I carabinieri hanno tratto in arresto a Porcari, al termine di lunghe ed accurate indagini, Leonardo Pistoia, 25 anni. Da anni impegnato nella lotta allo spaccio di stupefacenti a Torre del Lago e Viareggio. Pistoia aveva presentato denuncia alcuni giorni fa in merito ad una presunta aggressione subita da due immigrati uno dei quali lo avrebbe anche sfregiato in volto con un coltello. Nell'ambito dell'inchiesta sarebbe emerso che l'arrestato avrebbe sequestrato e causato lesioni ad un ragazzo di sua conoscenza.
Secondo una prima, sommaria ricostruzione dell'episodio, lunedì pomeriggio, 18 agosto, a Porcari, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Lucca traevano in arresto un 20enne, cittadino italiano, disoccupato, residente a Viareggio, incensurato, in quanto ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Alle 13.30 del 18 agosto, infatti, i carabinieri della sezione radiomobile di Lucca intervenivano a Porcari presso l’abitazione di un 33enne, in quanto i familiari di quest’ultimo avevano segnalato tramite il numero d’emergenza 112, che si trovava in una situazione di pericolo. Giunti sul posto, due equipaggi dei militari dell’Arma suonavano ripetutamente il citofono e bussavano insistentemente alla porta di casa, senza avere alcuna risposta. Dopo avere avuto conferma da alcuni vicini di casa che i due giovani erano all’interno dell’abitazione, i carabinieri toglievano la corrente alla casa, con l’intento di fare uscire gli occupanti.
Dopo alcuni minuti usciva di casa il 33enne, che alla vista dei militari dell’Arma chiedeva aiuto. Quest’ultimo, nell’immediatezza, riferiva che il giovane amico con il quale aveva una relazione lo aveva segregato in casa e lo aveva minacciato ripetutamente di morte qualora avesse tentato la fuga.
Successivamente, negli uffici del Cortile degli Svizzeri, il 33enne denunciava che dallo scorso mese di febbraio era vittima di maltrattamenti da parte del 20enne che lo aveva sottoposto a continue violenze psicologiche, minacce, danneggiamenti dell’auto e percosse, che si concludevano con l’ennesima aggressione fisica, nel corso della quale la presunta vittima veniva minacciata con un coltello al collo, percossa con un manganello e poi segregata in casa, situazione dalla quale riusciva ad uscire solo grazie all’intervento dei carabinieri. Nel corso delle perquisizioni eseguite, i militari dell’Arma rinvenivano diversi coltelli e un manganello.
Considerata la gravità dei fatti i carabinieri, dopo avere informato il pubblico ministero di turno, procedevano all’arresto del giovane che veniva accompagnato presso la casa circondariale di Lucca e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.