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Lucca Plus e Lucca Crea una collaborazione che ha dato ottimi risultati in occasione di Lucca Comics & Games e che proseguirà negli anni
Ben 22 le aree di parcheggio gestite in coordinamento con importanti promozioni per i residenti del Comune di Lucca

La Scuola di Arti Plastiche di Colmar ospitata a Lucca Comics & Games
Un nuovo capitolo nel gemellaggio tra Lucca e Colmar. L'associazione Twinning Lucca, grazie all'aiuto del Comune di Lucca, ha avuto il piacere di ospitare una classe dell'École d'Arts Plastiques di Colmar, storica scuola d'arte della città gemella francese

Luccasenzabarriere ODV: "Lucca Comics & Games, un'edizione inclusiva e riuscita"
"Lucca Comics & Games 2025: è stato un enorme successo. Siamo felici e orgogliosi di come la manifestazione abbia risposto sul tema dell'accessibilità - commenta il presidente di…

I ragazzi di Sant’Anna hanno portato in piazza Pum Guerra durante il Lucca Comics
Tener testa ai propri avversari non è facile, ed i ragazzi della Parrocchia di Sant’Anna ne hanno avuta la conferma. Sabato 1^ novembre al Lucca Comics & Games…

Lucca Comics, contest fotografico Supereroi per l'ambiente: premiati i vincitori
Roberto Cugini, Leonardo Fratello, Gabriele Annovi ed Emy Sabbatini, hanno conquistato la giuria con i loro scatti impegnati nella pulizia della città

Lucca Comics & Games 2025, partito lo smontaggio massimo impegno per liberare al più presto le piazze e le vie
Si è appena conclusa l'emozionante edizione "French Kiss" del festival Lucca Comics & Games, che già la macchina organizzativa e logistica è al lavoro allo smontaggio delle…

Resta a Lucca il diorama che riproduce la città realizzato con 78 mila mattoncini
Ci ha messo 400 ore di lavoro, Riccardo Zangelmi, unico LEGO® Certified Professional italiano, a realizzare il grande diorama LEGO® dedicato alla città di Lucca, in occasione…

Cibo, fumetti e Lucca Comics, in una sola parola Foodmetti grazie allo chef d'eccezione Cristiano Tomei
Il one man chef ed anima dello “stand” è sempre lui, Cristiano Tomei (stella Michelin 2014), viareggino di origine controllata, garantita e protetta che, dal 2021, porta nella grande kermesse lucchese la sua idea di cucina verace e sincera

Lucca Comics & Games porta l'autoritratto del sesei Hara agli Uffizi
Per la prima volta nella storia, un mangaka entra nell'esposizione della Galleria degli Uffizi. Il Sensei Tetsuo Hara, insignito del Premio Yellow Kid Maestro del Fumetto…

All'Auditorium di San Romano presentato il primo Playground di Tomodachi Press
Questa mattina all'Auditorium di San Romano è stato presentato il primo Playground di Tomodachi Press, una casa editrice totalmente indipendente nata dall'iniziativa di Dario Moccia, Davide Masella e Luca Molinaro

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Un gran sorriso ed una vivace cortesia, solo così è possibile descrivere il primo firmacopie di Cassandra Clare al Lucca Comics & Games edizione 2025. L’autrice della saga urban fantasy “Shadowhunters”, bestseller in tutto il mondo, diventata prima un film e poi una serie televisiva, era già stata in Italia, ma mai a Lucca, ed anche se è la prima volta che mette piede nella nostra storica città, Cassandra Clare si è subito dimostrata cordiale e disponibile. Il firmacopie si è tenuto nell’ex caffetteria di Palazzo Ducale, che anche quest’anno accoglie il PalaDediche.
Questo luogo, diventato ormai di culto per gli appassionati del fumetto, del fantasy e della musica, ha offerto l’opportunità di incontrare la scrittrice statunitense per una dedica speciale che si è svolta dalle 16.00 alle 18.00 nella giornata di giovedì 30 ottobre. Per accedere al firmacopie i fan hanno dovuto acquistare un braccialetto per l’ingresso che gli è stato consegnato a partire dalla mattina del giorno stesso, fino all’esaurimento dei posti, presso lo Stand Mondadori in Piazza San Martino. Per poter avere la possibilità di incontrare la scrittrice, è stato necessario comprare uno tra i suoi nuovi libri, tra cui “I Segreti di Blackthorne Hall”, “Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del mondo dei Nascosti” e “Come i cuori degli angeli”. Il braccialetto ha garantito così l’accesso all’area firmacopie per i numerosi appassionati dell’urban fantasy che, dopo aver atteso in coda di fronte all’ingresso, sono riusciti finalmente ad avere un autografo ed a scattare una foto con la scrittrice.
Al contempo, nel PalaDediche, erano presenti altri due grandi autori, vale a dire l’autrice Holly Black, assieme alla quale Cassandra Clare ha scritto anche la saga fantasy “Magisterium”, ed il fumettista Peter Kuper. Al momento dell’apertura delle porte, la priorità è stata data a persone con disabilità, che hanno avuto così la possibilità di entrare per prime, e che sono state accolte calorosamente dalla protagonista dell’evento. Ma cos’è che contraddistingue quest’autrice che riscontra così tanto successo tra i giovani?
Clare è molto apprezzata per la sua capacità di costruire ambientazioni e mondi fantasy complessi e dettagliati, ricchi di una vasta gamma di personaggi complessi e piacevolmente sviluppati. Inoltre, la scrittrice è spesso lodata per la sua capacità di coinvolgere il lettore sin da subito, catturandolo in una lettura scorrevole ed intrigante. La presenza di Cassandra Clare al Lucca Comics & Games non termina oggi. Sarà infatti al fianco della casa editrice Mondadori Libri per altri firmacopie, il 31 ottobre dalle 14.00 alle 16.00 ed il 1° novembre dalle 15.00 alle 17.00, sempre nell’ex caffetteria di Palazzo Ducale e sarà, come è successo oggi, affiancata dalla sua traduttrice.
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A quattro anni dalla sua ultima visita, approda di nuovo a Lucca Comics & Games una delle voci più particolari e distintive del panorama musicale italiano: Caparezza, al secolo Michele Salvemini, ha scelto la nostra città per celebrare il suo esordio da sceneggiatore di fumetti, con cui ha coronato il sogno che cova sin da bambino.
Orbit Orbit è il nome del fumetto e del disco musicale che ne accompagna la storia e le atmosfere, entrambi in uscita oggi; ma, prima degli eventi di venerdì 31 ottobre e sabato 1° novembre e dei molti firmacopie che lo vedranno protagonista, alla vigilia di questo lancio straordinario l’artista ha incontrato la stampa presente a Lucca Comics & Games per parlare del disco (BMG) e del fumetto (Bonelli), del percorso che ad essi ha portato e di quello che da essi partirà.
“A livello iconico, le due ‘o’ del titolo rappresentano un cerchio che si chiude; un cerchio cominciato quattro anni fa, proprio qui a Lucca- ha spiegato Salvemini- Quando venni a Lucca, stavo vivendo un periodo orrendo a causa dei miei problemi di udito, l’acufene a cui si era aggiunta l’ipoacusia; ma nel mondo del fumetto, attraverso la collaborazione con l’illustratore Simone Bianchi sulla variant cover del mio disco Exuvia, ho ritrovato il sorriso. Il fumetto è stato il mio primo amore, tanto che da bambino a chi mi chiedeva cosa volessi fare da grande rispondevo il fumettista; e poi, nel mondo del fumetto ancora non c’è il business che aleggia nella musica: al fumetto si lavora con amore, e io anche nella musica lavoro mosso dalla passione”.
Un doppio cerchio, a simboleggiare le orbite dei due linguaggi creativi intrecciati: il fumetto, coronamento di un sogno giovanile mai abbandonato, e la musica, con il nono album in studio di un’artista così amato dalle masse e allo stesso tempo libero nella sua espressione artistica. “Avevo difficoltà a incanalare le mie energie creative nella musica; allora, prima mi sono messo a lavorare al fumetto, e da quello è nato un disco che va a braccetto con le tavole- ha dichiarato- Orbit Orbit è una riflessione sulla libertà, e chiude la trilogia di album iniziata nel 2018 con Prisoner 709. Lì parlavo di prigionia; in Exuvia parlavo di fuga, di uscire da un ruolo per entrare in un altro; in Orbit Orbit, cambio pelle e divento un cosmonauta in cerca della libertà dalle mie stesse idee, che mi reclamano e mi chiedono corpo”.
Non scontata la storia del fumetto, con due trame che si intrecciano e influenzano reciprocamente, l’una sul piano reale e l’altra su quello fantascientifico: “Sul piano reale, ci sono io che mi trovo nel backstage di un concerto estivo, ma non capisco chi sono: tutti parlano di me come se fossi un cantante popolare, ma io non ne sono cosciente. Allora, mi chiudo nella mia roulotte, ho un malore e svengo: da qui comincia la mia avventura astrale, con l’airstream che sale verso l’alto e io che nello spazio divento un cosmonauta. Al mio fianco ci sono tre personaggi che rappresentano tre lati del mio carattere, che man mano perdo prima di riappacificarmi con ogni aspetto di me: Darktar è la mia parte negativa, Idea quella positiva, e poi c’è Magmarana, un personaggio enigmatico che in forma anfibia parla solo per anagrammi, mentre in forma umanoide rappresenta la mia vecchia pelle, come l’ascoltatore si aspetta che io sia”, ha dichiarato.
Anche il disco ha un suo percorso quasi “filosofico”: “Ogni canzone è l’ampliamento del discorso affrontato in uno dei capitoli del libro, e ciascuna ha una matrice elettronica, ispirata all’immaginario sonoro che mi affascinava quando da piccolo leggevo fumetti. L’album comincia con Fluttuo, Orbito, che è una canzone minimalista totalmente elettronica, e man mano si aggiungono strumenti fino a concludere con Perlificat, pezzo suonato da un’orchestra di 74 elementi- ha spiegato il cantautore- In questo periodo un po’ cinico spesso ci raccontiamo la menzogna di non avere bisogno di nessuno: volevo dare peso all’umanità, concludere il disco con una grande dimostrazione di quanto gli esseri umani tutti insieme siano capaci di fare cose belle, e non solo crudeli. Anche il fumetto è corale, ed è stato reso possibile grazie a nove fumettisti: Sergio Gerasi ha disegnato l’ambiente del backstage, La Came il ricordo di uno dei personaggi, Yi Yang si è occupata del metafumetto, Riccardo Torti della parte di fantascienza con un capitolo di Renato Riccio, Marco Nizzoli ha disegnato la parte del sogno, e infine Nicola Mari quella finale. In questo modo, il passaggio da una mano all’altra non è traumatico: ringrazio Bonelli, che ha una scuderia di bravissimi disegnatori e grazie a cui abbiamo creato il team perfetto”.
“Vittorio Giardino disse che il tempo si vendica delle opere che non lo coinvolgono: io mi prendo tutto il tempo necessario perché ciò che faccio abbia un senso. Ogni mio disco è l’ultimo, e ogni disco successivo è il primo. Me ne infischio di tutte le logiche, io seguo solo una regola: faccio le cose con onestà e passione, e se va male va bene lo stesso. Nella vita ho avuto fallimenti, ma li ho sempre presi come grandi opportunità d’insegnamento: la vita è fatta anche di fallimenti di cui non bisogna avere paura; ognuno di noi ha momenti negativi, momenti felici e momenti neutri, e noi dobbiamo confrontarci con la vita, non con un singolo momento. Si vive per migliorarsi, ogni occasione è buona per fare un passo in avanti- ha concluso Caparezza- Ogni disco che faccio per me è il mio migliore, altrimenti non l’avrei fatto: non c’è bello o brutto, ma ci sono dischi che hanno senso e dischi che non ce l’hanno, e se ce l’hanno sono belli”.
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