Politica
Parte da Lucca la sfida di Forza Italia: "Riscriviamo la storia della Toscana"
"Forza Italia dà la sveglia alla Toscana: basta immobilismo, è il momento di rompere gli schemi. Vogliamo una Regione che funzioni davvero, dove la…

Appello per Gaza firmato da 200 sindaci italiani, il Pd di Lucca: “Grave l’assenza nell'elenco di Pardini”
“Scorrendo la lista degli oltre 200 sindaci italiani che hanno firmato l’appello per Gaza promosso dalla sindaca di Gorgonzola - commenta la segreteria comunale lucchese del Partito Democratico…

Elezioni regionali, la candidatura di Pietro Paradossi e le sue motivazioni
"Mi chiamo Pietro Paradossi Tognelli, ho 24 anni e sono nato e cresciuto a Lucca, la città a cui devo tutto. Dopo la laurea in Scienze…

Simoni e Gliori (Lega): "Pietrasanta ha già fatto molto, ora servono più risorse dalla Regione, dal Governo e dall'Europa"
Massimiliano Simoni, candidato al Consiglio regionale per la Lega, e Tatiana Gliori, assessore di Pietrasanta e candidata anch'essa alle regionali, rilanciano con forza il ruolo della città versiliese…

Andrea Marcucci sta con Israele e con il professore aggredito a Pisa dagli studenti Propal: finalmente ha capito che il Pd non poteva essere casa sua
"C’è solo una parola per definire ciò che è successo a Pisa: gravissimo. È

Pd Lucca: "Sul contributo affitti maggioranza in contraddizione con se stessa"
"La giunta comunale di Lucca si è finalmente ricreduta sul contributo affitti e ha annunciato in pompa magna l'apertura del bando, con tanto di dichiarazione dell'assessore Bartolomei che…

Il minuto di silenzio per Charlie Kirk in Consiglio a Lucca, l'analisi di Rifondazione Comunista
"Nel consiglio comunale di ieri si è verificato un evento che fa riflettere, la richiesta di un minuto di silenzio per la morte dell'attivista conservatore americano Charlie…

Caos Salicchi, la maggioranza fa quadrato "Dall'opposizione solo mera propaganda politica"
Cecchini, Di Vito, Fava, Del Barga, Fagnani: "Opere affrontate con coerenza, seguendo le maggiori criticità. La sinistra è rimasta incagliata per anni sulla sicurezza stradale, mentre l'amministrazione Pardini produce risultati costanti"

Boiate in piazza, "Corteo per la Palestina. Noi non stiamo in silenzio davanti al genocidio"
Lunedì 22 settembre alle 15, in concomitanza con lo sciopero nazionale e generale promosso dai sindacati di base, partiremo in corteo da Piazza S.Michele come Collettivo Rossa Primavera…

Caos a Salicchi, il Pd: "Progetto che fa acqua da tutte le parti, ogni giorno sempre peggio"
Che sia il tema del momento a Lucca, è dire poco. Il cantiere per la nuova doppia rotatoria nell'area di Salicchi "detta legge" in queste ore.

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LuccaLibri ha chiuso. La notizia è arrivata ieri in tutta la sua crudezza e ha spalancato una voragine di domande sulla città che siamo e su quella che vogliamo essere.
Solo dieci anni fa - un tempo piccolo in termini assoluti, un’era geologica se rapportata alla velocità con la quale è cambiato il modo di fare esperienze di conoscenza e cultura - la famiglia Ciancarella aveva sfidato la cronica ‘crisi delle librerie indipendenti’: era il 2014 e, trovato un fondo accogliente e luminoso in viale Regina Margherita, con coraggio aveva portato in quello spazio non solo la storica libreria, ma anche un caffè letterario.
È così che LuccaLibri ha saputo reinventarsi, proponendo qualcosa di inedito che ha addirittura anticipato la necessità di luoghi pubblici dove organizzare riunioni informali di lavoro di fronte a una tazzina di caffè o a una fetta di torta, di ambienti confortevoli per studiare, lavorare in modalità smart con un notebook e, certamente, leggere. LuccaLibri ha creduto nella lettura come atto di resistenza all’effimero, individuale e collettivo al tempo stesso e, proprio per questo, potente.
Amaro oggi mettere insieme alcune parole per rendere giustizia a una realtà come questa che, dopo 39 anni di ininterrotto servizio, ha scelto di farsi da parte. Ci vogliamo provare, tuttavia. La responsabilità di quello che è successo non sarà certo di Amazon: troppo facile sentirsi vittime di un enorme fenomeno globale che tritura l’economia locale e manda in frantumi i negozi di prossimità. Come se non fosse una scelta consapevole che operiamo tutti noi, lettori forti e meno forti, ogni volta che quel minuscolo risparmio sul prezzo di copertina o la consegna in meno di 24 ore diventa l’alibi perfetto per fare clic dal divano. È forse in quel momento che fallisce ogni ambizione di essere città che costruisce cultura insieme.
Perdere LuccaLibri suona come un tetro de profundis all’entusiasmo e alla relazione che quell’esperienza ha significato. Una vetrina sempre disponibile per chi aveva voglia di far conoscere quello che aveva scritto e pubblicato, spesso senza i grandi ritorni in termini di vendite che dovrebbero ripagare la fatica di organizzare certi appuntamenti; scaffali tra i quali curiosare per trovare quei titoli preziosi e sconosciuti, vere chicche di ‘bibliodiversità’ per appassionati dell’editoria e della letteratura; il consiglio sempre pronto.
Preoccupa l’impoverimento umano che accompagna la città con questa saracinesca che si abbassa. La resa quasi incondizionata all’idea che sia “così che va il mondo”, come se la lettura e il caffè non fossero due baluardi identitari di un modo di esserci e produrre pensiero. Scegliere un libro, così come bere un caffè, sono prima di tutto atti di relazione. Rituali che alimentano il dialogo e, come tali, politici. La dignità con la quale la famiglia Ciancarella ha scelto di chiudere LuccaLibri è grande e si è finora espressa con il silenzio. Nessun j’accuse, nessuna levata di scudi. Ma siamo sicuri che non tocchi a tutti noi, adesso, dimostrare di avere a cuore la libreria più longeva di Lucca e inventarci qualcosa? Dalle iniziative di crowdfunding alle formule di gestione pubblico-privata di spazi culturali, le ricette ‘semplici’ abbondano e forse lasciano il tempo che trovano. Non provarci nemmeno, però, avrebbe il sapore beffardo della sconfitta a tavolino.consigliera comunale Pd
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