Economia e lavoro
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“I mercati del sabato si svolgono regolarmente nelle province di Lucca, Pisa e Massa Carrara. Diamo atto a tutti i sindaci dei Comuni interessati di aver interpretato il nuovo Dpcm secondo buon senso e accogliendo le nostre precisazioni. Nell’interesse esclusivo degli operatori”.
E’ il responsabile Anva Toscana Nord Claudio Del Sarto a tranquillizzare finalmente la categoria sul regolare svolgimento dei mercati il sabato, alla luce di una interpretazione del decreto del governo che poteva uniformare proprio i mercati ai centri commerciali chiusi nel fine settimana. “Qualcuno aveva dato già per fatta la cancellazione dei mercati del sabato – dice ancora Del Sarto -, altri invece senza muovere un dito attaccavano le associazioni come la nostra che a livello nazionale e regionale cercavano di fare chiarezza. Le parole del presidente Giani e dell’assessore regionale Marras che su nostra sollecitazione aveva escluso chiaramente ipotesi di annullamento dei mercati del sabato, hanno poi tranquillizzato definitivamente tutta la categoria”. Del Sarto entra nel dettaglio dell’interpretazione del Dpcm.
“Diamo atto ai Comuni, ai quali rivolgiamo nuovamente il nostro ringraziamento per la disponibilità dimostrata nell’accogliere le nostre tesi, la corretta interpretazione del decreto. In particolare per la norma riguardante i mercati che attiene esclusivamente alle attività svolte in quelli al chiuso o “coperti”, rimanendo salva dunque l’apertura, nelle giornate prefestive e festive, degli esercizi anche del settore non alimentare (oltre che ovviamente del settore alimentare) nei mercati all’aperto. È questa, tra l’altro, l’interpretazione data alla norma da numerosi Comuni su tutto il territorio nazionale. Per questo – spiega il responsabile Anva Toscana Nord – mercati regolari a Lucca, Pisa, Viareggio (Marco Polo), Tonfano, Aulla, Pontremoli, Volterra, Fornacette, Santa Croce e Ponte a Egola”.
La conclusione. “Mai come in questi momenti gli operatori hanno bisogno di associazioni credibili e rappresentative a livello nazionale per avere contatti immediati con le istituzioni. Gli ambulanti, lo ricordiamo, sono una categoria che in certi casi come i fieristi, non è mai uscita dal primo lockdown. Occorre quindi tutela concreta da parte nostra. Le parole le lasciamo agli altri”.
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“Abbiamo aperto un tavolo con l’amministrazione comunale, e in particolare con l’assessore Chiara Martini, per trovare le forme di sostegno a quelle attività soprattutto ambulanti che sono state dimenticate dal Decreto Ristori. Ma che di fatto continuano a non lavorare”. Questo il commento del responsabile area lucchese di Confesercenti Toscana Nord Daniele Benvenuti, al termine di un confronto avuto con il nuovo assessore al commercio del Comune di Lucca.
“Dopo il Dpcm di ottobre in cui venivano sospese le fiere – spiega – il Suap ci ha comunicato che a Lucca sarebbero stati consentiti solo gli eventi mercatali con cadenze settimanali (i mercati). Per questo abbiamo dovuto annullare nostri eventi come Arti e Mestieri e la Fiera di San Concordio. Era evidente che anche il mercato dell’antiquariato rientrasse in queste manifestazioni. Per questo abbiamo subito concordato una serie di “ristori” locali in special modo per questi ultimi operatori. Continuando parallelamente a muoverci con il presidente nazionale dell’Anva a livello governativo per inserire i codici Ateco dei fieristi (quelli in particolare del settore alimentare) tra quelli interessati ai ristori”.
Aggiunge Benvenuti: “Innanzitutto abbiamo riformulato all’amministrazione la nostra richiesta di prorogare la gratuità del suolo pubblico almeno per i primi sei mesi del 2021. Poi nello specifico del mercato dell’antiquariato, abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di considerare solo rimandata e non annullata l’edizione di novembre. Da recuperare quindi appena sarà possibile con un doppio appuntamento mensile; in quella occasione sarebbe opportuno che fosse garantito l’accesso gratuito ai mezzi degli espositori”.
E a proposito di mezzi, Comune e Confesercenti Toscana Nord si stanno muovendo a livello regionale per prorogare ancora il divieto di accesso ai furgoni Euro 0 all’interno del centro storico.
“L’anno scorso ottenemmo lo slittamento del divieto – conclude Daniele Benvenuti – fino al prossimo 31 dicembre unendolo ad una serie di incentivi regionali per l’acquisto di nuovi mezzi. Evidentemente questo 2020 non ha certo permesso agli operatori di poter mettere testa alla questione visto che molti di loro in pratica non hanno mai lavorato. Chiederemo alla Regione di permettere al Comune una nuova proroga vista l’emergenza covid e magari prevedere finanziamenti a fondo perduto, e non solo incentivi, per l’acquisto di nuovi mezzi”.
Dall’assessore massima disponibilità alla collaborazione con l’annuncio anche della creazione di un tavolo di confronto aperto non solo alle associazioni di categoria ma anche alle forze di opposizione in consiglio comunale per calibrare gli interventi della nuova manovra di sostegno che il Comune metterà in campo per il 2021.