Fa ridere la Sinistra. Sia quella lucchese sia quella nazionale. Hanno il coraggio di sparare sterco contro chi si aggiudica un incarico, chiamando in causa la nomina politica e si dimenticano che da sempre, sin dai tempi del Pci, facevano altrettanto, colonizzando Rai 3, occupando cattedre in tutte le università, raspando cultura e potere dovunque era possibile spacciandosi per vittime di un sistema fascista o similare. Lasciamo perdere il caso di Beatrice Venezi, ci sarebbe da scrivere a iosa contro i bastardi della cultura a una dimensione che vogliono staccare la testa ad una donna che ha il solo difetto di essere bella, di essere brava e di essere, può capitare, di destra o, comunque, di portare avanti valori decisamente lontani anni luce da quella pseudo cultura woke o lgbtq o anche filo islamista che è tanto cara ai verniciati di rosso. Ciò che ci ha colpito ultimamente sono gli attacchi di cui è stato bersaglio l'amministratore unico del teatro del Giglio Giorgio Lazzarini che sicuramente non è di sinistra, che certamente gode delle simpatie dell'attuale amministrazione comunale, ma che non per questo deve essere martellato ogni volta che accade qualcosa. Lo abbiamo notato già in diverse occasioni e, adesso, anche a seguito dell'ultima minaccia del sindacato e dei dipendenti del teatro Giglio i quali si sono svegliati giustamente proprio il giorno prima della inaugurazione dei Comics, con il rischio concreto di mandare l'evento a quel paese. Alla fine è dovuto intervenire il sindaco per placare gli animi e promettere non si sa bene cosa.
Il centrosinistra se l'è presa con Lazzarini, reo, a nostro avviso, per i post-comunisti, di non aver seguito politicamente le orme paterne del centrosinistra. A noi, che siamo ignoranti, non ci pare che stia lavorando male, impegnandosi spesso per migliorare qualità e quantità del servizio offerto agli appassionati. Per questo motivo, difetti o non difetti, gli manifestiamo la nostra solidarietà, in primis perché a Sinistra non solo sono spocchiosi, ma pensando di detenere la verità e il monopolio della Kultura - sì, ma con la K come si scriveva tanti anni fa - sono anche prepotenti e accecati dall'odio. Inutile cercare di parlare con loro, sono accecati dall'odio dimenticando che sono loro i primi a colonizzare tutto quello che c'è da prendere.



