
Mancano ancora 7 – 8 mesi al voto, ma è una certezza: a Viareggio ne vedremo ancora delle belle.