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Sì agli assi viari, no a chiusure indiscriminate ai mezzi pesanti sulla circonvallazione.
La posizione della Cna di Lucca riparte da una certezza: la convinzione che l’unica, vera soluzione concreta per migliorare la situazione del traffico su Lucca, almeno dal punto di vista della circolazione stradale, sia rappresentata dagli assi viari.
“Come Cna rappresentiamo le imprese dei servizi, delle costruzioni e del manifatturiero – spiega Daniele Michelini, vice presidente Cna di Lucca - che sono degli operatori economici che rilevano le difficoltà giornaliere degli scambi delle merci, delle forniture dei servizi e del trasporto delle persone. Rappresentiamo anche le imprese dell’autotrasporto, di taxi e di NCC che sono diretti testimoni delle difficoltà di operare sulle strade del Comune di Lucca”.
Alla viabilità e alle sue problematiche sono legati molti aspetti del presente e del futuro del nostro territorio.
“Ad oggi esistono una serie di problemi che sono sotto gli occhi di tutti – conferma Michelini - in primis il traffico pesante opprimente registrato ogni giorni sui viali della circonvallazione cittadina e della Piana, ma anche i collegamenti scomodi sia su gomma che su rotaia con Firenze e altre importanti città toscane. Per noi è indispensabile attuare sia l’asse Nord-Sud, sia l’asse Ovest-Est, perché continuiamo a ritenere che l’attuale sistema viario non sia sufficiente né adeguato allo sviluppo del territorio e delle aziende. E’ ormai verificato che la competitività di un sistema di imprese viene agevolato da una veloce mobilità delle merci e delle persone. E la piana di Lucca si caratterizza per un tessuto importante manifatturiero che necessita di rapidi collegamenti tra le imprese e i clienti”.
Per la Cna il momento che le istituzioni locali passino una volta per tutte ai fatti concreti.
“Degli assi viari si sente parlare da una vita – ribadisce Michelini - la loro realizzazione allontanerebbe i flussi veicolari, soprattutto pesanti, dall’area urbana e dal centro storico di Lucca, diminuendo i tempi di percorrenza dei veicoli sia leggeri che pesanti. La realizzazione degli assi viari porterebbe a una maggiore sicurezza stradale per la tutela dei cittadini, essendo strade più sicure e con una maggiore manutenzione, riducendo il numero degli incidenti stradali, visto che attualmente 73 incidenti su cento avvengono nei centri abitati e 22 nelle strade extra-urbane, con una maggiore frequenza in prossimità del centro storico di Lucca”.
Un’infrastruttura che, secondo Cna, porterebbe ad una diminuzione degli ingorghi con conseguente riduzione dello smog e abbattimento delle polveri sottili.
“Dobbiamo ricordare – continua il vice presidente Cna - che anche quest’anno abbiamo dei valori oltre la media, considerando che a Lucca dall’inizio dell’anno sono stati rilevati 52 sforamenti di cui quattro solo nell’ultima settimana”.
Ma l’associazione considera anche estremamente negativa l’ipotesi di vietare senza valide alternative l’accesso alla circonvallazione di Lucca dei mezzi pesanti.
“Lo spostamento – spiega Michelini - aggraverebbe la situazione su strade secondarie non adeguate e con scarsa manutenzione, aumentando le smog e diminuendo la sicurezza stradale. C’è anche una sentenza del TAR Veneto, che afferma che il Comune che vieta il transito ai mezzi pesanti deve valutare attentamente le ricadute sull'intero tessuto viario della zona e non può farlo senza avere avviato un adeguato confronto con la Provincia ed i Comuni confinanti. Oltre al fatto che le scelte del tracciato devono trovare il massimo consenso dei cittadini favorendo un’ampia partecipazione, senza che questo processo di condivisione porti all’immobilismo sulle scelte strategiche per il futuro e lo sviluppo del territorio”.
“A tutto ciò si somma la nostra considerazione positiva sull’intenzione della Regione di implementare con i fondi dal Ministero della transizione ecologica l'attività dello scalo merci ferroviario del Frizzone – precisa Michelini - che dovrebbe diventare un importante hub intermodale, con l’aumento del traffico merci su rotaia e la conseguente diminuzione del trasporto su gomma, in modo da consentire anche una diminuzione delle emissioni di pm10”.
“In definitiva – conclude Michelini - il nuovo sistema viario porterebbe migliorie notevoli non solo ai collegamenti fra la città, la Piana e la Valle del Serchio, ma consentirebbe anche una migliore gestione della viabilità cittadina in occasione di grandi eventi che stanno sempre più caratterizzando la città di Lucca, oltre accrescere la competitività dell’imprese e la sostenibilità ambientale”.
Lucca, 6 dicembre 2022
Ufficio Stampa CNA
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Conflavoro PMI Lucca, con il direttore Enzo Capobianco, ha partecipato oggi (6 dicembre) al consiglio comunale aperto sul tema degli assi viari. “Siamo d’accordo sul progetto e auspichiamo il superamento delle forti divergenze di idee ormai storiche. Comprendiamo i punti di vista di tutti e riteniamo saranno necessarie migliorie al progetto – ha affermato Capobianco in un passaggio del suo intervento – tanto sotto il profilo ambientale quanto sotto quello di una maggiore fruibilità del futuro sistema stradale. Ma si tratta di un progetto, in definitiva, da mettere in atto. Troppi anni sono stati persi. È quindi necessario uscire in fretta dall’immobilismo”.
“Conflavoro PMI è portatrice degli interessi del mondo imprenditoriale, di quel vasto e variegato tessuto che sono le piccole e medie imprese, spesso componenti la filiera di aziende produttrici di più grandi dimensioni. A nostro avviso – spiega il direttore di Conflavoro PMI Lucca, nonché segretario generale dell’associazione nazionale – l’impatto di un sistema tangenziale ben più adatto del reticolo attuale sarebbe di beneficio a tutto il mondo economico senza distinzioni: o costruiamo arterie adeguate alle esigenze dei carichi e, beninteso, dei cittadini comuni, oppure il rischio concreto è che si arrivi allo spopolamento industriale di determinate zone della Lucchesia”.
“Viceversa, un sistema tangenziale compiuto e fruibile in tempi non biblici contribuirebbe a creare una nuova linfa vitale per le imprese e il territorio tutto, con conseguenze attrattive anche sotto il punto di vista degli investimenti e quindi dell’occupazione. Lucca – conclude Enzo Capobianco – ha bisogno di un approccio differente, di una visione da città economicamente importante quale è, e ciò passa anche dalla creazione di un sistema tangenziale adeguato alle nuove – che poi così nuove non sono – esigenze legate alla mobilità.”