Anno XI 
Lunedì 20 Ottobre 2025

Scritto da carmelo burgio
Politica
08 Agosto 2025

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Un tempo, studiando Diritto e Procedura Penale, avevo appreso – fra l’altro –che la responsabilità penale è personale, che certi reati richiedono l’intenzione o dolo e per altri basta la colpa, e che l’ambito di applicazione della legge italiana è il territorio nazionale. Quest’ultimo concetto prevede correttivi, come per i reati di cui sono autori appartenenti a contingenti militari all’estero.
Oggi decisamente, credo che siamo di fronte a rivoluzione culturale che invita a farsi tour operator, e spedire tanta gente “a quel paese”, o a darsi alla produzione di formaggio, “mettendo tutto in caciara”. Inutile stare a discutere, e mi spiego.
L’Italia è schierata per la difesa degli animali in via d’estinzione, come balena e rinoceronte nero. Beh, nessuno si è permesso di denunciare i passati governi per non essere concretamente intervenuti per far cessare la pesca o la caccia di questi e altri animali. E non perché questi son “solo” animali, aspetto che peraltro poco rileva a certe latitudini parlamentari se c’è da difendere l’orso sloveno immesso in Trentino e causa di un bel calo di presenze turistiche. Perché se democraticamente si può decidere di diffondere l’orso, democraticamente il turista può cambiare destinazione. Al proposito un orso italico qualche anno fa, più di tre, ha varcato il confine svizzero, aveva dato fastidio a allevamenti sui due lati del confine, e i connazionali di Elly l’hanno fatto fuori. Beh, nessuno ha incriminato Conte o Draghi – non ricordo chi fosse al governo – per non aver difeso l’Yoghi nostrano, e non aver dichiarato guerra alla Svizzera.  
L’Italia ha una ferrea legislazione contro l’inquinamento, e firma tutte le convenzioni del mondo in materia. Cina, India e qualcun altro se ne strafottono. Nessun passato governo è finito sotto processo per non aver “spezzato le reni” a uno di questi colossi.
Non mi risulta neppure che nessun passato governo sia stato indagato – magari col troy horse dell’atto dovuto – per non aver invaso Tunisia, Libia, Turchia, per mettere fine alla tratta di esseri umani mimetizzata per migrazione spontanea.
Ora, mi pare di aver capito, che neppure Trump riesca a far smettere Putin, o Biby Netanhyau. Ma Francesca Albanese, che probabilmente è alla ricerca di candidatura – e non v’è nulla di male – invita a denunciare l’attuale italico esecutivo perché non riesce a fermare Israele dal tartassare Gaza. Onestamente non riesco a comprendere come l’Italia potrebbe mettere pace. Riconoscendo la Palestina? Beh, immaginate quanto possa interessare a Biby. Aggredendo militarmente Israele? Non credo si debba essere così privi di senso pratico. Condannandolo come ha fatto l’ONU? Mi pare che Israele non si sia scomposto più di tanto.
Insomma, il nostro attuale governo dovrebbe andare a processo, perché non ha risolto il problema di Gaza. Che poi è solo l’ultimo atto di una vicenda che dura da circa 80 anni, e che nessun governo della Repubblica ha risolto. Senza peraltro ricevere denuncia alcuna.
Di tutti i nostri governi è l’unico a dover essere inquisito, ma a quell’esecutivo che dalla sera alla mattina prelevò forzosamente soldi dai nostri conti correnti bancari, nessuno ha mai contestato nulla.
Non sono stupefatto da come gli azzeccagarbugli legati ad una parte politica riescano a riconfigurare gli avvenimenti del mondo e il diritto. Pertanto se devo esprimere la mia opinione, la sintetizzo in due semplici concetti.
Credo che nessuno si affiderebbe – ove sostenuto da logica – a Bonelli-Fratoianni-Elly-Giuseppì. OK, qualcuno potrebbe adoperare lo stesso concetto per l’altra compagine, ma il guaio è che quest’ultima ha per alternativa i “Fabolous Four” specializzati in occupazioni, martellatrici e accoglienza indiscriminata che sembra stia sullo stomaco all’italico spettatore votante e no. E poiché l’attuale compagine ci prova a combatterla, raccoglie consensi.
Inutile continuare a giocare di fioretto, se l’avversario manovra lo spadone a due mani. Per cui, meglio cominciare a dire a chiare lettere, che Moro e la sua scorta sono stati uccisi dai comunisti delle BR. I comunisti di Pol Pot hanno massacrato la popolazione laotiana. I comunisti coreani del sud hanno invaso la Corea del Sud. I comunisti brigatisti rossi hanno sì ucciso il sindacalista comunista Guido Rossa, ma anche un botto di persone che comuniste non erano. Compreso il fratello di Patrizio Peci, brigatista “pentito”, che davvero “non c’azzeccava nulla”. Quindi tanto vale dire che chi è passato da certi lidi, quel virus l’abbia contratto, e non esista modo di liberarsene. Manco se espulso.
Obbiettate che “il comunismo non esiste più e quindi manco i comunisti”? Non è vero, ci sono Cuba e Maduro.
E poi, perché dovrebbero esserci i fascisti se pure il fascismo è finito? Qui, al contrario, non trovo gli equivalenti di Cuba e Maduro, a parte qualche regime islamico. A meno che non si voglia citare l’Italia, nel qual caso credo si dovrebbe far ricorso a un bel TSO.       

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