Il Teatro del Giglio Giacomo Puccini ha inaugurato la stagione lirica 2025-2026 con uno splendido successo presentando La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo di Gioachino Rossini: una messa in scena brillante nella regia e nei costumi e un cast di alto livello, valorizzato dalla direzione d’orchestra e dalla compagine dell’Orchestra della Toscana. La prima rappresentazione dell’opera, andata in scena ieri sera (5 dicembre), ha registrato un pieno apprezzamento da parte del pubblico, accogliendo una sala gremita in ogni ordine di posti e calorosamente partecipe. Lunghi applausi e un’intensa risposta emozionale hanno accompagnato uno spettacolo capace di coniugare freschezza, energia e grande cura musicale.
Il prossimo appuntamento con Cenerentola al Teatro del Giglio è la replica di domani, domenica 7 dicembre, alle ore 16.00, prima del trasferimento dello spettacolo al Teatro Comunale di Ferrara, dove sarà in scena il 9 e l’11 gennaio 2026.
Sul podio dell’Orchestra della Toscana e del Coro Archè (maestro del coro Nicoletta Cantini), il Maestro Daniel Smith – responsabile musicale dello spettacolo – ha offerto una direzione di grande eleganza e solidità, caratterizzata da una cura minuziosa del dettaglio e da una vitalità contagiosa. Con gesto chiaro ed estremamente musicale, Smith ha saputo valorizzare la ricchezza ritmica, la brillantezza timbrica e la grazia vocale dell’opera rossiniana, costruendo un equilibrio raffinato tra buca e palcoscenico e sostenendo con sensibilità e attenzione l’intero giovane cast.
Applauditissimi tutti gli interpreti, capaci di conquistare il pubblico sin dal primo ingresso in scena e di instaurare con la platea una sintonia immediata e partecipe: Alikhan Zeinolla nei panni di Don Ramiro, il Dandini di Pasquale Greco e l’Alidoro di Valerio Morelli, proseguendo con il Don Magnifico di Gianluca Failla. I ruoli femminili hanno visto Giulia Alletto nel ruolo di Cenerentola, mentre Ilaria Monteverdi e Greta Carlino hanno dato vita ai personaggi di Clorinda e Tisbe.
Lo spettacolo, firmato per la regia da Aldo Tarabella, per le scene da Enrico Musenich e per i costumi da Rosanna Monti, è una vera e propria macchina teatrale poetica e scintillante, concepita come un’ode al travestimento e al potere immaginifico del teatro, in perfetta sintonia con lo spirito leggero, dinamico e metamorfico dell’opera rossiniana. Un allestimento che disegna uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, vivace e gioioso, che ha immediatamente conquistato il pubblico presente.
Foto Beatrice Speranza



