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Normativa e fiscalità 2025: le novità per il settore delle scommesse online in Italia
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Giannoni e Fantozzi uniti più che mai: "Lettera firmata sì, ma da chi?"
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Due persone in difficoltà cercano un affitto urgente: appello da un luogo isolato
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Elezioni regionali viste da "un deluso della politica"
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"Alla Regione Toscana e alla Provincia di Lucca. Nuovo ponte sul fiume Serchio"
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Il coraggio di rinascere: la Lucchese ci riprova ancora e la Pantera vuole ruggire, di nuovo
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Il 2025 si è aperto con un quadro normativo profondamente rinnovato per il settore delle scommesse e del gioco online in Italia. La Legge di Bilancio 2025, approvata a fine dello scorso anno, ha infatti introdotto una serie di misure che riguardano non solo gli aspetti fiscali, ma anche la gestione delle concessioni, le nuove licenze e la tutela dei giocatori. Un pacchetto di norme che, secondo gli osservatori, mira a conciliare due esigenze centrali: da un lato l’aumento delle entrate fiscali per lo Stato, dall’altro la creazione di un ambiente più sicuro e controllato per gli utenti, soprattutto i più giovani.
Proroga delle concessioni AAMS e nuova gara per le licenze
Uno dei punti più rilevanti riguarda la gestione delle concessioni AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Le licenze in scadenza, che permettono agli operatori di offrire legalmente servizi di scommesse e giochi online in Italia, sono state prorogate per ulteriori due anni. Questa proroga risponde all’esigenza di garantire continuità operativa agli operatori, in attesa della nuova gara per l’assegnazione delle licenze.
La gara, prevista entro il biennio, introdurrà un’imposta dello 0,5% sui ricavi lordi degli operatori, un meccanismo volto a garantire maggiori introiti erariali. Questa misura rappresenta una novità importante, poiché uniforma le condizioni di accesso al mercato e mira a contrastare la frammentazione e l’accesso di operatori non autorizzati.
Aumento della tassazione sul gioco online
La fiscalità è l’altro pilastro della riforma. La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un incremento della tassazione sul gioco online, che passa dal 23% al 24,5%. L’aumento è ancora più marcato per i comparti del poker e del bingo online, la cui aliquota è stata portata al 25,5%.
Questa scelta, come sottolineato dalle fonti di 5gringos Casino, è motivata dall’obiettivo di rafforzare le entrate pubbliche in un settore che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa, soprattutto nella componente digitale. Solo nel 2024, infatti, la raccolta online in Italia aveva superato i 14 miliardi di euro, con un trend in costante ascesa grazie al boom del live betting e delle piattaforme mobile.
Le nuove aliquote fiscali dovrebbero generare, secondo le stime, centinaia di milioni di euro aggiuntivi per le casse dello Stato. Tuttavia, restano i dubbi sugli effetti che questi aumenti potrebbero avere sulla sostenibilità economica degli operatori e sul rischio di spostamento degli utenti verso piattaforme illegali non sottoposte a tassazione.
Misure di protezione del giocatore
Accanto agli aspetti fiscali e concessori, la riforma introduce anche un insieme di misure volte alla protezione dei giocatori, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili. Secondo quanto riportato da Gioco Legale Italia, le piattaforme dovranno adottare strumenti avanzati per la prevenzione del gioco compulsivo e per la gestione responsabile delle attività.
Tra le novità spiccano:
Limiti di deposito personalizzati, che permettono ai giocatori di stabilire un tetto massimo di spesa.
Meccanismi di autoesclusione, con possibilità di sospendere temporaneamente o definitivamente il proprio account di gioco.
Alert e notifiche comportamentali, che segnalano al giocatore eventuali pattern di gioco a rischio.
Un’attenzione particolare è rivolta alla fascia di età tra i 18 e i 24 anni, considerata maggiormente esposta a comportamenti compulsivi. Per questi utenti sarà attivata una vigilanza specifica, con limiti più stringenti e controlli mirati.
L’equilibrio tra gettito fiscale e tutela sociale
Il pacchetto normativo 2025 rappresenta un tentativo di bilanciare le esigenze di bilancio con quelle di protezione sociale. L’aumento delle tasse e l’introduzione di nuove licenze servono a incrementare le entrate erariali, ma non senza rischi. Alcuni analisti sottolineano come la pressione fiscale eccessiva possa rendere il mercato legale meno competitivo rispetto a quello illegale, favorendo la migrazione dei giocatori verso siti non autorizzati.
D’altra parte, le misure di tutela del giocatore vengono accolte positivamente dalle associazioni di categoria e dagli esperti di salute pubblica, che da tempo chiedono maggiore attenzione ai rischi legati al gioco patologico. In questo senso, la riforma italiana si allinea alle linee guida europee, dove la tutela dell’utente è sempre più centrale.
Le prospettive per il futuro
Il 2025 sarà quindi un anno di transizione per il settore delle scommesse online. La proroga delle concessioni offre tempo agli operatori per adeguarsi alle nuove regole, mentre la gara per le licenze definirà i futuri equilibri del mercato. Gli operatori più strutturati sembrano in grado di assorbire l’aumento della pressione fiscale, magari rivedendo le strategie promozionali o investendo in innovazione tecnologica. Per i piccoli player, invece, la sfida potrebbe rivelarsi più complessa.
Parallelamente, l’implementazione degli strumenti di protezione del giocatore rappresenta un banco di prova per le piattaforme, chiamate a investire in soluzioni tecnologiche che garantiscano sicurezza senza compromettere l’esperienza utente.
La normativa e la fiscalità introdotte con la Legge di Bilancio 2025 segnano un passaggio importante per il settore del gioco online in Italia. Aumenti fiscali, nuove licenze e misure di tutela disegnano un quadro più rigoroso, che punta a rafforzare le entrate statali e al tempo stesso a proteggere i giocatori. Resta da vedere se questo equilibrio sarà sostenibile nel lungo periodo: la sfida sarà evitare che l’inasprimento fiscale spinga gli utenti verso l’illegalità, mantenendo al contempo alto il livello di tutela sociale. Un obiettivo ambizioso, che richiederà monitoraggio costante e la collaborazione di tutti gli attori del settore.
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Buongiorno Direttore,
relativamente alla "lettera firmata" che pubblica sul suo quotidiano online ci preme rappresentare quanto sia completamente distante dalla realtà la rappresentazione del rapporto che ci sarebbe tra di noi nel quale, stante a quanto scrive il "firmatario", ci sarebbe un "interdetto" (Riccardo Giannoni) e un "despota" (Vittorio Fantozzi).
Tra di noi c'è un rapporto di amicizia oltre che politico di quasi 30 anni. Merce rara che, comprendiamo, possa generare stupore se non invidia. Quello che ci accomuna, seppur oggi con ruoli e responsabilità diverse, da quando militavamo in Azione Giovani, il movimento giovanile di cui era Presidente Nazionale Giorgia Meloni, è un medesimo orizzonte valoriale e ideale ed un medesimo obiettivo. Costruire buona politica con impegno, dedizione ed autentico spirito di servizio, mettendo la propria comunità (il proprio paese, la propria provincia, la propria Nazione) prima del destino personale di ciascuno di noi. Esattamente quello che abbiamo visto quotidianamente fare a chi ci ha preceduto e cresciuto in Politica ed è in questa direzione che continueremo ad andare avanti!
Dispiace rendere, quindi, vani i tentativi maldestri e disperati di chi vorrebbe rappresentare quello che non è!
La ricostruzione ad hoc delle candidature alle prossime regionali, artefatta allo scopo di agevolare i soliti ignoti in cerca di estrema visibilità, non preoccupi nessuno. Fratelli d'Italia si presenterà a questo importantissimo appuntamento elettorale fiera e compatta attorno agli interessi della comunità lucchese. Insieme agli alleati continueremo a lavorare a testa bassa per liberare i nostri territori dai residuati di un partito, il PD, ormai completamente ripiegato su se stesso e che solo di se stesso sa occuparsi. Lo dobbiamo ai nostri paesi, ai nostri borghi, alla nostra straordinaria provincia, alla sua gente che merita di poter sprigionare, con il supporto del buon governo della cosa pubblica, tutte le proprie energie!
In bocca al lupo per la nuova avventura del suo quotidiano "La Repubblica di Lucca".