Dopo la conclusione dei restauri agli esterni del Villino Puccini di Viareggio e il successo delle visite guidate estive 'Giacomo Puccini' è tornato ad animare gli ambienti di quella che fu la sua ultima residenza dove compose l'ultimo capolavoro, Turandot.
Grazie alle tecnologie 3D e agli sviluppi dell'intelligenza artificiale è stato presentato ieri pomeriggio (17 ottobre) alla presenza del Presidente della Fondazione Giacomo Puccini, il sindaco di Lucca Mario Pardini, ai membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Puccini e a un gruppo di imprenditori, operatori e giornalisti una performance in cui il grande operista lucchese rappresentato in ologramma ha tenuto un monologo dedicato al tempo. L'immagine è stata ricavata da una selezione di fotografie e video inediti così come la voce è stata tratta e campionata dalle rare registrazioni d'epoca. Il testo del monologo nasce invece da un lavoro di ricerca e sintesi tra biografie, lettere e testimonianze, restituendo un racconto autentico e poetico, ricco di aneddoti e riflessioni sulla musica, la vita e la fugacità del tempo.
La performance rappresenta una sperimentazione di come le nuove tecnologie possano essere applicate nell'ambito della riscoperta, valorizzazione e didattica applicata ai beni culturali e ai percorsi museali nel momento in cui la Fondazione Puccini ha ricevuto un finanziamento da 1.6 milioni del Ministero della Cultura per completare il recupero (dopo gli interventi da 2 milioni di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Comitato per il Centenario Pucciniano) un restauro che includerà una valutazione sulle possibili utilizzazioni e destinazioni dell'immobile all'interno della rete delle residenze pucciniane e come luogo per eventi culturali, formativi e musicali.
Il video 3D è stato realizzato in collaborazione con l'azienda svizzera MG Planet SA, che per l'occasione ha anche presentato un orologio da taschino dedicato al centenario della morte del Maestro. L'elegante segnatempo, disponibile in due versioni – placcato oro con movimento meccanico e argento con movimento al quarzo – richiama l'estetica e la raffinatezza dell'inizio del Novecento. Un esemplare è stato donato al Presidente della Fondazione Mario Pardini.
Prodotto in edizione limitata, l'orologio è accompagnato da un certificato di autenticità che ne garantisce materiali, manifattura e tiratura numerata. Sarà in vendita nel bookshop del Puccini Museum – Casa natale di Lucca e online su www.maestropuccini.it. Parte del ricavato sarà destinata al restauro del Villino di Viareggio. L'orologio verrà inoltre proposto in una versione speciale, racchiusa in un astuccio in legno laccato con carillon, ispirato a quello in cui il Maestro udì la Marcia reale cinese che ispirò Turandot.
Il villino di Giacomo Puccini a Viareggio
Il Villino di Giacomo Puccini a Viareggio, ai margini della Pineta di ponente, all'angolo fra viale Buonarroti e via Marco Polo, rappresenta l'ultima fra le residenze del grande operista italiano. Puccini lo abitò con continuità dal dicembre del 1921 fino a quando, nel novembre del 1924, molto malato, partì per farsi curare a Bruxelles. Qui il Maestro compose il suo capolavoro incompiuto Turandot e nei ricordi dei viareggini più vecchi riecheggiano i racconti delle melodie dell'opera suonate sul pianoforte Steinway & Son - oggi al Puccini Museum di Lucca - ascoltate di soppiatto da vicini e da passanti.
Località balneare alla moda, la Viareggio di inizio Novecento era frequentata da nobili, intellettuali, letterati e artisti che amavano incontrarsi proprio sulla passeggiata del lungomare: oltre agli stabilimenti balneari qui si trovavano lussuosi alberghi, negozi, sale da ballo, teatri e caffè chantant; tutti edifici di innovative forme eclettiche o liberty, così come le fastose e multiformi ville e villini costruiti dai molti rappresentanti dell'aristocrazia che trascorrevano lunghi soggiorni in Versilia in una sorta di competizione fra architettura, eleganza ed arti decorative.
Puccini aveva già scelto la sua dimora d'elezione a Torre del Lago ma all'inizio del secolo l'apertura di un rumoroso stabilimento per l'estrazione della torba lo convinse a spostarsi a Viareggio dove nel 1915 acquistò un terreno al confine del centro abitato ma a pochi passi dalla passeggiata. L'inizio della Grande guerra rallentò la realizzazione, il progetto definitivo fu affidato al giovane architetto Vincenzo Pilotti che interpretò e seppe assecondare le numerose e complesse indicazione del committente. Puccini nei suoi viaggi negli Stati Uniti ebbe modo di apprezzare i bungalow americani, ossia case di vacanza spesso a un solo piano rialzato, dalla conformazione prettamente orizzontale e dotate di porticati; queste architetture realizzate seguendo la moda del movimento Arts & craft, riservavano spesso una grande attenzione all'apparato decorativo in ogni elemento. Così questo progetto dette vita a una delle più personali e particolari case di musicista del Novecento italiano; un edificio caratterizzato dalla una struttura esterna in pietra e mattoni balaustre travature e mensole in legno scolpito e numerosi elementi decorativi fra cui spiccano le bellissime formelle in ceramica smaltata di Galileo Chini. Il giardino caratterizzato dalla presenza dei pini fu impostato come fresco giardino d'ombra.
Dopo la morte di Giacomo Puccini il villino continuò ad essere abitato dalla sua famiglia anche se fu gravemente lesionato dai bombardamenti e saccheggiato alla fine della Seconda guerra mondiale. Un legato del testamento di Rita Dell'Anna, nuora di Puccini, ha permesso alla Fondazione Giacomo Puccini di rivendicarne la proprietà che è stata definitivamente riconosciuta dopo lunghe controversie giudiziarie solamente nel 2014. Dopo i primi urgenti interventi di messa in sicurezza è stato elaborato il progetto di recupero, sotto la supervisione della Soprintendenza.
Il primo lotto di lavori di restauro ha riguardato il delicato recupero delle facciate e del tetto ed è stato finanziato dal Comitato per il Centenario dalla Morte di Giacomo Puccini e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per un importo complessivo di 2 milioni di euro. La Fondazione Giacomo Puccini sta già programmando un secondo lotto di interventi che riguarderà gli interni dell'edificio per il quale ha recentemente ottenuto un finanziamento di oltre 1.6 milioni di euro dal Ministero della Cultura.