Politica
Forza Italia lancia "Giustizia Negata"
Forza Italia lancia l'iniziativa di sensibilizzazione "Giustizia Negata", un percorso pubblico volto a riportare al centro del dibattito nazionale il tema degli errori giudiziari e delle storture del sistema che, troppo spesso, sconvolgono le vite dei cittadini e compromettono la credibilità della giustizia italiana

"Sinistra disperata, senza idee, priva di vergogna e pronta a rinnegarsi pur di andare contro alla destra"
Le ultime uscite sulla stampa ed in Consiglio Comunale dimostrano tutta la disperazione di una opposizione “smarrita” che non trova una qualunque strada da intraprendere per recuperare una iniziativa politica decente

Alfarano (Pd): "Una proposta per Vinchiana a 25 anni dalla tragedia"
Enzo Alfarano, capogruppo del Pd in consiglio comunale, kancia una proposta alla maggioranza affinché si prenda in esame la situazione di Vinchiana: Ricorrono oggi 25 anni da quel…

Arena in Pulia, la proposta di Bianucci: “Occorre cambiare urgentemente il progetto"
Arena in Pulia, la proposta di Bianucci: “Manca una visione strategica per la città: che senso ha spendere cinque milioni e mezzo di euro se non si risolve il problema del Campo Balilla, che oggi è di nuovo sottosopra come accade due volte all’anno?”

“Sub Tutela Dei”. Una mostra sul giudice Rosario Livatino
Nelle sale al piano terra del Palazzo Guinigi il 24 novembre sarà inaugurata una mostra dedicata a Rosario Livatino, il giudice assassinato all’eta di 38 anni dalla mafia nel 1990 mentre, privo di scorta, si recava al Tribunale di Agrigento, ove prestava servizio

Pd Lucca: "I soldi per il nuovo palazzetto ci sono o no? Il sindaco faccia chiarezza una volta per tutte"
"Tutto e il contrario di tutto: è così che il sindaco Mario Pardini racconta i progetti del Comune. Nell'intervista rilasciata qualche giorno riesce contemporaneamente a dire che i…

Giglioli (AVS): "I Comics sono essenziali per la città, ma un ripensamento generale è diventato urgente"
"Il valore di Lucca Comics & Games è fuori discussione, ma serve un ripensamento generale della manifestazione per renderla sostenibile per la città". A dirlo è Valeria Giglioli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra Toscana

Consiglio comunale di Lucca: apertura con il ricordo di Anna Mennucci, chiusura con gli auguri al consigliere Gino Simi
Piatto e sbrigativo il consiglio comunale di Lucca del 18 novembre, incorniciato da una manifestazione di cordoglio per la scomparsa di Anna Mennucci, presidente della Croce Verde di Ponte a Moriano, e dagli auguri di buon compleanno al consigliere comunale di maggioranza di Difendere Lucca Gino Simi

Gratta ci cova
Onestà vuole che si ammetta che un tempo la “produttività” di un reparto di polizia fosse misurata col numero degli arresti e delle denunce “a piede libero”

Consiglio regionale, Simoni (Lega): “Programma di Giani ben scritto, ma lontano dalla realtà della Toscana”
«Presidente Giani, contrariamente magari alle attese, vorrei iniziare questo mio intervento con un complimento: ritengo che il suo programma di mandato sia ben scritto». Così il consigliere regionale della…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1473
Caro direttore,
cambiano linguaggio e posizionamento del partitone: non più centrosinistra ma sinistra/sinistra. Si appesantiscono i toni, si esaltano la divisività, si avvelenano i pozzi dei rapporti umani oltreché politici. Vedremo se non andrà in frantumi.
Anche tu rendiconti giornalmente il nuovo linguaggio apodittico, accompagnato dal disprezzo per “gli altri”.
La Schlein e gli epigoni toscani e lucchesi ridanno priorità ai massimi sistemi e trovano chi, più realista del re, acuisce linguaggio e argomenti, come la paradossale sparata di Monica Romano, consigliere comunale PD di Milano, non contro le borseggiatrici (ROM/Zingare/Sinti o di altra tribù) che infestano la metropolitana e le stazioni milanesi ma contro chi cerca di contrastarle attraverso i video dei loro misfatti.
La nuova politica gridata e piena di aggettivi spregiativi incoraggia gli epigoni a forzare: cambiando i colori della metafora di Hegel, tutte le vacche sono rosse nella notte rossa del PD, ma tutte le vacche si danno un gran da fare per essere più rosse delle altre!
E poi echeggia il grido “dimissioni” in tutti i corridoi dalle innumerevoli sedi e dalle innumerevoli fonti che la sinistra ha conquistato in anni di potere, compresa per esempio la lucchese Casa della pace e della memoria, dove l’ideologia, spacciata per cultura, ha avuto vita facilitata dal compagno di turno. Si vergogni e si dimetta Meloni, si dimetta Salvini, si dimetta Piantedosi, si dimetta Donzelli, si dimetta Del Mastro, si dimetta Pardini con la sua giunta, si dimetta Grandi da giornalista, si dimetta Pellati da pensionato, si dimettano tutti e lascino il posto a chi ha ragione sempre e comunque, a chi ha ben governato per decenni, consegnandoci un Paese e le sue città efficienti, sicure, vivibili, pulite, aperte, democratiche: gli “altri” tutti a casa per indegnità e collusione col fascismo in rigogliosa rinascita.
Tutti a casa perché condannano le ladre, perché cercano soluzione al problema delle invasioni migratorie, al collocamento civile e non delinquenziale come quello che la sinistra garantisce a chi entra in Italia da clandestino, vogliono riformare una giustizia che funziona a meraviglia e con grande, nota, conclamata equità, vogliono difendere la famiglia come da tradizione, vogliono eliminare un po’ di burocrazia, vogliono pagare qualche tassa in meno, vogliono allevare pecore e capre senza che i lupi se le mangino, vogliono andare per funghi nei boschi o anche solo girare per le strade senza impattare in mandrie di cinghiali e senza dover rinunciare alla gita in alcuni boschi diventati terra di proprietà dei clandestini nordafricani che li presidiano armi in pugno, vuole evitare di spendere pacchi di soldi (che non ha) per le “case green”, direttiva imposta non dalla U.E., ma dalle sinistre che comandano in U.E. : PD, M5S e le sinistre estreme hanno votato a favore in completa letizia ed unità.
I soldi? Ma li prendiamo dai ceti produttivi che per di più non votano per noi: operai, impiegati, piccoli imprenditori, partite iva, artigiani, professionisti, commercianti. Il minaccioso ceto produttivo. Noi: neo fascisti, ignobili egoisti, figuri socialmente pericolosi da emarginare con le dimissioni, non essendo possibile in Italia (finora) mandarci in qualche gulag o in qualche lao gai per “rieducarci”.
La storia è persino noiosa nel suo ripetersi, Margareth Thatcher l’aveva ben riassunta dicendo che “Il sogno delle sinistre diventa sempre e dovunque un incubo quando finiscono i soldi, degli altri”.
Quanto agli “altri”, a quelli come te e come me, dobbiamo continuare a garantire anche la loro libertà, come facciamo da decenni, anche agli anarchici e ai centri sociali che nelle loro democratiche dimostrazioni rompono vetrine e auto, ma appartengono alla categoria sinistra dei todos caballeros. Dobbiamo continuare a lavorare versando allo Stato i due terzi della ricchezza che produciamo: non conviene alla signorina Schlein e ai suoi epigoni dimissionarci: lavorare e studiare fa fatica, pontificare è piacevole e spesso redditizio. Lo stesso dovrebbero fare i percettori del reddito di cittadinanza. Dobbiamo cercare di evitare che si ripeta la vicenda dell’Impero romano: i “barbari” conquistarono l’impero, senza arte né parte, finché poterono vissero depredando, dopo di che l’umanità di questo emisfero cadde nella miseria e nella ignoranza. Ci vollero più di 500 anni per tornare a “riveder le stelle”.
Perché, come è vero l’assioma di Thomas Gresham che la moneta cattiva scaccia la moneta buona è altrettanto vero che lungi dal “civilizzare” (che sta per il più corretto “integrare”) gli immigrati senza arte né parte, sarà la loro aggressiva, darwiniana cultura a prevalere sulla nostra: la qualità della vita peggiorerà per tutti.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 733
"Comitato celebrazioni pucciniane, ennesimo atto: fuori anche l'ultimo tesoriere e l'impasse regna sovrana". Intervengono nuovamente sull'argomento le consigliere e i consiglieri comunali del Partito Democratico, puntando l'attenzione sulla recente notizia delle dimissione dell'ultimo tesoriere del Comitato, Giovanni Bussu.
"Nonostante che dell'argomento il sindaco Pardini eviti di parlare e nessuna azione, dal consiglio comunale straordinario organizzato dall'opposizione a oggi, sia stato intrapresa, ci risiamo: nuove dimissioni e lavori ulteriormente bloccati. La causa? Beh, appare chiaro che sia sempre la stessa: il presidente Alberto Veronesi, che, evidentemente, non ispira fiducia al punto che i tesorieri se ne vanno tutti. D'altronde chi vorrebbe prestare il proprio nome e la propria esperienza a gestioni non proprio cristalline, da parte di Veronesi, delle risorse pubbliche del Comitato, così come emerso anche da alcune relazioni rese pubbliche da componenti autorevoli del Comitato stesso? Bussu ha 35 anni di esperienza in posizioni apicali di banche nazionali ed è stato nominato tesoriere nello scorso dicembre. Un incarico lampo, interrotto dopo poco più di 3 mesi. Il motivo lo possiamo tranquillamente immaginare: Alberto Veronesi non è una figura che ispira fiducia e il fatto che il sindaco Pardini continui a proteggerlo e a coprirlo non fa che peggiorare le cose. Nulla è cambiato, infatti, in merito alla presidenza della Fondazione Puccini di Lucca, nulla è stato fatto in merito alla trasparenza degli atti del Comitato, nessun passo avanti è stato compiuto rispetto alla programmazione delle Celebrazioni Pucciniane, se non tre bandi di cui si sa poco e nulla, esauriti nella volontà di realizzare un cofanetto musicale: dove sta la valorizzazione e la riqualificazione dei luoghi di Giacomo Puccini? Dove sta la visione di posizionare il nostro territorio in un contesto di Celebrazioni, appuntamenti, progetti di caratura nazionale, europea e internazionale?".
"Un altro fatto è chiarissimo - concludono -. Il Comitato non può lavorare senza un tesoriere. Senza tesoriere non c'è programmazione, senza programmazione non c'è attività, senza attività si rischiano di perdere le risorse. L'evidenza, ancora, è un'altra: finché Veronesi resta alla testa di questo Comitato, il Comitato stesso continuerà a vorticare su se stesso senza prendere una direzione. Per cui, fuori due, avanti un altro. Se è vero che non c'è due senza tre e il quarto vien da sé, ci aspettiamo almeno altre due fumate nere. E intanto il tempo passa".


