Politica
Viareggio, i consiglieri Zappelli e Ricci lasciano Del Ghingaro: “Costituiamo un gruppo misto. Stanchi di sentirci carne da macello”
“Negli ultimi giorni, abbiamo avuto conferma che il sindaco di Viareggio agisce su solleciti del presidente della Fondazione festival Puccini Fabrizio Miracolo: questi, venerdì sera, ha chiesto provvedimenti…

Il valzer di Forza Italia
Non mi unisco al peana di vittoria degli articolisti organici alla destra italica, dopo la sonora randellata abbuscata dall’oracolo dell’elemosina-reddito per non cittadini, chissà perché condita del qualificativo “di cittadinanza”

Pellati fa le bucce alle elezioni: un toscano su quattro ha votato per i Pro Pal, per la signorina Salis, per gli eroi dei centri sociali, c'è poco da stare allegri. La Lega a picco colpa di Salvini e Ceccardi, non di Vannacci
Il putiferio Lega mi pare simile a quello M5S e a quello più silenzioso nel PD. La ragazza Meloni scompiglia la sua coalizione: la Lega si disfa, Forza Italia resiste a fatica, i Fratelli ingrossano a dismisura...

DDL Sanità, il comitato RSA Futuro e Speranza lancia l’allarme: “Serve un intervento immediato della Camera”
Profonda preoccupazione è quello che il comitato RSA Futuro e Speranza, che riunisce familiari, operatori e associazioni a tutela dei diritti degli anziani nelle RSA della provincia di…

Olivati (Lucca Futura): “Nel silenzio dell’amministrazione, continuano le code anche di sabato”
La variante dell’ottovolante, come è stata ribattezzata da un cartello ironico posto da ignoti cittadini, continua a far perdere tempo a chi proviene dalla zona nord di Lucca.

Mozioni sulla pace, i capigruppo: "Strumentale discutere del tema in Consiglio"
Cecchini, Di Vito, Fava, Del Barga e Fagnani: "Da Vietina una narrazione che divide tra buoni e cattivi, irrilevante affrontare queste tematiche a palazzo Santini"

Viareggio, Lega sempre più in frantumi: Alberto Pardini si dimette da responsabile degli enti locali
Nuovo colpo di scena all’interno della Lega, dove non si fermano le fibrillazioni legate al nuovo corso “firmato” Roberto Vannacci. Nella serata di venerdì il consigliere comunale…

Mozioni sul Medioriente bocciate in Consiglio, Lucca è un grande noi: “Altra occasione persa"
“Dopo due anni di silenzi e rinvii, il consiglio comunale di Lucca ha finalmente discusso due mozioni che giacevano da tempo nel cassetto. Due mozioni semplici, chiare, profondamente…

Viareggio, l’assessore comunale Laura Servetti si dimette: le sue deleghe al sindaco
L’assessora del Comune di Viareggio Laura Servetti ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico nella Giunta comunale di Viareggio. La decisione è legata al trasferimento in un’altra città, che le avrebbe…

Viareggio, acque agitate in maggioranza: Miracolo si scaglia contro assessori e consiglieri “traditori del mandato elettorale”
Si è parlato molto nelle ultime settimane di una possibile alleanza alle prossime elezioni comunali di Viareggio fra una parte del gruppo Del Ghingaro – che, come noto,…

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“Siamo stupiti della memoria corta di Forza Italia: Lucca è un grande noi è l'unica forza politica che da mesi chiede pubblicamente e con insistenza che il comune di Lucca acquisisca le quote di Acea per rendere Geal interamente pubblica e sotto il pieno controllo della città. Siamo anche gli unici ad aver più volte segnalato la preoccupazione per l'assenza di una seria valutazione della situazione economica di Gaia, e ad auspicare che il consiglio comunale congiunto che doveva svolgersi a giugno sia convocato al più presto per dar vita a una discussione pubblica, franca e seria tra tutti i comuni coinvolti”. Così esordisce Lucca è un grande noi, in risposta al recente comunicato di Forza Italia che ha chiamato in causa la capogruppo Ilaria Vietina.
“Forza Italia prova poi a insinuare che non abbiamo votato a favore dell'ordine del giorno del 1° aprile. La verità è un'altra, cioè che la capogruppo Ilaria Vietina non ha partecipato al voto, spiegando le ragioni di questa scelta: la mancanza di trasparenza da parte della maggioranza, le contraddizioni emerse durante il consiglio del 19 marzo e l'assenza di una scelta esplicita nel rifiuto della multiutility fiorentina, progetto a cui Lucca è un grande noi si oppone con forza- prosegue la lista- Ci rivolgiamo direttamente agli assessori e consiglieri comunali di Forza Italia, invitandoli ad avere il coraggio di pronunciarsi senza ambiguità o giochi di parole. L'acqua è un bene comune: o si difende davvero o si fa finta di difenderla mentre si lavora per altri interessi”.
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Tranquilli, m’impongo di racchiudere ogni mio articolo in 20 minuti di sforzi (miei) e in pochi minuti di lettura (vostra), per cui vi abbuono scientifiche spiegazioni tettoniche, geologiche, ingegneristiche, naturalistiche, ambientalistiche, che affollano i social, e credo pochissimi abbiano tempo per scorrere con lo sguardo e, soprattutto, possiedano il know-how per capire.
Non avendo cognizioni tecniche, devo ritenere che nessun governo accetti di realizzare una tale opera se non sia certo che starà in piedi. In caso contrario non solo non avrebbe più possibilità di restare a galla, ma i suoi componenti avrebbero la carriera stroncata per sempre.
Estrinseco pertanto un distillato del mio pensiero, spero buono per ogni palato, previo doverose premesse.
Originario della “inner Sicily”, conosco le strade dell’interno, e le ferrovie principali (?) e quelle a gasolio. Ho percorso per lavoro anche la “Inner Calabria”, constatando comunque che la conclusione della Salerno-Reggio abbia fatto guadagnare qualche ora a chi si muoveva da nord a sud e viceversa su quell’asse.
Per lavoro ho avuto a che fare con più di qualche mafia e l’ho trovate attrezzatissime non solo al sud che dette loro i natali, ma anche in Padania e a Roma.
Mi basta poi il ricordo di Milano EXPO 2015, per sganasciarmi dalle risate. Su come sia penetrata la ‘ndrangheta, e quanto poco le istituzioni politiche abbiano fatto. Cito solo – già fatto, ma repetita iuvant – il caso della riduzione da 5 gg. lavorativi a 3 del tempo concesso alle Forze di Polizia per procedere alla raccolta delle informazioni necessarie per concedere – ad opera della Prefettura – la provvisoria certificazione antimafia. Questa consentiva di partecipare all’appalto, magari aggiudicarselo, e – se il lavoro era relativamente ridotto – concluderlo e maturare il diritto al pagamento. Potevamo “poi” scoprire chi c’era dietro la sartina 92enne Amministratore Delegato della società, ma questa aveva intascato, e magari era stata pure liquidata. Ah beh, allora c’era un governo targato PD, quello che combatte le mafie “passatepresentifuture”, come insegnano al catechismo riveduto e corretto a via delle Botteghe Oscure. E si diceva anche che parcellizzando gli appalti fosse tutto più semplice, non avvedendosi che, con le regole in vigore, lavoro breve corrispondeva a incasso più rapido.
Al sud serve fare/migliorare porti, strade, ferrovie, ospedali .. boh, diciamo TUTTO. OK. Se le infrastrutture presentano difformità così evidenti rispetto ad altre aree d’Italia, la responsabilità va accollata a tutti i governi, dal 1860 ad oggi, senza dimenticare quel che NON fecero manco i Borbone.
Intanto, giusto per puntualizzare, questo governo le rate del PNRR le sta rastrellando tutte senza intoppi, a differenza di qualche osannato partner.
Qualsiasi settore richiede soldi, risveglia appetiti mafiosi, e se investi in uno non puoi pensare contestualmente all’altro, perché i soldi non sono infiniti.
Vado al sodo.
Qualcosa va fatto e da qualche parte si deve cominciare. Comunque ci sarà chi protesterà se si mette da parte THE BRIDGE e si pensa alle strade interne. Le priorità non son uguali per tutti. C’è chi privilegerebbe gli ospedali, chi le scuole, chi il reddito di cittadinanza, chi le ferrovie, chi i banchi a ruote, chi le strutture turistiche, chi le cucce dei cani. Chi governa decide, questa è democrazia. A chi non va protesti, beninteso civilmente.
La mafia va dove sono i soldi. Ridicolo pensare si cerchi di tuffare sugli appalti di THE BRIDGE, e non su quelli in Piemonte o Veneto. Basta combatterla, e abbiamo i mezzi tecnici e giuridici.
I Siciliani, prima di riversarsi in strada a piangere, pensino a quanti soldi fanno gettare via in vitalizi per loro insigni rappresentanti politici locali, dei quali in qualche caso traggono benefici i nipoti. O agli stipendi fuori misura degl’impiegati regionali, o al rapporto cittadinanza/impiegati comunali che vede organici a dir poco gonfiati rispetto al resto d’Italia: come se l’impiegato siculo sia un imbecille e ne vadano assunti 2 o 3 per far ciò che farebbe un solo collega di Busto Arsizio (che magari è pure lui oriundo siciliano). O alla pressochè totale inattività di alcune delle Giunte Regionali succedutesi, pronte a volte a non far mai raggiungere il numero legale di presenze, pur di non discutere la riduzione degli “onorevoli regionali”. O a come si svolgono male i controlli sui lavori pubblici, se a volte ci vuol poco perché si verifichino cedimenti dovuti a scarsa qualità del cemento armato, delle fondamenta, del progetto. Carenze che avrebbero dovuto essere vagliate da loro rappresentanti profumatamente pagati. Non dal ministro Salvini, dal duce del fascismo, dal re d’Italia, da Franceschiello.