Giovanni Minniti, atto secondo.
L'ex assessore al sociale del Comune di Lucca in quota Lega - silurato pochi mesi fa dal suo stesso partito -, prima ha cambiato casacca passando a Forza Italia, dopo di che ha iniziato a togliersi delle... pietre dalla scarpe.
Prima l'attacco al consigliere regionale uscente Massimiliano Baldini, quando ha annunciato che non si ricandiderà in Regione in contrasto con la linea Vannacci.
Oggi gli strali di Minniti sono rivolti a Salvadore Bartolomei, l'uomo all'interno della Lega che di Minniti ha preso il posto in Comune.
E che adesso si candida alle regionali.
Ecco il testo della lettera aperta che Minniti rivolge a Bartolomei.
"Caro Salvadore Bartolomei dopo aver inviato una lettera aperta al tuo sodale ed ex datore di lavoro in Regione Massimiliano Baldini, prendo carta e penna e scrivo anche a te dopo aver letto il titolo di apertura del comunicato stampa che annuncia la tua discesa in campo alle elezioni regionali alla testa delle invincibili armate leghiste di Alberto da Giussano.
Per la verità quel titolo non è veritiero perché leggendo il resto mi sono reso conto che la tua non è affatto una discesa in campo ma semmai una renitenza alla leva o peggio ancora una resa anticipata senza combattere tipo per intenderci come quella dell’8 settembre con tanto di fuga a Brindisi del Re e di Badoglio a bordo della corvetta Baionetta.
E sai bene, caro Salvadore che certi atteggiamenti non sono graditi al tuo nuovo capo che, ti ricordo, è un generale di Corpo d’Armata con incarichi speciali, master vari in Scuole di Guerra che non ci penserà un solo istante a degradarti e a sganciare contro di te un paio di tiri di artiglieria pesante se alle regionali porterai solo i voti di parenti e amici stretti.
Caro Salvadore nel tuo comunicato stampa hai detto in sostanza: il partito mi ha chiamato alle armi (nel senso che ha voluto la mia candidatura essendo assessore), io mi sono presentato al distretto militare (mi sono candidato) ma sappiate che non intendo combattere (la mia è una candidatura di servizio) perché non hai l’ambizione di andare in Consiglio Regionale.
Ma ti rendi conto del pasticcio che hai fatto? I cittadini non ti daranno mai il voto se sanno che è un voto sprecato per uno che non ha né voglia né possibilità di essere eletto in Ragione.
Il tuo capo i galloni di generale se li è meritati con lo studio, con le missioni di pace all’estero, con gli alti comandi ma la tua carriera militare, pardon, politica è costellata di fallimenti che non penso faranno piacere a un generale della Folgore: non eri candidato alle amministrative di Lucca per cui non hai portato nemmeno un voto alla coalizione di centro destra; alle comunali di Capannori del 2019 sei stato sonoramente battuto da Luca Menesini; in consiglio regionale ci sei andato nella preistoria solo perché inserito nel listino bloccato grazie ai buoni uffici del compianto Senatore Altero Matteoli. Da consigliere regionale non hai lasciato traccia e sono ancora in molti a criticarti per non aver combinato nulla di buono.
Nessuno sa quale professione fai ma devo ammettere onestamente che sei stato davvero un fuoriclasse nell’accumulare incarichi di nomina politica nonostante i ripetuti insuccessi sul campo di battaglia o alle elezioni che è la stessa cosa.
Per questo mi ricordi tanto il maresciallo Badoglio che nonostante fosse un pessimo militare, responsabile della disfatta di Caporetto e colpevole di aver lasciato senza ordini l’Esercito dopo l’8 settembre ebbe sempre incarichi di prestigio anche al di fuori delle Forze Armate.
Caro Salvadore ti esorto: non mettere le mani avanti, non cercare di precostituirti scuse a cui nessuno crede e cerca di fare campagna elettorale credendoci davvero.
Te lo dico per il tuo bene: metti a tacere le voci che dicono che fai l’assessore per grazia ricevuta e cerca il consenso che è l’unica cosa che legittima gli incarichi politici istituzionali.
Un caro e affettuoso saluto".