Il Comune di Altopascio acquista il lago di Sibolla insieme ad altri terreni circostanti: la Riserva naturale diventa così interamente patrimonio pubblico. L'amministrazione D'Ambrosio prosegue il percorso di acquisizione delle aree private attinenti o appartenenti all'area della riserva, un'operazione che comprende anche l'acquisto del lago stesso. Un passaggio fondamentale che porta l'intera area sotto la proprietà comunale, rafforzandone la tutela e la valorizzazione. I nuovi terreni interessano un'area di 54.730 metri quadrati, per una spesa totale di 40.500 euro. L'acquisizione rientra nel progetto "Sibolla di tutti" e ha l'obiettivo di ripristinare e valorizzare la biodiversità della Riserva per la tutela degli habitat naturali e per il rafforzamento della gestione pubblica di uno dei luoghi simbolo del territorio, consentendo interventi più efficaci e continuativi di manutenzione, tutela e valorizzazione, oltre a una fruizione più accessibile da parte dei cittadini. Il progetto, dal valore complessivo di quasi 115 mila euro, ha ottenuto un contributo di 50 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nell'ambito del bando "Ambiente bene comune", mentre la restante parte del finanziamento, pari a oltre 60 mila euro, è a carico dell'amministrazione comunale.
"Con l'acquisto di nuovi terreni e soprattutto del Lago compiamo un passo decisivo: questo patrimonio diventa finalmente bene comune - spiega Sara D'Ambrosio, sindaco di Altopascio -. Il Sibolla è un luogo identitario e una risorsa preziosa su cui investiamo con convinzione, soprattutto da quando ne abbiamo assunto la gestione insieme alla Regione Toscana, per essere sempre più protagonisti anche sul piano ambientale".
"Questa acquisizione rientra in un percorso più ampio volto a riportare nel patrimonio pubblico aree di alto valore ambientale, riscattando così - come Comune - il disinteresse che per molti anni ha contraddistinto le precedenti amministrazioni comunali verso questa Riserva naturale - aggiunge Daniel Toci, assessore all'ambiente e vicesindaco -. È alquanto inedito, almeno a livello regionale, vedere un'amministrazione pubblica attivarsi per acquisire - e quindi porre sotto tutela - aree naturali: noi abbiamo deciso di farlo, anche per garantire a questo spazio la valorizzazione e l'attenzione che merita. Le aree naturali devono essere pubbliche e restare pubbliche, così ne possiamo garantire la fruibilità e la conoscenza e anche la conservazione. Un obiettivo, questo, che raggiungiamo anche grazie al lavoro portato avanti dagli uffici, dall'associazione Amici del Padule di Fucecchio per la biodiversità e dalla LIPU, che ne curano la gestione".



