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Mercoledì 29 Ottobre 2025
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Scritto da Redazione
Cultura
28 Ottobre 2025

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Un grandangolo, l'Associazione Medici Scrittori Italiani, da sempre puntato su quella spessa trama di interessi culturali che si muove attraverso la filigrana della professione medica. Una professione le cui origini classiche, che dal mito di Asclepio discendono fino al positivismo ippocratico, non sono mai rimaste esenti dal profondo spirito umanistico che le anima. La storia della medicina viaggia all'unisono con il secolare, anzi millenario, rapporto medico-paziente dal quale essa attinge vigore e senso, nutrendo al tempo stesso l'immaginazione di quei medici che, dotati di virtù di penna, lo raffigurano in forma di storie di vita vissuta. Non è un caso, a riguardo, che due illustri scrittori e psichiatri italiani – Corrado Tumiati e Mario Tobino – abbiano raggiunto la fama letteraria grazie a romanzi ispirati alle loro esperienze manicomiali ("I tetti rossi", "Le libere donne di Magliano").
 
Ed è proprio al rapporto tra uno di questi due autori – Mario Tobino – e la grande letteratura nazionale, si ispira il convegno: "Sciascia e Tobino: la letteratura tra impegno sociale e cura", promosso dall'Associazione Medici Scrittori Italiani, che avrà luogo nella sede della Fondazione Sciascia, a Racalmuto, il 31 ottobre e l'1 novembre 2025. 
Due giornate dedicate all'amicizia tra Mario Tobino e Leonardo Sciascia, e per questo corredate dall'esposizione di un "corpus" epistolare messo insieme per la prima volta grazie alla disponibilità delle due Fondazioni – Sciascia e Tobino – e della Casa Museo Sciascia, presieduta da Pippo Di Falco, che hanno fornito il prezioso materiale al fine di consentirne la fruizione al pubblico che interverrà all'evento. 
Ma i due giorni congressuali, che si articoleranno su distinte sessioni di lavori – la prima, il 31 ottobre, di natura letteraria e con l'apporto di testimonianze dirette fornite dagli eredi degli scrittori (Anna Maria Sciascia, Isabella Tobino, Michele Zappella), la seconda, l'1 novembre, che coinvolgerà il mondo scientifico e sanitario, con la partecipazione e il patrocinio dell'Ordine dei Medici e dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento – ambiscono nel loro complesso a promuovere la cultura della parola come testimonianza di vita civile e di comunità, anche nell'ottica del rapporto medico-paziente e, in generale, della medicina narrativa quale forma ideale e terapeutica di comunicazione. 
Il Comitato tecnico-scientifico responsabile dell'organizzazione e della scelta dei temi congressuali è composto dal Dott. Luigi Burruano, dal Prof. Antonio Di Grado, dal Dott. Salvatore Nocera Bracco, dal Dott. Giorgio Pini, dal Dott. Giuseppe Ruggeri (presidente dell'Associazione Medici Scrittori Italiani).  
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