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Quando ogni anno torno in Calabria, la terra di mio padre, è come se salissi sulla macchina del tempo! Tutto sembra immutato, tutto come sessant’anni fa… le stesse bellezze naturali non sfruttate, gli stessi disservizi, gli stessi scheletri di costruzioni mai terminate, lo stesso culto cattolico quasi maniacale, gli stessi pochi giovani che hanno in mente solo di partire perché qui, il futuro, semplicemente, non esiste!
Attenzione, non sto parlando dei soliti problemi meridionali: c’è il sud e poi c’è la Calabria, quella con il reddito lordo procapite più basso d’Europa (19mila euro, meno di un terzo di molte province del centro e del nord Italia!), quella con la peggiore sanità d’Italia e, sicuramente, anche d’Europa, quella con la disoccupazione giovanile quasi assoluta, quella con il mare più inquinato… provate a verificare una qualsiasi classifica economica o sociale delle regioni italiane e vedrete che la Calabria risulterà inesorabilmente l’ultima!
Eppure noto tra le persone di queste parti, oltre al perenne atteggiamento di inerme fatalismo, anche un amore e un orgoglio verso la propria terra difficilmente riscontrabili. Si, perché il calabrese, nel bene e nel male si è sempre distinto per il proprio modo di essere ed orgoglioso della propria storia: innanzitutto è alla Calabria che si deve il nome di Italia (Itali era il nome dato dai greci alle popolazioni della regione!); la mafia calabrese, la cosiddetta ‘Ndrangheta, è l’unica organizzazione non dell’America latina ad essere accreditata alle riunioni dei narcotrafficanti e non perché la più potente ma quella unanimemente riconosciuta come la più affidabile; infine penso che nessuno abbia contribuito come i calabresi allo sviluppo delle economie e delle aziende del nord d’Italia e d’Europa!
Così, quell’atteggiamento lassista e orgoglioso allo stesso tempo e che una volta mi faceva molto incazzare, oggi sono fonte di riflessione; e anche la cronica tendenza del calabrese a non apprezzare e, quindi, a non incentivare il turista non originario del luogo, oggi che il turismo di massa è messo finalmente (sono anni che lo dico!) in discussione in tutto il mondo, poiché fonte di guai per l’ambiente, per le comunità e anche per il costo che ne deriva, l’atteggiamento dei calabresi è stato, ai miei occhi, rivalutato!
Ciò su cui si focalizzano le mie riflessioni, viceversa, è su quanto è stato fatto per la Calabria dall’unità d’Italia in poi; mi chiedo quanto sia convenuto a questa regione fare nazione, prima con il Regno e poi con la Repubblica italiana. C’è una canzone, ovviamente ai più sconosciuta, di Eugenio Bennato, fratello del più noto Edoardo, che si intitola Mongiana ed è dedicata a quella che nell’ 800 era considerata la più grande fabbrica italiana e di cui oggi non si ha più traccia! Vi invito ad ascoltarla su YouTube e poi chiedervi se mai nessuno vi ha parlato di Mongiana! Ricordate, però, che la prima tratta ferroviaria del nostro paese non fu quella tra Torino e Milano bensì la Napoli-Portici, inaugurata nel 1839, e la fabbrica che ne permise la costruzione indovinate un po’ quale fu? Quella di Mongiana, in Calabria appunto… non fa riflettere tutto questo?
E questo sentimento, e anche risentimento, è da sempre presente tra i calabresi che, come me adesso, si chiedono: ma ci è convenuto? È convenuta l’unità d’Italia ad una regione da sempre dimenticata dalle istituzioni e che si è ricordata di lei solo per tre motivi: lo sfruttamento della mano d’opera a basso costo per le industrie del nord, la connivenza con la mafia locale e il bacino elettorale che, di volta in volta, la Calabria è sempre stata, forse anche con la speranza, sempre delusa, che qualcosa finalmente potesse cambiare!
Forse è anche per questo che, se provate a chiedere a un calabrese chi era Garibaldi, sarà facile sentirvi rispondere: “Garibaldi chi?”
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La scelta della crema viso giorno giusta è fondamentale per prendersi cura della propria pelle e mantenerla idratata, protetta e luminosa per tutto il giorno. Ogni tipo di pelle ha esigenze specifiche, per questo è importante conoscere le proprie caratteristiche cutanee e selezionare prodotti formulati ad hoc.
Perché usare una crema viso giorno ogni mattina
Applicare una crema giorno è un gesto semplice ma indispensabile. Dopo la detersione mattutina, la pelle ha bisogno di essere nutrita e protetta dalle aggressioni esterne come inquinamento, raggi UV, sbalzi di temperatura e stress ossidativo. Una buona crema viso giorno crea una barriera protettiva e migliora l’aspetto del viso, rendendolo più tonico, disteso e pronto per il make-up.
Le migliori formulazioni contengono acido ialuronico, vitamina C, antiossidanti, peptidi e filtri solari. Questi ingredienti aiutano a contrastare la perdita d’idratazione e, soprattutto, prevengono i segni dell’invecchiamento cutaneo.
Scegliere in base al tipo di pelle
La pelle secca ha bisogno di una crema dalla texture ricca e nutriente, con ingredienti come burro di karité, ceramidi e oli naturali. La pelle grassa o mista, invece, preferisce texture leggere e a rapido assorbimento, che non occludano i pori.
Per chi cerca un’azione idratante intensiva con effetto rimpolpante, una valida opzione è Jaluronis Cream C, del marchio italiano Cosmetici Magistrali (https://cosmeticimagistrali.it/it/), una crema viso giorno formulata con acido ialuronico a diversi pesi molecolari e vitamina C stabilizzata. Questa combinazione agisce in profondità migliorando l’elasticità della pelle e donando un effetto illuminante immediato, che la rendono ideale anche come base trucco.
L’importanza della costanza nella skincare quotidiana
Utilizzare quotidianamente una crema viso giorno adatta alla propria pelle contribuisce non solo a migliorarne l’aspetto, ma anche a mantenerla in salute nel tempo. La costanza è la chiave per ottenere risultati visibili: una pelle ben idratata è più resistente, compatta e meno soggetta a imperfezioni.
Per chi desidera un’azione anti-age più mirata, è possibile integrare nella routine anche una crema viso giorno con peptidi liftanti o retinolo a basso dosaggio, pensate per rispondere alle esigenze delle pelli più mature senza irritare.
Quando e come applicare la crema giorno
La crema viso giorno va applicata ogni mattina, su pelle pulita e asciutta, con un leggero massaggio dal centro del viso verso l’esterno. È consigliabile aspettare qualche minuto prima di applicare eventuali altri prodotti, come fondotinta o protezione solare, per favorirne l’assorbimento.
Scegliere il prodotto giusto e usarlo nel modo corretto può fare una grande differenza: con la crema adatta, la pelle appare da subito più luminosa, uniforme e naturalmente radiosa.