Il Comune di Porcari si fa portavoce di un disagio ormai cronico che tocca da vicino famiglie e aziende: quello legato ai continui disservizi della rete telefonica e della connettività internet. Da mesi ormai l'assessore alla digitalizzazione Simone Giannini è il primo riferimento per decine di cittadini e attività economiche che segnalano guasti, linee isolate, collegamenti interrotti per giorni o addirittura settimane.
Un problema tanto diffuso quanto esasperante, che non risparmia nemmeno gli uffici pubblici e i servizi essenziali. Le segnalazioni arrivano senza sosta: linee di casa e aziendali fuori uso, connessioni che saltano improvvisamente, interventi di manutenzione promessi e poi rimandati senza una spiegazione. "Siamo al limite della sopportazione. Ogni giorno – dice Giannini – riceviamo telefonate e messaggi da cittadini e imprese che non riescono più a lavorare, comunicare o accedere a servizi fondamentali. È una situazione che si trascina da troppo tempo, e che non può più essere gestita solo a livello locale".
Porcari ha quindi deciso di farsi promotore di un'azione congiunta e, insieme ai Comuni di Camaiore, Pescaglia e Altopascio, ha firmato una lettera indirizzata alla prefetta di Lucca, Giuseppa Scaduto, con la quale si chiede la convocazione urgente di un tavolo tecnico in Prefettura. L'obiettivo è riunire sul punto i principali operatori di telecomunicazioni, la Regione Toscana e i rappresentanti dei Comuni, per individuare soluzioni di sistema e tempi certi di intervento.
Nella lettera protocollata oggi (26 ottobre) i firmatari denunciano una mancanza di coordinamento tra gestori e enti locali, lavori eseguiti senza programmazione, ripristini stradali inadeguati, pozzetti rialzati o danneggiati e scavi lasciati aperti. Nel territorio di Porcari la situazione risulta particolarmente critica, con episodi ripetuti e prolungati di totale assenza di linea telefonica e internet, che hanno avuto ripercussioni anche su servizi di emergenza e assistenza alla popolazione.
Aggiunge Giannini: "Siamo di fronte a un cortocircuito istituzionale e gestionale. I gestori si rimpallano le responsabilità, mentre i cittadini restano senza risposte e le ditte in difficoltà. È inaccettabile che in un territorio come il nostro, a forte vocazione produttiva, nel 2025 ci siano ancora aziende quasi ferme perché non possono emettere una fattura o ricevere una chiamata".
I Comuni chiedono che la Prefettura assuma un ruolo di coordinamento istituzionale per mettere ordine in una situazione che, secondo gli amministratori, "ha ormai assunto carattere di urgenza e di forte impatto sociale".
La misura, insomma, sembra colma. "Per ora – conclude Giannini – c'è la volontà di risolvere la questione con spirito collaborativo e istituzionale, a tutela dei cittadini e delle imprese che ogni giorno subiscono le conseguenze di un sistema che non funziona più. Tuttavia, se la convocazione del tavolo non dovesse arrivare in tempi rapidi, il passo successivo potrebbe essere un'azione ancora più determinata nelle sedi opportune".



