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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera del professor Fabiano D'Arrigo che punta i riflettori sul rispetto dell'ambiente e sullo scarso senso civico di alcuni cittadini:
"Da molto tempo e da diversi soggetti, pubblici e privati, civili e religiosi, si auspica un maggiore rispetto per l'ambiente e si intraprendono iniziative più o meno valide per ridurre l'impatto ambientale. Ma tutto ciò non ha prodotto un concreto cambiamento delle "cattive" abitudini delle persone e dei cittadini, almeno per una parte di loro.
Infatti alcuni individui privi di senso civico e preoccupati del loro tornaconto personale continuano a disperdere rifiuti per ogni dove, soprattutto a seguito dell'introduzione della raccolta differenziata porta a porta. Questo comportamento certamente stigmatizzabile chiama comunque in causa gli amministratori locali per verificare se le modalità della raccolta porta a porta sono adeguate o vanno, come alcuni sostengono, migliorate e cambiate.
Basta percorrere le strade periferiche o i sentieri del parco fluviale del Serchio per vedere rifiuti di plastica di varie dimensioni, detriti ingombranti come lavatrici (la foto in allegato è quella di una lavatrice abbandonata nel parco fluviale a S. Maria a Colle lungo via di Poggio), sacchetti della spazzatura gettati lungo i cigli o nelle fosse, cartelli stradali deteriorati o divelti, ecc.: uno spettacolo assai indecente.
Molte persone forse sottovalutano il problema e aspettano che il Comune o qualche brava persona intervengano per pulire, ma non si sentono coinvolte più di tanto.
Eppure la salvaguardia del pianeta comincia proprio dalle piccole denunce, dalle piccole attenzioni e dai piccoli gesti che tutti possono fare: segnalare agli uffici competenti ciò che non funziona, non disperdere i rifiuti, praticare correttamente la differenziata ed esporre negli orari giusti i sacchetti. Ma molto deve essere fatto dai responsabili della cosa pubblica, che a volte programmano senza tenere conto delle esigenze e dei suggerimenti dei cittadini e trascurano, nonostante le promesse fatte e gli impegni presi, le frazioni e i quartieri periferici abitati per lo più da persone semplici (le famose periferie di cui parla anche papa Francesco), privilegiando le zone centrali o residenziali abitate da professionisti, alle quali vengono destinati sempre maggiori servizi (l'accentramento è sempre deletereo).
Un'azione sinergica tra gli enti pubblici, le associazioni di volontariato e i singoli cittadini disponibili potrebbe essere utile per promuovere una cultura ecologica non velleitaria e per bonificare e ripulire l'ambiente naturale che abbiamo ricevuto in custodia, cominciando proprio dal posto in cui abitiamo".
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La pelle è la barriera protettiva che protegge il nostro corpo e proprio per questo è l’organo più soggetto a fattori esterni, che possono danneggiarla e compromettere le sue difese naturali. Una delle problematiche più frequenti è sicuramente la pelle secca, che diventa spesso sensibile e facilmente irritabile, influendo non soltanto sul nostro aspetto, ma anche sulla nostra salute.
Sintomi e cause
La pelle secca è particolarmente comune e si presenta spesso nel periodo invernale, proprio perché le basse temperature influiscono molto sulla sua idratazione. I sintomi possono essere diversi e sono tutti facilmente riconoscibili; una pelle ruvida è il primo segnale d’allarme. È possibile poi riscontrare anche una minore elasticità dell’epidermide, ovvero la classica sensazione della pelle che “tira” sul viso. Sulle pelli più sensibili sono anche visibili arrossamenti e tagli non molto profondi, ma piuttosto dolorosi.
Tra le cause principali delle mani secche vi sono sicuramente i fattori atmosferici, quali vento e basse temperature, ma anche fattori riscontrabili nei mesi estivi, come la prolungata esposizione al sole e ai raggi UV, la salsedine e il cloro. Si tratta di elementi determinanti in quanto rovinano la barriera idrolipidica esterna dell’epidermide, ovvero la barriera che ci protegge dagli agenti esterni e dai batteri. A questi si aggiungono lo smog e l’utilizzo di saponi e detersivi troppo aggressivi. Anche un lavaggio troppo frequente delle mani, specialmente se con acqua calda, può danneggiare la pelle; pertanto, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria in cui l’igienizzazione delle mani è fondamentale, bisogna prestare particolare attenzione alla cura delle nostre mani.
Prevenzione
Nel caso delle mani secche è importantissimo giocare d’anticipo, così da prevenire eventuali problematiche. Il primo consiglio riguarda l’utilizzo di guanti in lattice durante l’uso di detersivi e solventi contenenti sostanze aggressive e irritanti. In generale, è sconsigliato l’uso di saponi eccessivamente sgrassanti, in particolare sulle pelli sensibili, in quanto rovinano il film idrolipidico. Al contempo anche l’applicazione di una crema idratante, come suggerito da Nivea ad esempio, può essere un ottimo aiuto per la cura delle mani screpolate: in questo modo si crea una protezione prolungata che le protegge dagli agenti esterni. Durante i mesi invernali, poi, è consigliato l’uso di guanti in lana o pile così da non favorire l’arrossamento.
Anche l’idratazione dall’interno è importante, bere un paio di litri d’acqua al giorno ci aiuterà a migliorare lo stato di salute della pelle. A questo si aggiunge anche l’introduzione di una dose adeguata di vitamine e minerali, preferendo cibi ricchi di niacina, ferro e vitamina E. Un piccolo trucco per stimolare la microcircolazione può essere il lavaggio delle mani con getti di acqua fredda e calda alternati.
Ricordiamo infine che vi sono anche altri fattori che concorrono alla screpolatura delle mani, tra questi troviamo il fumo, l’inquinamento e i raggi UV, proprio per questo è necessario proteggersi sempre utilizzando una crema solare con protezione SPF.